
Il Fatto Alimentare ha deciso di interrompere la pubblicazione dei suoi articoli su X (precedentemente noto come Twitter) dal 1° febbraio 2025. La decisione deriva delle scelte del proprietario del social, il miliardario Elon Musk, che ha portato la piattaforma a favorire contenuti estremisti, razzisti, misogini, omofobi e transfobici, oltre a notizie palesemente false e pubblicità, più o meno mascherate.
La scelta di altre testate
Lo scorso 20 gennaio, il principale quotidiano francese, Le Monde, ha annunciato in un editoriale che non userà più Twitter (o come si chiama ora) per promuovere i propri contenuti, per rifiuto della partigianeria e delle falsificazioni che sono diventate proprie del social media. Il giorno dopo ha comunicato la stessa decisione un altro importante quotidiano progressista francese, Libération: “La collaborazione con questa piattaforma non è più compatibile con i valori del nostro giornale”. A dicembre aveva fatto lo stesso Mediapart.
Ancora prima lo aveva fatto il quotidiano britannico The Guardian, che lo scorso novembre aveva spiegato così il suo addio a X: “Pensiamo che i benefici di essere su X siano ora superati dagli aspetti negativi e che le nostre risorse possano essere usate meglio promuovendo il nostro giornalismo altrove”.
Chi ha lasciato X in Italia
In Italia, il sito di informazione Valigia Blu aveva già abbandonato il social lo scorso ottobre, spiegando che “la piazza digitale X è stata arruolata in una battaglia frontale che minaccia diritti fondamentali, tra cui la libertà di espressione, se non addirittura lo Stato di diritto. Ecco perché abbiamo deciso di dare un segnale forte e chiaro, consapevoli che una presenza attiva sia tutto fuorché neutra.” Più di recente, il 23 gennaio, anche il settimanale italiano Internazionale ha annunciato il suo addio a X.
L’account X de Il Fatto Alimentare resterà consultabile, sotto forma di archivio, ma non pubblicheremo più i nostri articoli sul social. Potete trovarci su Facebook, Instagram, Threads e, da oggi, anche su Bluesky.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, X
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Ottimo, spero che apriate un Profilo su Mastodon.
Io in ogni caso rilancio puntualmente gli articoli di maggior interesse.
avete fatto bene, spero che tutte le maggiori testate seguano a ruota.
Buongiorno a tutta la redazione e complimenti per la vostra scelta.
Approfitterei solo per ricordarvi che se volete esplorare il Fediverso e volete iscrivervi a un server Mastodon, io e altri attivisti abbiamo predisposto poliversity.it, un server Mastodon dedicato alla ricerca e al giornalismo che (a differenza di un normale Mastodon) consente di pubblicare post formattati e più di 500 caratteri.
Spero che veniate a trovarci come testata, ma se volete potete iscrivervi anche come singoli giornalisti
Aggiungo un ulteriore informazione che potrebbe esservi utile. Se in questo momento non avete voglia o risorse per iscrivervi ha un server mastodon, o a crearne uno per voi e i vostri lettori, avete sempre la possibilità di aggiungere al vostro sito WordPress il plugin Activitypub for WordPress, un plugin ufficiale che trasforma praticamente il vostro sito web in un sito web federato con tutti i servizi del Fediverso.
L’unica cosa cui dovete prestare Attenzione con i responsabili tecnici del vostro sito è che il carico di lavoro del server potrebbe crescere un po’
Mi associo e condivido per la Vs decisione, grazie
spero di potervi leggere su mastodon.uno
Mi associo per la Vs decisione e condivido, grazie
Condivido totalmente la vostra scelta, avete fatto proprio bene!
Quindi adesso ci aspettiamo che abbandoniate anche i profili delle piattaforme che fanno riferimento al gruppo Meta dato che il fondatore Zuck ha fatto mea culpa quando bloccava tutte le notizie che circolavano durante la pandemia? No perché lui, come il “sig” Musk e il “sig” Bezos erano presenti alla presentazione ufficiale di Trump. Io tutto questo la chiamo coerenza. Non so gli altri.
C’è qualche differenza fra le piattaforme
Ovvio che ci sia differenza tra le varie piattaforme, ognuno rappresenta il proprio fondatore che hanno un unico denominatore. Fare soldi a tutti i costi. Quello che manca, e che ho menzionato nel post precedente, è la coerenza, anche la vostra. Chiedo scusa se sono così diretto ma in fin dei conti scrivo un dato reale e con educazione. Continuerò a leggervi anche con questo clamoroso autogol.
venite su mastodon.uno, fate una prova sulla più grande istanza italiana, credo che sicuramente troverete più riscontri che su bluesky. Fare un test non vi costa nulla! 🙂
..quindi, in nome della difesa della libertà di espressione, preferite Facebook, che censura chiunque non esprima posizioni ” in linea con la policy della piattaforma”… complimenti.
Una scelta del genere va anche bene, però- si sa – che non esiste niente di incontaminato a livello socio politico – e quindi gramigna e grano dovranno sempre convivere. E la battaglia sarà sulle proposte positive da intensificare perché da sole parlano, lottano, propongono… e poi i vari soggetti matureranno il loro pensiero e la loro valutazione tra le une, negative e l’altrettanto positive e propositive di Bene! Grazie
Ottima decisione! Personalmente disattiverei anche Facebook e Instagram che seguiranno le orme di X. Tutti seguaci di un presidente che in seguito a un incidente aereo dà la colpa alla “diversità” dei vari operatori, ovvero donne e minoranze. Parlando di ignoranza!
Pienamente d’accordo sulla scelta di non pubblicare alcunché sulla piattaforma X (ex Twitter)
Ottima scelta, condivido vivamente
avete fatto bene
Fate benissimo a evitare qualsiasi coinvolgimento con Musk, sarà facile usare altri canali? Sono un’attivista in età e vorrei capire se continuerà la news letter
Sottoscrivo la decisione di non usare più la piattaforma x, io l’ho fatto anche singolarmente
È una scelta giusta e ponderata uscire da twitter, quando l’espressione del pensiero libero non collima con la via di comunicazione, perde la sua trasparenza, imparzialità e la veridicità dei suoi contenuti.
..mentre chi ti blocca perché i tuoi contenuti non sono in linea con la policy aziendale sono alfieri della libertà di espressione… benvenuto nell’alveare
Ottima decisione. Bravi
Condivido completamente la vostra scelta! Mi associo a chi ha proposto l’uscita anche da Facebook e Instagram. Propongo un salutare abboandono generalizzato dei social!
Avete fatto una scelta politica per partito preso che mal si addice ad un sito pseudoscientifico che dovrebbe occuparsi di alimentazione, la censura non è mai la via migliore e quando si applica ottusamente si può limitarela libertà degli altri
La nostra è una scelta editoriale, non politica: semplicemente non volevamo più vedere i nostri articoli accostati a disinformazione e contenuti sempre più estremisti. Noi non ci siamo autocensurati, anche perché continuiamo a postare i nostri contenuti altrove (come indicato nell’articolo). Volendo, comunque, potremmo decidere di non postare su nessun social network: il sito continuerebbe ad esistere.
La censura, in ogni caso, viene applicata da governi, istituzioni e aziende in posizioni di potere nei confronti dei cittadini e utenti (ad esempio, quando Elon Musk fa bannare gli utenti critici nei suoi confronti).
Bene, allora sarebbe più corretto che abbandonaste tutte le piattaforme social, perché in questo modo ha ragione chi pensa, e scrive, che la vostra è prettamente una scelta politica e non editoriale. Le ricordo che durante la presidenza Biden tutte le piattaforme hanno bannato tantissimi utenti, anche signor professionisti, per aver scritto di non condividere determinate scelte politiche. Il Fatto alimentare dov’era in quel periodo? Siccome siete più informati voi che il sottoscritto sapete benissimo di cosa si parla. Quindi, cara dottoressa, coerenza.
Se la nostra fosse stata una scelta politica, avremmo abbandonato X nel momento in cui Elon Musk ha annunciato il suo sostegno politico ed economico a Donald Trump. Lo abbiamo fatto solo quando ci siamo resi conto che l’ambiente sulla piattaforma è diventato insostenibile. Se dovesse succedere lo stesso su altri social, in particolare sulle piattaforme di Meta, potremmo decidere di smettere di postare anche su quelle.
Succede da anni ma ho capito che è più facile girare intorno all’ostacolo che accettare l’errore. Pazienza. La chiudo qui. Grazie lo stesso.