I cereali da colazione, comparsi sulle nostre tavole negli anni ‘60, oggi sono prodotti molto popolari, declinati in un gran numero di varianti. L’offerta è molto variegata, ma possiamo individuare due filoni: i prodotti per bambini, più dolci e croccanti, spesso arricchiti con cacao, e il filone salutistico, in cui prevalgono cereali integrali, magari accompagnati da nocciole o frutta essiccata. In molti casi prevedono aggiunte di vitamine, e in generale possiamo dire che per la colazione sono alimenti più equilibrati rispetto a una brioche o a una merendina farcita, perché meno ricchi di zuccheri e grassi. Non sempre però mantengono le promesse di salubrità.
Gli italiani e lo zucchero
Abbiamo fatto un confronto fra alcune tipologie, concentrandoci in particolare sul contenuto di zucchero, aspetto importante perché, in generale, se ne consuma troppo. Dati recenti, per la popolazione italiana, parlano di mezzo chilo di caramelle all’anno, a testa, e di 5 kg di zucchero assunti attraverso le bibite (leggi l’articolo sui consumi di caramelle e bevande zuccherate). È una quantità preoccupante, anche perché lo zucchero, ingrediente fondamentale dei dolci, compare a volte nelle ricette di alimenti insospettabili come salse, condimenti e salumi. Mentre il mondo scientifico suggerisce, per mantenerci in salute, di non superare i 30 g al giorno, cioè sei cucchiaini.
Per fare questo confronto abbiamo utilizzato le tabelle dell’Unione Italiana Food, che riportano i valori nutrizionali dei prodotti più venduti di diverse categorie merceologiche, in modo da rappresentare una quota di mercato significativa. Queste tabelle sono il riferimento per le aziende che vogliono riportare indicazioni nutrizionali sulle confezioni evidenziando un contenuto ridotto di grassi, zuccheri o sale.
Cereali in chicchi e cereali ‘estrusi’
In generale, possiamo distinguere i cereali in due categorie: quelli prodotti a partire dai chicchi (di riso, di avena, di mais ecc.) e quelli ‘estrusi’, preparati a partire da farine. I primi, con l’aspetto di chicchi schiacciati o soffiati, morbidi o croccanti, di solito sono più semplici, mentre il secondo metodo è utilizzato per produrre barchette, palline o altre tipologie destinate in particolare ai bambini. Il muesli, il prodotto più ‘antico’, è formato da chicchi di avena o altri cereali, schiacciati e mescolati con frutta secca o essiccata. Nella granola, più recente, i cereali, di solito addizionati di grassi e zuccheri, sono cotti al forno, diventando aggregati croccanti.
Le tabelle dell’Unione Italiana Food suddividono i cereali da colazione in quattro categorie:
- muesli e cereali croccanti
- cereali per bambini (esclusi muesli e cereali croccanti)
- cereali per adulti (esclusi muesli e cereali croccanti);
- barrette.
Abbiamo considerato le prime tre categorie. I cereali “per bambini” comprendono, per esempio, palline e barchette al cacao, mentre a quelli “per adulti” appartengono tipologie più semplici, come i classici corn flakes.
Muesli e cereali croccanti
I prodotti della prima categoria (muesli e cereali croccanti), in cui spiccano i cereali Kellogg’s Extra, definiti sui siti di vendita “croccanti agglomerati di avena”, contengono in media circa 20 g di zuccheri per 100 g, ma le differenze non sono trascurabili. Il prodotto più virtuoso, con 12 g, è il Cruesli alla frutta secca marchio Quaker; mentre nel più “zuccherato”, Kellogg’s Extra alla frutta e frutta secca, questo ingrediente arriva al 27%.
Nella parte meno dolce della classifica troviamo il Cruesli Quaker al cioccolato (16,3%) e la granola al cioccolato Nestlé Fitness (17,9%). Seguono, a pari merito, con 19 g di zuccheri, Cameo Vitalis con frutta secca e Kellogg’s Extra croccante classico; mentre quest’ultimo prodotto, nella versione “cioccolato e nocciole” arriva al 21% di zuccheri e in quella con frutti rossi al 22%. Ancora più zuccherati sono i cereali Cameo Vitalis doppio cioccolato (23%) e Kellogg’s Extra con cioccolato al latte (25%).
Cereali per bambini
Passando ai cereali per bambini notiamo che il contenuto medio di zuccheri sale dal 20 al 23%, anche in questo caso però non mancano differenze. Il prodotto meno dolce è Rice Krispies classico a marchio Kellogg’s: semplice riso soffiato in cui lo zucchero rimane sotto l’8%. I più dolci, con il 27% di zucchero, sono le barchette Kellogg’s Coco Pops e gli anellini Kellogg’s Miel Pops. Recentemente la ricetta dei Coco Pops dovrebbe essere stata modificata con lo zucchero al 22%, ma sui siti di vendita si fa riferimento ancora alla versione più dolce.
I cereali della linea Kellogg’s Choco Krave, piccoli ‘biscottini’ farciti con creme al cioccolato, contengono (oltre a un buon numero di additivi) il 25-26% di zuccheri, una quantità non trascurabile. 25% di zucchero anche per i cereali Nesquik Duo, mentre sono un po’ meno zuccherati (circa il 22%) i Cheerios e i cereali Nesquik (a forma di palline), tre prodotti a marchio Nestlé. Scegliendo i cereali per bambini è necessario più che mai controllare etichette e tabella nutrizionale, perché a volte i riferimenti all’impiego di cereali integrali e l’aggiunta di vitamine possono suggerire che si tratti di prodotti molto salutari mentre, in realtà, essendo ricchi di zucchero, contribuiscono a creare un’abitudine al gusto dolce, poi difficile da sradicare.
Cereali per adulti
Veniamo infine alla terza categoria, quella dei cereali per adulti. Il contenuto medio di zucchero, circa 14 g per 100 g, è il più basso visto finora ed è in questo settore che troviamo i prodotti più semplici e più salutari. I meno zuccherati, con il 4,2%, sono i Weetabix Original, formelle croccanti prodotte con frumento integrale e arricchite di vitamine. Pochi zuccheri, l’8%, anche nei Corn Flakes Kellogg’s, classici fiocchi di mais croccanti.
Si arriva a poco meno di 11 g per 100 g nei cereali Nestlé Fitness, fiocchi di riso, frumento e avena, e a 14 g per il prodotto Nice Morning Kellogg’s, fiocchi di frumento integrale. Sono un po’ più dolci i cereali della linea Special K (Kellogg’s), arricchiti con frutta secca o cioccolato, in cui lo zucchero va dal 15 al 17%. I tre prodotti più zuccherati della categoria sono: Nestlé Fitness al cioccolato fondente (17%), All Bran Kellogg’s (18%) e Nestlé Fitness con cioccolato al latte (19%).
Come abbiamo visto, il settore comprende prodotti molto diversi fra loro: per una colazione salutare, volendo mantenere un basso livello di zucchero, è opportuno scegliere i prodotti più semplici ed evitare integrazioni con cacao, cioccolato, o creme. Non dimentichiamo infine che tutte le catene di supermercati propongono cereali con il proprio marchio: leggendo le etichette è possibile trovare prodotti di buona qualità e magari risparmiare qualcosa, rispetto a quanto si spende con i marchi più noti.
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Giornalista pubblicista, laureata in Scienze biologiche e in Scienze naturali. Dopo la laurea, ha collaborato per alcuni anni con l’Università di Bologna e con il CNR, per ricerche nell’ambito dell’ecologia marina. Dal 1990 al 2017 si è occupata della stesura di testi parascolastici di argomento chimico-biologico per Alpha Test. Ha collaborato per diversi anni con il Corriere della Sera. Dal 2016 collabora con Il Fatto Alimentare. Da sempre interessata ai temi legati ad ambiente e sostenibilità, da alcuni anni si occupa in particolare di alimentazione: dalle etichette alle filiere produttive, agli aspetti nutrizionali.
Misura linea Dolcesenza, cereali senza zuccheri aggiunti?
Nell’articolo sono stati inseriti solo i prodotti i compresi nelle tabelle diffuse da Unione italiana Food. Dei 5 prodotti della gamma cereali Misura, 3 hanno zucchero e 2 hanno edulcorante (maltitolo)
Peccato non avere anche un confronto con le private label! Es dei vari coop, lidl, etc
Gentile Annalisa, di solito, quando facciamo confronti fra prodotti, consideriamo anche le private label. Questa volta abbiamo utilizzato i prodotti che si trovano nelle tabelle diffuse da Unione italiana Food. Questi dovrebbero essere i più venduti. Qui (https://ilfattoalimentare.it/corn-flakes-classici-fitness-golosi.html) e qui (https://ilfattoalimentare.it/muesli-granola-classico-croccante.html) trova due articoli del marzo 2022, in cui consideriamo anche cereali a marchio Coop Conad, Esselunga e Carrefour.
Ci sono anche cereali migliori, oltre a questi super commerciali, che comunque si trovano normalmente in tutti i supermercati, come quelli della Misura con Dolcesenza- cereali integrali, riso e avena- senza zucchero, additivi, coloranti ecc oppure Naturaricca senza coloranti, sciroppo di glucosio, olio di palma eccc
Secondo me qst sarebbero prodotti da segnalare come virtuosi, seppur sempre processati, ma pur sempre validi compromessi.
Grazie infinite X il vostro prezioso lavoro
Gentile Carl, grazie per l’apprezzamento! Certamente in commercio si trovano diversi prodotti anche più salutari. Abbiamo scelto di considerare questi perché dovrebbero essere i più venduti in Italia, quindi sono i più noti ai nostri lettori. L’analisi delle etichette di questi prodotti, in questo caso considerando lo zucchero, deve essere un esempio, uno spunto, per adottare criteri salutari al momento della scelta dei cereali.