Gli integratori con collagene proposti sia in pillole sia come soluzione da bere sono davvero il segreto per una pelle giovane? La questione merita un’attenta riflessione perché se una volta il collagene era uso esclusivo delle cliniche estetiche e della medicina ricostruttiva, adesso gli integratori si trovano anche sugli scaffali delle catene di hard discount come Md. Anche le iniezioni a base di collagene da fare sottopelle si trovano online. A questo punto c’è da chiedersi: ma quanto sono veritiere le promesse del marketing e le frasi esuberanti degli spot sull’efficacia? Le risposte sono poche, le prove incerte e i risultati in genere risultano di breve durata.
Il collagene negli integratori !
I collageni sono un gruppo di proteine che forniscono supporto strutturale e resistenza meccanica alla matrice extracellulare formando una sorta di gel nella pelle, nella cartilagine e in altri tessuti. Quando la pelle è giovane, le fibrille di collagene costituiscono una rete simile a un cesto, che però con l’età si riduce e anche la struttura diventa frammentata. Le fibre lunghe e flessibili, con il passare degli anni, si accorciano e irrigidiscono principalmente a causa dei danni provocati dall’esposizione ai raggi UV.
Il collagene non è l’unica proteina che mantiene la pelle giovane. Ci sono lunghe catene di zucchero note come glicosamminoglicani (gruppo che comprende il famoso acido ialuronico), che svolgono un ruolo chiave nell’idratazione del tessuto. Anche l’acido ialuronico presente negli integratori alimentari assunto per via orale ha una limitata efficacia per le rughe (sebbene possa avere qualche beneficio per l’idratazione cutanea o le articolazioni, a seconda del peso molecolare). Tutti questi componenti si degradano e con l’età, contribuendo al cedimento della pelle e favorendo la formazione delle rughe.
Dai cosmetici alle bevande
Per questi motivi molti prodotti per la cura della pelle vantano come ingredienti di spicco il collagene e l’acido ialuronico. “Si tratta di proteine molto grandi, che non attraversano facilmente la barriera cutanea quando vengono applicate localmente” dichiara al Guardian Tanya Shaw, portavoce della British Skin Foundation ed esperta nella guarigione delle ferite al King’s College di Londra. Detto questo, il collagene presente nei cosmetici può aiutare ad attirare l’umidità sulla superficie della pelle, fornendo un effetto rimpolpante temporaneo.

L’ultimo grido del marketing, però, è rappresentato dalle bevande con collagene e acido ialuronico che si propongono come supporto ai fibroblasti (cellule della pelle responsabili della produzione di collagene). La maggior parte degli integratori e delle bevande con collagene utilizza frammenti derivati da pollo, pesce o maiale, che dovrebbero essere assorbiti dall’intestino e trasportati alla pelle attraverso il flusso sanguigno. Nell’elenco degli ingredienti si trovano parole come “collagene idrolizzato” o “peptidi di collagene” che sono frammenti ottenuti dalla scomposizione dei derivati di pollo, pesce e maiale.
È molto probabile che il collagene venga scomposto durante la digestione. È quindi lecito chiedersi se i frammenti che raggiungono la pelle siano sono in grado di agire e di stimolare crescita di novo collagene in un ambiente danneggiato. “Se si inizia a produrre nuovo collagene, dove va e come interagisce con il collagene esistente?” ha detto al Guardian Mike Sherratt, esperto di meccanica della pelle all’Università di Manchester. Inoltre, “se entra nel flusso sanguigno, non solo influenzerà la pelle, ma presumibilmente anche altri organi e tessuti”.
Gli studi
Gli studi sugli animali offrono un certo supporto per gli integratori, ma ci sono delle perplessità. È stato dimostrato che i frammenti di collagene radiomarcati raggiungono la pelle e aumentano l’attività genica legata alla produzione di collagene nei topi. Gli studi sui topi hanno anche mostrato una ridotta formazione di rughe sulla pelle dopo l’esposizione ai raggi UV, cosa che è ritenuta la prima causa di invecchiamento e di produzione delle rughe per gli esseri umani.
Alcuni studi sulla pelle umana hanno evidenziato una migliore idratazione, elasticità e meno rughe dopo aver consumato collagene di pesce. Ma la maggior parte di questi lavori sono finanziati dall’industria del settore e una recente meta-analisi di 23 studi ha rilevato che solo le ricerche che hanno ricevuto fondi dalle aziende hanno mostrato effetti significativi. Jonathan Kentley, dermatologo presso la Montrose Clinic di Londra e il Westminster Hospital, in un’intervista al Guardian ha precisato che: “Quando gli studi sono stati divisi in studi di alta qualità e di bassa qualità, gli studi di alta qualità non hanno mostrato alcun beneficio per la pelle. Quindi, i risultati positivi devono essere interpretati con estrema cautela.”

Effetti temporanei
Anche se le sponsorizzazioni delle celebrità e le drammatiche foto di volti prima e dopo il trattamento con integratori e creme possono essere persuasive, vale la pena ricordare che queste procedure non sono una soluzione permanente per contrastare l’invecchiamento della pelle. Per mantenere un qualche risultato sono necessari trattamenti continui e in genere costosi. La strategia più efficace a lungo termine per proteggere la pelle e preservare il collagene è ridurre al minimo l’esposizione ai raggi UV fin da piccoli, utilizzando creme in grado di proteggere dai raggi solari. Chi non ha usato correttamente creme solari in gioventù difficilmente può recuperare, anche se ricorre a trattamenti cosmetici avanzati che possono temporaneamente rassodare e levigare la pelle. Il danno biologico arrecato allo strato più profondo del tessuto c’è già stato e potrebbe essere irreversibile.
Le pubblicità ingannevoli
Nonostante le evidenze scientifiche la vendita di questi prodotti supportata da spot e messaggi ingannevoli va alla grande. L’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e anche l’Antitrust sono intervenuti di recente sugli integratori a base di collagene e acido ialuronico che negli spot, sui siti o sulle etichette vantavano proprietà inesistenti.
Le bottigliette da 220 ml di San Benedetto Skin Care pubblicizzate da Elisabetta Canalis contenenti collagene e acido ialuronico sono state oggetto di un intervento dello IAP nel dicembre 2023, che ha ottenuto la modifica della telecomunicazione. Anche l’Antitrust nel settembre 2024 è intervenuto su una bevanda del tutto simile a Skin Care San Benedetto ottenendo la rimozione dei potenziali profili di scorrettezza sui benefici del trattamento per la pelle. enunciati nel sito. La bevanda conteneva infatti gli stessi ingredienti (collagene, acido ialuronico e zinco) e vantava le medesime proprietà di Skin Care. Secondo l’autorità i supposti vantaggi sono teorici in quanto nessun “health claim” sull’acido ialuronico e il collagene è autorizzato dalla Commissione europea.
Un provvedimento di censura da parte dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria ha riguardato nel gennaio di quest’anno l’integratore Biostile Collagen Powder Blend. Nello spot contestato, una ricercatrice in camice bianco affermava che per ritardare l’invecchiamento, sarebbe una semplice e buona abitudine quella di “agire dall’interno assumendo il collagene”, una proteina la cui produzione cala con l’avanzare dell’età.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, San Benedetto
giornalista redazione Il Fatto Alimentare



avrei altri files per provare a spiegare un meccanismo un po’ complicato… e di come il marketing comunica in maniera impropria
Conclusione della slide condivisibilissima. Tenere sempre presente che la C è termolabile e, credo, ossidabile (una spremuta di agrumi va bevuta subito).
I Kiwi hanno più vitamina C delle arance, e non serve frullarli-spremerli…
Tutte le proteine che vengono ingerite, quindi anche quelle di collagene, vengono digerite scomponendole nei singoli aminoacidi che, una volta nel sangue, l’organismo preleva a piacimento per la sintesi di nuove proteine a seconda delle sue priorità (muscoli, sistema immunitario ecc.) per cui può accadere che non si formi nessuna nuova proteina di collagene. Quindi credere che le proteine di collagene ingerite vadano direttamente a formare nuovo collagene è un’ingenua illusione. Questo specialmente se l’apporto proteico giornaliero (0,8-1,2 gr di proteine /kg di peso corporeo ideale) è insufficiente. L’idrolizzato di collagene invece verrebbe scomposto in peptidi più piccoli, quindi assorbibili senza dover essere scomposti come le proteine intere e trasportabili nel sangue anche nella pelle in particolare. Nella pelle si legano ai fibroblasti stimolandoli alla produzione di nuovo collagene e di altre molecole utili per la pelle. Sono però necessari:
1) Un adeguato apporto di vit. C.
2) Un adeguato apporto proteico giornaliero.
Meta-Analysis Int J Dermatol
. 2021 Dec;60(12):1449-1461. doi: 10.1111/ijd.15518. Epub 2021 Mar 20.
Effects of hydrolyzed collagen supplementation on skin aging: a systematic review and meta-analysis
Roseane B de Miranda 1 2, Patrícia Weimer 3, Rochele C Rossi 2
Affiliations expand
PMID: 33742704 DOI: 10.1111/ijd.15518
Abstract
Skin aging has become a recurring concern even for younger people, mainly owing to increased life expectancy. In this context, the use of nutricosmetics as supplements has increased in recent years. Moreover, numerous scientific studies have shown the benefits of hydrolyzed collagen supplementation in improving the signs of skin aging. The objective of this study was to summarize the evidence on the effects of hydrolyzed collagen supplementation on human skin through a systematic review followed by a meta-analysis of clinical trials focusing on the process of skin aging. A literature search was conducted in the Medline, Embase, Cochrane, LILACS (Latin American and Caribbean Health Sciences Literature), and Journal of Negative Results in BioMedicine databases. Eligible studies were randomized, double-blind, and controlled trials that evaluated oral supplementation with hydrolyzed collagen as an intervention and reported at least one of the following outcomes: skin wrinkles, hydration, elasticity, and firmness. After retrieving articles from the databases, 19 studies were selected, with a total of 1,125 participants aged between 20 and 70 years (95% women). In the meta-analysis, a grouped analysis of studies showed favorable results of hydrolyzed collagen supplementation compared with placebo in terms of skin hydration, elasticity, and wrinkles. The findings of improved hydration and elasticity were also confirmed in the subgroup meta-analysis. Based on results, ingestion of hydrolyzed collagen for 90 days is effective in reducing skin aging, as it reduces wrinkles and improves skin elasticity and hydration.
Keywords: clinical trials; collagen.
© 2021 the International Society of Dermatology.
PubMed Disclaimer
Grazie L’International Journal of Dermatology (IJD) che ha pubblicato l’articolo che lei cita è una rivista accreditata e pubblica la ricerca che supera la peer-review. Lo studio rappresenta il riassunto dell’evidenza clinica esistente, e non è un documento regolatorio.
Il Regolatore: L’EFSA, invece, ha un compito molto più restrittivo: deve garantire che le affermazioni sul prodotto (la promessa in etichetta) siano supportate da un’evidenza estremamente solida e non controversa. Non avendo trovato tale solidità, le indicazioni non possono essere utilizzate legalmente per la commercializzazione.
Sono d’accordo. Lo studio da me citato è di fatto una metaanalisi e non un trial clinico, per cui non fornisce sul piano statistico una potenza adeguata. Per una validazione ortodossa occorrerebbe un trial clinico in doppio cieco e controllato con un campione di partecipanti sufficiente a dare un valore di potenza di o.8 o 80%. Questo ovviamente non esclude che i dati possano essere confermati, ma è un passo necessario.
Reitero alcuni concetti: Il collagene è considerato dalla biochimica della nutrizione una proteina anomala: la quantità di idrossiprolina (c’è in quantità rilevanti solo nel collagene) è molto elevata e questo aminoacido, legato con prolina e glicina, crea un tripeptide, glicina-prolina-idrossiprolina con una forza di legame tale da non essere scissa dalla catena digestiva ed entra direttamente nel sangue portale.
Arenti-Floridi-Biochimica della nutrizione-Pag 214:
…In generale. poi, non si osserva la comparsa dei peptidi assorbiti nel torrente circolatorio. in quanto essi sono degradatl ad aminoacidi liberi nelle cellule mucosali.
Un’eccezione significativa è costituita dai peptidi derivanti dalla digestione del collageno e contenenti idrossiprolina, i quali possono comparire come tali nella circolazione portale. Sebbene i peptidi assorbiti compaiano molto raramente nel sangue portale. il loro assorbimento da parte delle cellule mucosali sarebbe quantitativamente molto importante…
Al di là degli studi pubblicati, metanalisi e quant’altro, una volta si studiava sui libri…
Il marketing che dice “biodisponibile”, “stimola la produzione”, “collagene magico”?
No grazie. Il corpo non funziona con gli slogan.
Morale: mangia bene, prendi la tua vitamina C, e il tuo corpo farà il resto.
Purtroppo i nostri geni cominciano a stancarsi nel produrre il collagene dall’età di 20 anni… dobbiamo quindi trovare lo stimolatore/risvegliatori dei geni… ma questa è un’altra cosa…
Come facciamo a ri-stimolarli? C’è solo una molecola che ha questa attività, chiamata TRIPEPTIDE DI COLLAGENE. È formata da tre aminoacidi, glicina, prolina e idrossiprolina, legati tra di loro così fortemente che nemmeno la catena digestiva riesce a separarli. Arrivano così nel sangue portale e vengono inviati laddove c’è necessità… a ri-stimolare i vari geni dedicati…
Questa molecola esiste solo nel collagene animale.
Immaginavo che fosse così non solo sono cari ma non servono a granché se non arricchire chi li produce meno male che non vedendo la televisione non vedo neanche la pubblicità e quindi difficilmente abbocco comunque grazie per l’ informazione che fate