bananes sur table en vieux bois

Eurospin, nella settimana dal 29 aprile al 5 maggio, ha ha messo in promozione le banane certificate Rainforest Alliance a 0,85 euro al chilogrammo. L’offerta stracciata, per un prodotto sinonimo di qualità e sostenibilità, non è passata inosservata agli occhi del LATAM il consorzio che riunisce le cooperative dei produttori ed esportatori di banane di Colombia, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Perù e Repubblica Domenicana.

Il valore delle banane

Nel comunicato delle associazioni dei produttori latinoamericani diffuso pochi giorni fa da Arcobanec (Unione degli operatori che rappresentano il 42% delle esportazioni di banane dall’Ecuador) si legge: “Queste pratiche dimostrano il disinteresse dei supermercati per la sostenibilità dei produttori e l’assenza di impegno per una responsabilità condivisa, in cui non vengono riconosciuti gli sforzi per produrre banane sostenibili e conformi alle politiche europee e alle molteplici certificazioni richieste. Questo tipo di promozione fa sì che la banana sia rimasta nel tempo un frutto il cui prezzo non si è evoluto proporzionalmente rispetto ad altri prodotti della stessa categoria, o peggio, ha perso valore”.

eurospin volantino offerta banane 2024
Il volantino di Eurospin con l’offerta sulle banane a 0,85 € al kg

Eppure il problema non è solo italiano. Nel comunicato il LATAM ha precisato che offerte e promozioni di banane di origine latinoamericana sono frequenti in vari paesi dell’Unione Europea in diversi discount e rivenditori. Il tema della consapevolezza del consumatore sul valore di ciò che acquista è fondamentale per le cooperative latinoamericane. Occorre spezzare questo circolo vizioso e riportare l’obbiettivo sul reale valore del prodotto e sullo sforzo necessario per produrlo che coinvolge tutti gli attori della filiera.

Gli obiettivi di sostenibilità promossi dall’Europa, secondo il LATAM, non possono essere raggiunti senza che ci sia una responsabilità condivisa di tutta la filiera della banana, in particolare supermercati e discount.

Responsabilità per tutta la filiera

Quindi se da un lato è vero che l’Europa sostiene e incoraggia la due diligence nella catena di fornitura, dall’altro lato è necessario assuma un ruolo all’interno di quella che il comunicato definisce responsabilità condivisa.

“Esortiamo Eurospin, e gli altri supermercati e discount europei – conclude il comunicato – a non trascurare l’opportunità di contribuire alla sostenibilità di un settore che offre grandi vantaggi ai consumatori europei . L’invito è  partecipare alle discussioni su sostenibilità e responsabilità condivisa al World Banana Forum (spazio dedicato proprio al tema sulle migliori pratiche per la produzione e il commercio sostenibili)”.

P.S. Spesso i supermercati offrono le banane a prezzi scontati al di sotto di 1 €/kg. Di solito il listino delle banane più a buon mercato oscilla da 1,30 a 2,00 €/kg.

© Riproduzione riservata. Foto: Eurospin, Depositphotos.com

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marco
marco
14 Maggio 2024 14:41

Va bene il valore del prodotto, ma anche il potere di acquisto è importante e va difeso. Capisco che i produttori vogliano guadagnare ma se i prezzi salgono troppo i supermercati chiudono e alla lunga c’è la recessione.

Mirella
Mirella
15 Maggio 2024 08:30

Immagino che le banane che vendano siano già state pagate al produttore, quindi non capisco il problema se un supermercato ci vuole guadagnare meno di un altro

mauro
mauro
Reply to  Mirella
15 Maggio 2024 12:53

infatti, non capisco nemmeno io. Che gli aumentino alla fonte i prezzi così i produttori guadagnano di più..in teoria almeno

francis
francis
Reply to  Mirella
16 Maggio 2024 06:47

Infatti, bisognerebbe vedere quanto Eurospin ha pagato quelle banane ai produttori. Loro però segnalano il problema che con queste offerte i consumatori non hanno una corretta percezione del valore del prodotto, che quindi non potrà essere venduto ad un prezzo “normale”. Eh, ci sta. Un po’ come la pasta, ormai per me il prezzo normale è quello scontato del 40-50%…
Detto questo, aggiungo che parlare di sostenibilità per un prodotto che arriva da così lontano…. è dura. Come anche ad esempio il mango, andrebbero lasciati a scaffale… Tanto più che le banane che arrivano da noi non sanno quasi mai di nulla, ormai da anni ne faccio praticamente a meno. Amici che sono stati nei paesi di produzione raccontano che lì le banane hanno tutt’altro sapore…

Salvatore
Salvatore
16 Maggio 2024 10:21

Il problema è essenzialmente dovuto alla GDO che non riconosce ai produttori la giusta parte. Secondo diverse fonti il prezzo minimo delle banane dovrebbe attestarsi intorno a 1,80 Euro e un prezzo equo intorno a 2,80 Euro. Probabilmente non c’è la percezione dello sfruttamento dei produttori con ricatti del tipo:”O cedi a questo importo oppure le tue banane marciranno sul campo!”
Sicuramente a questo prezzo è impossibile distribuire il valore della vendita tra tutti gli attori della filiera.
Al di là del buonismo terzomondista esiste un problema reale di dignità dei produttori e di consumo responsabile dei consumatori.
Questa situazione ci dovrebbe far riflettere senza ridurre il tutto alla convenienza per il consumatore, vantaggio che è solo apparente e spesso ha risvolti di disordini sociali e danni ambientali.
Di seguito un passaggio di un articolo di Slowfood in merito alla problematica segnalata dall’articolo:
—– È una crisi senza precedenti, ed ecco come fanno i trader a mantenere basso il prezzo delle banane nonostante tutto: obbligano i produttori a stipulare contratti che pagano sottocosto la merce. Questo per loro significa rovina e miseria. In molte zone – precisamente in Ecuador, Colombia, Panama, Guatemala, Costa Rica, Repubblica Dominicana e Honduras – non esistono alternative per avere fonti di guadagno dall’agricoltura e il meccanismo che è partito non solo aumenta la povertà e la disgregazione delle comunità, ma scoraggia quei piccolo-medi coltivatori che avevano intenzione di mettere in atto sistemi più sostenibili, come investimento e per rispettare le loro terre.—- Da La crisi delle banane: cosa si nasconde dietro al prezzo basso
SLOW FOOD EDITORE 11 FEBBRAIO 2022

Massimo Esse
Massimo Esse
16 Maggio 2024 13:42

Beh, adesso la frutta per essere sostenibile deve essere assai cara…?
Magari era una partita che sarebbe marcita se non fosse stata venduta a poco prezzo…
Per esperienza personale, di solito le offerte di banane vendute a prezzi vantaggiosi riguardano sempre frutti deperibili che sono giunti al termine del periodo di conservazione e andranno a male se non sono venduti velocemente….

Umbe
Umbe
16 Maggio 2024 20:25

Ma perchè il consorzio non si preoccupa che il prezzo che viene pagato dalla GDO ai loro produttori sia giusto, poi i supermercati facciano la politica che credono per attirare i consumatori. Se praticano un sottocosto a favore del consumatore non vedo il problema.

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