Confezioni di Coca-Cola Classica, Zero e Life in bottiglia e lattina sugli scaffali di un supermercato

Gentile redazione, sono rientrata dalle vacanze e, mentre facevo la spesa nel supermercato Esselunga di via Feltre a Milano, la mia attenzione è stata catturata da due prodotti molto diversi fra di loro: il pesce spada e la Coca-Cola. Di fronte alla vaschetta con la fettina di Spada mi sono chiesta quanto sia etico e sostenibile comprare un pesce catturato a 6 mila chilometri di distanza (l’etichetta precisa Oceano Indiano). Si tratta probabilmente d’un pesce pescato e refrigerato a bordo dei pescherecci, imballato con del ghiaccio in un sarcofago di polistirolo e imbarcato su un aereo con destinazione Malpensa. Dopo avere fatto questa riflessione ho deciso di dirottare la scelta sul pesce azzurro pescato nell’Adriatico meno costoso e sicuramente più sostenibile.

Lo spazio di Coca-Cola nei supermercati

L’altra cosa che mi ha suscitato perplessità è lo spazio occupato da Coca-Cola nella corsia delle bevande. Stiamo parlando di 8-9 metri ininterrotti. Calcolando che le bibite sono accatastate su 2-3 ripiani, l’esposizione complessiva occupa almeno 25 metri di scaffali per un totale di oltre 1000 fra bottiglie e lattine declinate nei formati da 2 litri sino a 330 ml, nelle tipologie con e senza zucchero. Nella corsia ci sono anche due metri di scaffali occupati dalla Cola Esselunga e cinque metri da Pepsi. Potete verificare anche voi questi numeri attraverso il video che ho allegato. Sono tornata il giorno dopo nel supermercato per vedere se si trattava di una casualità, ma la situazione era pressoché identica.

Bottiglie di plastica di Coca-Cola
Una lettrice segnala lo spazio abnorme occupato da bottiglie e lattine Coca-Cola sugli scaffali di un supermercato Esselunga

Mi piacerebbe sapere quanto versa Coca-Cola a Esselunga per avere un’esposizione così esagerata, quanti litri di bibita si vendono ogni giorno e il numero di acquirenti. Qualcuno può pensare che questi aspetti siano secondari ma non è così. Il costo delle materie prime della Coca-Cola, come tutte le bibite zuccherate, è ridicolo, (probabilmente è simile a quello della bottiglia in PET da 1 litro o della lattina in alluminio). Stiamo parlando di 110 grammi di zucchero sciolti in un litro di acqua, miscelati a una spruzzata di coloranti e aromi. Una ricetta elementare imitata da tutti.

Gli investimenti pubblicitari della multinazionale

Per rendersi conto, basta dire nello stesso punto vendita un litro di Cola Esselunga costa 0,79 €, un litro di Pepsi arriva a 1,29 e Coca-Cola a 1,50 anche se i costi di produzione sono pressoché simili. Il prezzo esorbitante di Coca-Cola è correlato alla pubblicità, alla distribuzione capillare e ai costi aggiuntivi versati alle catene di supermercati per occupare decine di metri di lineare e risultare “irresistibile” agli occhi del consumatore.

Certo per la multinazionale che ha monopolizzato le Olimpiadi di Parigi con una sponsorizzazione dai costi giganteschi non è certo un problema sobbarcarsi le spese per mettersi in bella vista nei supermercati Esselunga e in diverse altre catene. Tutto ciò è lecito, ma promuovere in modo esagerato il consumo di bibite zuccherate comporta costi sociali invisibili correlati a un modello alimentare squilibrato, tipico dei fast food, basato su patatine, hamburger e bibita zuccherata. Il problema è che bibite come la Coca-Cola si bevono anche con la pizza e troppo spesso durante i pasti consumati a casa. Se così non fosse Esselunga eviterebbe di esporre oltre mille bottiglie sugli scaffali.

Gianna L.  (Milano)

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos

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Roberto
Roberto
31 Agosto 2024 07:16

La sintesi è educare a livello alimentare i propri figli. Mio nipote ad ex beve rarissimamente Coca-Cola …in estate….beve acqua naturale…smettiamola di fare gli integralisti e i moralisti facili.il mercato non lo dobbiamo…possiamo regolare noi.
Concludo dicendo che x fortuna nei paesi liberi c’è democrazia e ognuno decide cosa comprare.

Roberto La Pira
Reply to  Roberto
31 Agosto 2024 15:38

Contrastare la pubblicità è difficile. Certo educare i figli è importante ma non è scontato. Spesso sono i genitori a bere bibite zuccherate frequentemente

paolo
paolo
31 Agosto 2024 07:36

temo che le sue considerazioni siamo tutte corrette…

.....
.....
31 Agosto 2024 12:18

Lavoro in un supermercato… le ditte pagano gli spazi d’esposizione.
Quindi più paghi, più hai metri di prodotto.
Ma paghi anche l’altezza dello scaffale…

Massimiliano
Massimiliano
31 Agosto 2024 13:52

Coca Cola a sempre fatto pubblicità il prezzo non a caso è stato sempre superiore agli altri Brand o a sottomarche che a mio avviso non dovrebbero essere prodotte per la scarsa qualità.
Coca Cola si differenzia da tutti gli altri marchi per la sua qualità per il gusto per la sua storia per la sua magia ed per il trattamento economiche benefici dei suoi dipendenti .
Esselunga non è da meno e il miglior supermercato in assoluto per qualità convenienza al giusto prezzo ovviamente si sta adeguando ai format delle multinazionali vedi Bauli ed altri Brand per fare il prezzo al consumatore il supermercato deve trovare forme di sostenibilità e affittare gli spazzi e uno di questi.

Roberto La Pira
Reply to  Massimiliano
31 Agosto 2024 15:43

Perché la Coca-Cola dovrebbe avere una qualità superiore alle altre bibite. Ha un gusto diverso, ma questo discorso vale per tutte le bibite che sono “uniche”. La magia si chiama marketing che paghiamo tutti noi .

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