![Bottiglia di vino stesa su un tavolo accanto a grappolo di uva nera e due calici](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2022/09/Depositphotos_161894248_L-1.jpg)
Un lettore ci scrive per porci una domanda sull’etichettatura del vino. In particolare se sia obbligatoria o meno una precisa indicazione. Al quesito del lettore risponde Alessandra Biondi Bartolini, agronoma, giornalista e divulgatrice scientifica esperta di vino.
La lettera sull’etichettatura del vino
Ho una semplice domanda: è obbligatorio indicare sulle bottiglie di vino l’anno di vendemmia? Ho acquistato del vino Barbera DOC (vedi foto sotto) ma non vedo l’annata.
Grazie.
PM
![Vino Barbera DOC etichetta](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2024/03/Vino-Barbera-DOC-etichetta.png)
La risposta di Alessandra Biondi Bartolini
Nei vini con Denominazione di Origine, l’inserimento dell’annata è obbligatorio con l’eccezione dei vini spumanti (qualora non si tratti delle tipologie millesimate), frizzanti o liquorosi, per i quali è facoltativo a meno che non lo preveda il Disciplinare di produzione. Nel caso del Disciplinare della DOC Oltrepò Pavese, che contempla diverse tipologie e varietà, nell’articolo 7 Designazione e Presentazione è riportato: “Sulle bottiglie o altri recipienti contenenti vini ‘Oltrepò Pavese’ deve essere riportata l’indicazione dell’annata di vendemmia da cui il vino deriva. Tale indicazione è facoltativa per le tipologie spumate, frizzante e liquoroso.”
Pertanto per questa bottiglia, che è una Barbera Oltrepò Pavese frizzante, l’indicazione dell’annata risulta non obbligatoria.
Alessandra Biondi Bartolini
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos
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