Coop, Decò e il ministero della Salute hanno segnalato il richiamo ad opera del produttore di alcuni lotti di mini cotolette vegetali a marchio Almaverde Bio per un errore di etichettatura: “l’astuccio – fa sapere l’azienda – presenta il claim ‘senza soia’ nel fronte per un errore di stampa, in contrasto con quanto riportato nell’elenco ingredienti dove l’allergene soia è correttamente e chiaramente indicato.” Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 150 grammi, e fa parte dei lotti numero L. BC35 con la data di scadenza 31/10/2021, L. BA37 con scadenza 12/11/2021, L. BB37 con scadenza 13/11/2021, L. BD38 con scadenza 22/11/2021, L. BA39 con scadenza 26/11/2021 e L. BD39 con scadenza 29/11/2021.
Le mini cotolette vegetali richiamate sono state prodotte per Compagnia Italiana Alimenti Biologici e Salutistici Srl da Gastronomica Roscio Srl nello stabilimento di via Madonnina 32, a Vidigulfo, in provincia di Pavia.
L’azienda invita le persone allergiche alla soia a non consumare le mini cotolette con i numeri di lotto indicati e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero 0545 63966 oppure scrivere all’indirizzo email qualita@natura-nuova.com
Il ministero della Salute ha segnalato anche il richiamo di alcuni lotti di uova fresche di categoria A a marchio Ovo – L’Uovo Fresco del Raparo per la presenza di Salmonella typhimurium. Le uova in questione sono vendute in confezioni da 6 pezzi (320 grammi) con le date di scadenza da 04/11/2021 a 16/11/2021.
Le uova richiamate sono state prodotte dall’Azienda Agricola Ovo di contrada Galdo a San Chirico Raparo, in provincia di Potenza (marchio di identificazione IT C1D5E CE). L’azienda raccomanda di non consumare le uova con le scadenze indicate e restituirle al punto vendita d’acquisto.
GrosMarket, invece, ha segnalato il richiamo precauzionale di diversi lotti di carpaccio di pesce spada marinato a marchio Gastronomia Valdarnese per una “possibile contaminazione della materia prima”. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 1 kg, e fa parte dei lotti numero 69F31 con scadenza 27/10/2021, 45E31 con scadenza 03/11/2021, 52E31 con scadenza 10/11/2021, 66E31 con scadenza 24/11/2021, 42D31 con scadenza 01/12/2021 e 49D31 con scadenza 08/12/2021.
Il carpaccio di pesce spada richiamato è stato prodotto da Gastronomia Valdarnese Srl, nello stabilimento di via La Miniera 5, nella frazione Meleto Valdarno, a Craviglia, in provincia di Arezzo.
A scopo precauzionale, l’azienda invita a non consumare il prodotto con i lotti segnalati e riportarlo al punto vendita d’acquisto entro il 29/10/2021.
Aggiornamento del 28 ottobre 2021
Anche il ministero della Salute ha pubblicato il richiamo precauzionale del carpaccio di pesce spada marinato Gastronomia Valdarnese, specificando che la possibile contaminazione della materia prima è da Listeria monocytogenes, e segnalando altri marchi e formati di vendita:
- Lotti 71E31 e 53D31 con le scadenze 31/10/2021 e 13/11/2021, in confezioni da 80 grammi;
- Lotti 70E31, 50D31 e 56D31 con le scadenze 30/10/2021, 10/11/2021 e 16/11/2021, in confezioni da 100 grammi.
Aggiornamento del 23 novembre 2021
Il ministero della Salute ha revocato il richiamo dei lotti di pesce spada con le scadenze 31/10/2021 e 13/11/2021, e con le scadenze 30/10/2021, 10/11/2021 e 16/11/2021 perché sono state tutte superate.
Dal 1° gennaio 2021, Il Fatto Alimentare ha segnalato 229 richiami, per un totale di 420 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: ministero della Salute, Coop
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.