Lidl

La catena di supermercati Lidl quest’anno aumenterà del 20% (rispetto al 2023) la quota di alimenti  ricchi di proteine vegetali, di cereali integrali ed è previsto l’incremento dell’assortimento di frutta e verdura.

Lidl è la prima catena ad applicare la metodologia del WWF nei 31 Paesi in cui è presente (*) allineando il proprio assortimento alla cosiddetta ‘dieta salutare planetaria’ entro il 2050.  Lo scopo è di contribuire ad affrontare le sfide globali come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e le malattie legate all’alimentazione, mettendo i clienti nella condizione di compiere scelte d’acquisto più sostenibili.

Più frutta e verdura

Concretamente Lidl si impegna ad aumentare l’offerta di legumi, noci, semi e alternative vegane a carne, uova e pesce. Entro il 2030 l’azienda inserirà almeno un prodotto a marchio proprio con cereali integrali in tutte le categorie merceologiche rilevanti. Lidl Italia mira ad avere un assortimento ortofrutticolo più sostenibile anche grazie alle 15 referenze provenienti da agricoltura biologica. Nel pacchetto troviamo anche il miglioramento degli standard di benessere animale per i prodotti a marchio a base di carne. Questo richiamo però risulta troppo generico alla luce della campagna europea promossa da Essere animali  nei confronti di Lidl per il mancato rispetto del benessere animale.

“È positivo vedere che l’insegna sta pianificando alcuni passi avanti su questo tema   – precisa l’associazione animalista  – ma le domande che Essere Animali pone a Lidl Italia dal 2022 continuano a restare senza risposta. Lidl Germania si è posta un obiettivo di miglioramento delle condizioni di vita dei polli al 2030, perché Lidl Italia non segue anche quest’esempio?”

(*)  La Planetary Health Diet è datata 2019 dai 37 dei più importanti scienziati del mondo nell’ambito della Commissione EAT Lancet e fornisce il modello per una transizione nutrizionale globale che consentirà a una popolazione mondiale di 10 miliardi di persone di alimentarsi in modo sano rispettando i limiti del pianeta entro il 2050

© Riproduzione riservata Foto: Lidl

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