L’acqua minerale San Benedetto dovrà modificare lo spot realizzato con Elisabetta Canalis che pubblicizza Skin Care, un integratore alimentare a base di acqua minerale che dovrebbe migliorare l’elasticità della pelle. Il Comitato di Controllo dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), dopo avere chiesto all’azienda “dimostrazione delle affermazioni pubblicitarie in esso veicolate” sui benefici per la pelle, ha ritenuto insufficienti le argomentazioni ricevute.
Per questo motivo ha chiesto e ottenuto dalla San Benedetto la modifica del filmato. Lo spot dovrà chiarire quali sono gli elementi che contribuiscono a migliorare l’aspetto della pelle, visto che la documentazione presentata non è stata ritenuta adeguata.
Lo spot dell’integratore Skin Care San Benedetto con Elisabetta Canalis deve cambiare. Così ha deciso lo IAPL’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) ha chiesto inoltre all’azienda “di rendere più chiaro a quali componenti del prodotto siano riferibili i claim, replicando quanto più possibile la formulazione autorizzata in seguito alle verifiche svolte dall’EFSA“. Per capire meglio il senso dell’invito, va ricordato che l’EFSA (Autorità per la sicurezza alimentare europea) ha redatto un report nel 2013 proprio sul Verisol (sostanza aggiunta all’acqua minerale San Benedetto per ottenere elasticità della pelle). Il dossier concludeva dicendo: “non è stata stabilita una relazione di causa e effetto tra il consumo di Verisol e i cambiamenti nell’elasticità della pelle che portano ad un miglioramento della funzione della pelle”.
Lo spot non è chiaro
Un’altro elemento evidenziato dal Comitato di Controllo è la poca chiarezza sulla durata del trattamento, affidata a scritte considerate dal “non ben leggibili“. San Benedetto dovrà quindi indicare nello spot in modo più chiaro che è consigliato assumere ogni giorno dell’integratore Skin Care per quattro settimane. Facendo un rapido calcolo vuol dire che il trattamento suggerito da Elisabetta Canalis comporta una spesa di circa 40 €.
Ancora modifiche per gli spot San Benedetto con Elisabetta Canalis
È la seconda volta che la San Benedetto deve cambiare uno spot che ha come protagonista Elisabetta Canalis. La prima volta è successo un anno fa. La pubblicità mostrava la Canalis al risveglio, alle prese con due fette di pane per la colazione che si bruciano nel tostapane. A questo punto le immagini mostrano la Canalis che esce di casa senza avere toccato cibo, con una bottiglietta d’acqua minerale. La pubblicità è stata esaminata dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria che ha ritenuto il messaggio non in linea con le corrette indicazioni nutrizionali. Per questo motivo l’azienda ha dovuto modificare lo spot togliendo le parti critiche. Il Fatto Alimentare ha riportato la notizia (come facciamo sempre con le decisioni dello IAP) e l’azienda ha chiesto al tribunale di Venezia il ritiro dell’articolo. Il tribunale ha però respinto la richiesta per ben due volte.
© Riproduzione riservata. Foto: tratte dallo spot San Benedetto
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
Grazie di esistere……
……e per la determinazione.
Congratulazioni.
Ma perchè in tutti questi articoli di critica sulla San Benedetto mettete sempre immagini di Elisabetta Canalis?
Fate quasi sembrare che la colpevole sia lei anzichè l’Azienda…
Elisabetta Canalis è una professionista che presta la sua immagine per attività pubblicitaria, non è la responsabile del messaggio che si veicola.
Se la pagano per dire che certe cose in una publicità, non è suo il compito di verificare la veridicità del messaggio.
Sarebbe come dire che potrebbe raccontare anche delle cose palesemente scorrette e non avere colpa? Diciamo che per evitare danni sua immagine potrebbe chiedere anche garanzie al riguardo.