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Alla già lunghissima lista di alimenti, prodotti e oggetti vari che rilasciano plastiche, microplastiche e nanoplastiche che si accumulano nell’organismo e nell’ambiente, si devono aggiungere le gomme da masticare, che stanno catturando una crescente attenzione.

Dopo l’appello di alcuni ricercatori inglesi affinché siano vietate quelle con “gomma base” come ingrediente (poiché si tratta di miscele di polimeri plastici), o che sia resa obbligatoria la segnalazione in etichetta, con una spiegazione chiara di cosa significhi quel termine, aumentano denunce e studi che confermano la pericolosità di prodotti considerati innocui. L’ultimo, in ordine di tempo, presentato nei giorni scorsi al meeting annuale dell’American Chemical Society, chiarisce quante siano le microparticelle di plastica (in questo caso con diametro non inferiore ai venti micron) rilasciate nella saliva dopo qualche minuto di masticazione.

Un volontario solo

Le gomme possono essere ottenute con diversi materiali: sintetici, cioè costituiti da polimeri del petrolio uguali a quelli usati nelle bottiglie o negli pneumatici, oppure naturali come la linfa degli alberi, il chicle (estratta dalla pianta sudamericana Manilkara chicle). Oltre a questi ci sono poi additivi, aromatizzanti e altri ingredienti minori.

Nello studio, i ricercatori dell’Università della California di Los Angeles hanno cercato di analizzare la quantità di microparticelle rilasciate con la masticazione sia dalle gomme con le plastiche sia da quelle naturali, in condizioni il più possibile vicine alla realtà.

Microplastiche colorate su un cucchiaino dorato su sfondo azzurro
Ogni grammo di gomma da masticare aveva rilasciato cento microplastiche

A tale scopo, hanno preso campioni di cinque gomme sintetiche e cinque naturali tra i marchi più popolari negli Stati Uniti e, per ridurre le variabili legate alle singole persone, hanno chiesto a un solo volontario di masticare ciascuno sette pezzi di gomma per ogni marchio, ognuno per quattro minuti. Nel frattempo, ogni 30 secondi raccoglievano la saliva. Alla fine, è stato chiesto al volontario di fare un ultimo risciacquo, per pulire la bocca, e tutti i campioni di saliva sono stati messi insieme.

In un’altra serie di esperimenti, si sono raccolti i campioni a cadenze fisse per venti minuti, sempre per misurare il rilascio di microplastiche da ogni singolo pezzo, ma in un arco di tempo più lungo. Una volta terminati i test, si è proceduto alla misurazione. Gli studiosi hanno colorato di rosso le particelle di plastica, e poi le hanno contate con il microscopio e con la spettrometria a infrarossi, che ha fornito anche informazioni sul tipo di polimero.

I risultati

L’analisi ha mostrato una realtà poco piacevole. In media, ogni grammo di gomma aveva rilasciato cento microplastiche, e con alcuni tipi si è arrivati a 600. Poiché ogni gomma pesa tra i due e i sei grammi, ogni singola gomma potrebbe rilasciare fino a 3.000 microparticelle di plastica nel corso di una masticazione di durata media. Se un consumatore abituale ne mastica  160-180 all’anno, può arrivare ad assumerne da qualche decina di migliaia a qualche centinaia di migliaia. Si tratta di una quantità che potrebbe contribuire non poco al totale di plastiche che si accumula nell’organismo. E questo tenendo conto solo di quelle più grandi, al di sopra dei venti micron di diametro.

Per quanto riguarda le due tipologie di gomme, non sono emerse differenze significative e, dato ancora più sorprendente, si è visto che i polimeri identificati sono sempre gli stessi: quelli derivati dal petrolio, anche nelle gomme naturali, ma di questo per ora non ci sono spiegazioni.

Un altro dato interessante è quello che riguarda i tempi: la maggior parte delle microplastiche viene rilasciato nei primi due minuti, soprattutto per l’azione abrasiva e meccanica dei denti. Poi subentra quella della saliva. Dopo otto minuti, il 94% delle microplastiche è già entrato in soluzione in bocca. Pertanto, il consiglio degli autori è quello di masticare più a lungo piuttosto che introdurre una gomma nuova dopo qualche minuto.

La cautela

I ricercatori hanno sottolineato di non voler allarmare nessuno, perché gli effetti dell’accumulo di plastiche nell’organismo umano sono ancora assai poco noti. Tuttavia, bisognerebbe tenere conto di questa fonte di plastiche, e cercare di limitare il consumo anche di quelle naturali, almeno fino a quando non ci saranno dati più chiari sui possibili effetti sulla salute. Secondo una metanalisi di 26 studi, gli esseri umani assumono ogni anno decine di migliaia di microplastiche: da 39.000 a 52.000, che diventano 74-121.000 se si aggiungono quelle inalate. E che aumentano ancora se si sommano a quelle che arrivano dalle gomme da masticare.

© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos

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Anna
Anna
1 Aprile 2025 08:57

La soluzione del mistero sarà che è facile stampare in etichetta “solo da gomme naturali bio green eco sante e pure” mentre si fa un’aggiuntina ina-ina di sintetico, tanto chi vuoi che vada a verificare?

Valeria Nardi
Reply to  Anna
1 Aprile 2025 09:51

Gentilissima, se così fosse si tratterebbe di frode. Le aziende alimentari, anche se il pubblico non sempre lo percepisce, effettuano numerosi controlli e li subiscono da parte delle autorità. Le aziende piuttosto che commettere frode (con tutto quello che comporterebbe in caso venissero scoperete, hanno più interesse a riformulare i propri prodotti per continuare a essere competitive. Nella parte finale di questo articolo si parla di un caso analogo: https://ilfattoalimentare.it/auspicata-riforma-del-sistema-alimentare-britannico.html

Maria
Maria
1 Aprile 2025 09:19

Salve, è possibile avere una lista dei vari prodotti a cui stare attenti, ho sentito che anche semplicemente avvitando il tappo di una bottiglia in plastica può rilasciare micro plastica, grazie.

Carla
Carla
1 Aprile 2025 10:55

Buongiorno, una precisazione nei numeri dell’articolo.
Se una singola gomma da masticare rilascia fino a 3000 microplastiche, masticandone 180 nell’arco di 1 anno, si arriva ad ingerire 3000×180=540.000 microplastiche!

Valeria Nardi
Reply to  Carla
1 Aprile 2025 12:01

Buongiorno, 3000 era il massimo per grammo, “in media, ogni grammo di gomma aveva rilasciato 100 microplastiche” x 2 (grammi il minimo peso di una gomma) x 180 all’anno = 100x2x180 =36.000

Giorgio Chiodi
1 Aprile 2025 11:23

L’articolo è come sempre esaustivo e illuminante. Non si comprende come qualcuno senta il bisogno di masticare un prodotto insulso e inutile che tra l’altro provoca una ipersalivazione innaturale che probabilmente non giova alle ghiandole salivari le quali, producendo saliva molto diluita, potrebbero non conferire la dose dovuta di ptialina con conseguente limitazione alla preparazione in bcca dei carboidrati. Concludo osservando che le persone, dovrebbero essere prepararte da una sanità consapevole a rifiutare le diavolerie prodotte dall’industria dei veleni che rende invivibile l’ecosistema.

Angelo
Angelo
1 Aprile 2025 12:45

La gomma da masticare è solo la punta dell’iceberg. Siamo sommersi dalla plastica questa è la realtà

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