Più di 33mila tonnellate di caramelle all’anno. Se li rapportiamo alla popolazione italiana, neonati compresi, sono più di mezzo chilo a testa. Sono i numeri impressionanti delle ultime rilevazioni dell’associazione di categoria Unione Italiana Food, elaborate sui dati raccolti da Circana e riportati dall’agenzia Ansa.
Le vendite di caramelle hanno infatti raggiunto quota 33.596 tonnellate, in crescita del 7% rispetto al 2022. Il giro d’affari collegato è di poco inferiore ai 360 milioni di euro. Le gelée e quelle dure-ripiene sono le tipologie che hanno registrato una crescita maggiore, rispettivamente +10,4% e +9,4%.
Questa crescita sembra essere il risultato di costanti investimenti in innovazione da parte delle aziende produttrici. Ogni anno, infatti, l’industria lancia sul mercato italiano tra le 10 e le 15 nuovi prodotti. Quelli che arrivano nelle mani di consumatori e consumatrici sono solo una frazione di quelli che vengono ideati e testati dalle aziende in un processo che in media dura un anno, talvolta due: ogni anno sono circa 35-40 ricette realizzate.
Le caramelle si aggiungono alle bibite zuccherate che apportano 5 chili di zucchero l’anno, pari a un consumo medio di 54 litri pro capite(fonte Beverfood su dati dati Assobibe). Le bibite alla cola rappresentano il 60% delle bevande gassate, poi ci sono aranciate, bevande a base di the, bibite energetiche per sportivi, tisane e quant’altro. Si tratta di numeri su cui riflettere e che aiutano a capire perché i bambini italiani siano fra quelli più obesi in Europa.
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Quello che mi chiedo è chi si prende il mio mezzo chilo di caramelle e i miei 5 kg di zucchero, visto che io non uso questi prodotti. Perdonate l’ironia ma questi dati sono allarmanti perché indicano che il consumo di questi prodotti (non si possono chiamare nemmeno alimenti) che oltretutto sono costosi e del tutto voluttuari è enorme. Vorrei far notare che per quanto riguarda le bibite gassate, molti genitori stanno attenti a non farle consumare ai propri figli, cosa che sembra non accadere per i Te’ che contengono più zuccheri aggiungi e che vengono dati anche a bimbi molto piccoli
Gli edulcoranti sintetici secondo me sono peggio, e questi insistono con lo zucchero, che è sempre meno usato (e molto meno peggio degli edulcoranti). Andate a vedere vicino le casse dei supermercati quanti dolciumi contengono zucchero e quanti contengono edulcoranti chimici.
Diciamo che gli effetti degli edulcoranti vengono fuori col tempo e gli studi. Al momento quasi tutti hanno problemi. Io che li uso per diminuire la quantità di zucchero, li avevo valutati quasi tutti scegliendo infine il sucralosio. Poi è venuto fuori un problema anche per quello… Al momento uso la Stevia, che all’inizio aveva prezzi assurdi, ma ora è ok. Problemi non risultano salvo il sapore, ma siccome la uso nel cappuccino insieme a 2 cucchiaini di zucchero, va bene. Un paio di volte a settimana uso le “goccine” sempre assieme a zucchero, perché comunque come precauzione per l’uso di edulcoranti c’è quella di alternarli