I cereali da colazione forse non appartengono alla tradizione italiana, ma ormai in molte famiglie sostituiscono biscotti e brioche durante il primo pasto della giornata. È una categoria molto diversificata, in cui possiamo distinguere due grandi settori: i corn flakes, fiocchi croccanti, di solito a base di mais, e i muesli (o granola), miscele di cereali in fiocchi, con prevalenza di avena, accompagnati da frutta secca o disidratata, semi, cioccolato ecc. I marchi più noti sono Kellogg’s e Nestlé, ma ogni catena di supermercati ha una propria linea, di solito piuttosto diversificata. La scelta può essere difficile, anche perché fra un prodotto e l’altro le differenze di prezzo non sono trascurabili. Abbiamo fatto un confronto fra alcune tipologie di corn flakes, considerando quelli ‘classici’, quelli ‘fitness’ a base di cereali integrali e le versioni ‘golose’, arricchite di cioccolato.
I corn flakes classici
Gli ingredienti dei corn flakes classici sono mais, zucchero e sale, inoltre a volte sono addizionati di vitamine. Il contenuto di grassi è sempre molto ridotto, gli zuccheri si aggirano in media intorno a 6-8 g per 100 g e il sale è circa 1 g. La porzione consigliata è di 30 g, quindi le quantità di sale e zucchero sono perfettamente accettabili. Bisogna però fare attenzione alla porzione effettiva, perché è facile versare nella tazza una dose più abbondante.
Vale la pena leggere bene le etichette perché non tutti i prodotti rispettano questi valori. Fra quelli che abbiamo considerato, i corn flakes della linea bio Carrefour, per esempio, contengono 2 g di sale per 100 g, il doppio della media, mentre il prodotto a marchio Più Cereali Bio, a base esclusivamente di mais, contiene solo l’1% di zuccheri e il sale è praticamente assente. Se calcoliamo il Nutri-Score (sistema francese che prevede da A-bollino verde, per i prodotti più equilibrati, a E-bollino rosso per quelli sbilanciati, da consumare con moderazione) dei prodotti considerati (vedi tabella) riscontriamo in generale una valutazione positiva ricevono tutti una A o una B, tranne i corn flakes marchiati Carrefour che meritano una C per l’eccesso di sale.
Le versioni ‘fitness’
Passando alla categoria dei cereali ‘fitness’ troviamo prodotti realizzati con frumento integrale, riso e avena, spesso arricchiti di vitamine e a volte addizionati con emulsionanti. Vantano la presenza di farina integrale, aspetto certamente positivo, ma nel complesso, oltre al maggior numero di additivi, si nota che gli zuccheri salgono a 10-15%. Interessante è il prodotto a marchio Crownfield (Lidl), l’unico che non usa additivi. Il cioccolato, nel caso considerato (Nestlé Fitness al cioccolato fondente), come in altri analoghi prodotti ‘fitness’, è proposto in versione fondente, ma la sua presenza è sempre correlata a un maggior carico calorico e una più elevata quantità di grassi. Il Nutri-Score, anche in questa categoria assegna la “A” verde a Nestlé Fitness Original e ai cereali a marchio Crownfield (Lidl). Merita la “B” Well flakes classico della linea Esselunga equilibrio e la “C” Nestlé Fitness al cioccolato fondente.
I corn flake ‘golosi’
Grassi e zuccheri aumentano nel terzo gruppo, quello dei corn flakes ‘golosi’, amati soprattutto dai bambini. Troviamo prodotti arricchiti di zucchero e cacao, come le barchette o le palline croccanti, o addirittura farciti di cioccolato, come i cereali Krave Kellogg’s, o gli analoghi con i marchi dei supermercati. Fra un prodotto e l’altro le differenze non sono trascurabili: gli zuccheri, nei cereali considerati, vanno dal 20% al 28% e i grassi dall’1,7% al 14% raggiunto solo dalle versioni ripiene di crema al cioccolato. In questo caso si tratta di alimenti completamente diversi dai semplici corn flakes da cui siamo partiti e non pare consigliabile proporli ai bambini. Se calcoliamo il Nutri-Score, notiamo che in questa categoria si va dalla B (Nesquik palline e Coop Crescendo) alla D dei Kellogg’s Krave.
Per quanto riguarda i prezzi, il range è molto ampio: i corn flakes classici rimangono in media attorno ai 4-5 €/kg, ma si va da 3 €/kg per quelli a marchio Coop e Conad a 10 € per il prodotto Più cereali bio. Per i corn flakes ‘fitness’ si va da meno di 4€/kg per quello del Lidl a 7-8 per i Nestlé. Infine si spendono circa 7-10 €/kg per i cereali ‘golosi’, un po’ meno se scegliamo i prodotti con il marchio dei supermercati.
I prezzi dei prodotti sono stati rilevati nei siti delle catene di supermercati e nelle principali piattaforme di vendita online. L’app Yuka indicata nella tabella permette di valutare un prodotto facendo la scansione del codice a barre. La valutazione, espressa in centesimi, tiene conto sia degli aspetti nutrizionali che degli additivi utilizzati.
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Giornalista pubblicista, laureata in Scienze biologiche e in Scienze naturali. Dopo la laurea, ha collaborato per alcuni anni con l’Università di Bologna e con il CNR, per ricerche nell’ambito dell’ecologia marina. Dal 1990 al 2017 si è occupata della stesura di testi parascolastici di argomento chimico-biologico per Alpha Test. Ha collaborato per diversi anni con il Corriere della Sera. Dal 2016 collabora con Il Fatto Alimentare. Da sempre interessata ai temi legati ad ambiente e sostenibilità, da alcuni anni si occupa in particolare di alimentazione: dalle etichette alle filiere produttive, agli aspetti nutrizionali.