acqua rubinetto Cap

Perché gli italiani bevono tanta acqua minerale? La domanda è lecita, la risposta è meno scontata, anche perché nella maggior parte delle Regioni l’acqua di rubinetto è buona. A volte l’acqua ha un lieve sapore di cloro che può disturbare, ma la stessa cosa succede in Europa, dove però i cittadini consumano la metà o anche un terzo dei 252 litri l’anno bevuti da un cittadino italiano.

Uno dei motivi di questo esagerato livello di consumo è da attribuire all’enorme investimento pubblicitario delle aziende che con migliaia di spot veicolano messaggi che enfatizzando caratteristiche comuni all’acqua di rete come la leggerezza e la purezza. In molti casi si gioca pure la carta del benessere: basta pensare a Uliveto e Rocchetta definite da sempre “acque della salute”. Poi c’è il concetto di naturalezza e bellezza affiancato alle sorgenti (sempre di montagna) sollecitato attraverso immagini di ragazze bellissime che si destreggiano in luoghi paradisiaci. I produttori di acqua minerale cercano in tutti i modi, attraverso spot ambigui e ingannevoli, di convincere i consumatori che l’acqua in bottiglia è un prodotto migliore rispetto all’acqua di rubinetto.

uliveto rocchetta acque della salute

I troppi scandali dell’acqua minerale

I consumatori non sanno che il mondo delle minerali non è proprio così idilliaco e perfetto. I ritiri dal mercato di acqua minerale per contaminazione microbica, per alterazioni del gusto, per presenza di corpi estranei non sono rati e noi de Il Fatto Alimentare li riportiamo regolarmente. L’ultimo richiamo di pochi giorni fa ha interessato Fiuggi. Nel settembre 2023 c’è stato il ritiro dell’acqua Monte Cimone della Coop, nel mese di aprile dello stesso anno il caso di Primia venduta nei supermercati Tigros, Iperal e Basko. Nel 2022 è stata richiamata l’acqua minerale Claudia. La cronaca registra poi il recentissimo scandalo internazionale delle minerali francesi Perrier, Vittel targate Nestlé sottoposte a trattamento di filtrazione per essere rese “microbiologicamente neutre”. Al contrario i casi di acqua di rubinetto con criticità sono molto rari.

Le pubblicità ingannevoli

L’altro elemento di successo delle acqua in bottiglia è la pubblicità ingannevole e la scelta di testimonial famosi del mondo dello spettacolo e dello sport. I provvedimenti presi dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato contro spot giudicati ingannevoli e scorretti sono decine e riguardano quasi tutti le grandi marche. Provvedimenti contro spot che lasciano intendere che bere acqua minerale aiuta a dimagrire, altri che lasciano pensare a un miglioramento del benessere, della struttura ossea della diuresi.

acqua uliveto
La pubblicità delle acqua minerali Uliveto e Rocchetta è stata oggetto di sei provvedimenti censori

Poi ci sono spot e messaggi supportati da associazioni pressoché sconosciute di medici che lasciano intendere un qualche miglioramento per la salute. Basta citare per intenderci i sei provvedimenti spalmati su diversi anni contro Uliveto e Rocchetta. Il trend di spot ingannevoli più recente riguarda però l’impatto zero e il  recupero di emissioni di anidride carbonica. Anche in questo caso ci sono state diverse censure e provvedimenti oltre che multe salate a carico delle aziende imbottigliatrici.

Un elemento che ha favorito la diffusione capillare delle bottiglie di minerale fra la popolazione è l’incapacità di comunicare la bontà dell’acqua del rubinetto da parte dei gestori della rete idrica  evidenziandone i vantaggi  economici e ambientali. Di fronte allo scetticismo diffuso sulla qualità dell’acqua di rubinetto basterebbe ricordare che bambini delle scuole dell’infanzia, elementari e medie la consumano ogni giorno. Si tratta della stessa acqua che però può essere negata al ristorante, dove siamo praticamente obbligati a bere acqua minerale oppure acqua di rubinetto filtrata pagandola a carissimo prezzo.

Confronto acqua minerale/acqua rubinetto

La scelta di evitare confronti, di non competere con gli imbottigliatori è una grave responsabilità delle società che gestiscono le reti idriche da sempre sottovalutata. Quanti gestori hanno cercato di ribaltare o semplicemente smentire fake news sulla possibilità che l’acqua del rubinetto possa essere impura e poco controllata oppure che possa facilitare la formazione di calcoli quando troppo ricca di sali minerali o comunque meno sicura rispetto all’acqua imbottigliata?

Questa mancanza di chiarezza ha contribuito a fare diventare gli italiani i più grandi bevitori di minerale al mondo, ad arricchire società che riempiono contenitori di acqua vuoti trasportandoli a centinaia e a volte migliaia di km distanza, con uno spreco di energia esagerato.

acqua rubinetto
CAP invita a fare un assaggio alla cieca, confrontando l’acqua del rubinetto con quella in bottiglia

È di pochi giorni fa la piacevole sorpresa sul Corriere della sera di una pubblicità firmata Gruppo Cap (gestore della rete idrica nella città metropolitana di Milano) che recita “Prima di dire no almeno bevila” affiancata da un bambino con un bicchiere d’acqua (vedi foto di copertina). Un’iniziativa importante che tenta di ribaltare la bufala secondo cui l’acqua del rubinetto è di seconda categoria.

C’è di più, il Gruppo CAP (vedi foto sopra) invita i consumatori a fare un test con familiari e amici. Provate a fare un assaggio alla cieca per cercare di riconoscere l’acqua del rubinetto, basta riempire due bicchieri, uno con acqua minerale in bottiglia e l’altro con acqua del rubinetto e, procedere all’assaggio, divertendosi a distinguerle.

Anche il Comune di Milano ha promosso di recente  una campagna pubblicitaria che spiega ai cittadini le ottime caratteristiche dell’acqua di rubinetto prelevata da 500 pozzi che pescano direttamente dalla falda (vedi foto).

Il paradosso è che  pur avendo l’area metropolitana milanese un’ottima acqua di rubinetto, probabilmente è la zona che registra i maggiori consumi di acqua minerale in bottiglia in Italia. Forse vale la pena farsi qualche domanda.

acqua rubinetto comune Milano
Campagna a favore del consumo di acqua del rubinetto a cura del comune Milano

 

© Riproduzione riservata Foto: Gruppo CAP

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Tippbe
Tippbe
8 Luglio 2024 18:09

Stufo di portare casse di acqua minerale, in casa eravamo in 5 con un consumo alto, dal 2009 bevo solo acqua del rubinetto, negli ultimi 2 anni la filtro con una brocca, devo dire che non trovo nessuna differenza, anzi la trovo ottima. L’acqua di Milano credo sia molto controllata. Il paradosso sono gli amici che quando vengono a casa mia la bevono tranquillamente ma poi dichiarano candidamente di comprarla perchè non si fidano.

Emanuela
Emanuela
9 Luglio 2024 08:59

Vivo a Torino nord e ho provato e riprovato a bere l’acqua del rubinetto. In un certo periodo era buona solo al sabato e alla domenica quindi ne facevo scorta. Poi è tornata ad avere sempre un forte odore e sapore di cloro. So che batteriologicamente è perfetta, ma ha un sapore improponibile… Forse dovrei provare ad installare quei depuratori a rubinetto…non so…

Valeria Nardi
Reply to  Emanuela
9 Luglio 2024 09:37

Gentilissima, oltre ai depuratori da attaccare ai rubinetti esistono anche le caraffe filtranti che, se usate correttamente, potrebbero aiutare a minimizzare l’odore e il sapore di cloro.

Valter Ottello
Valter Ottello
Reply to  Valeria Nardi
9 Luglio 2024 10:35

il cloro sublima … lasciare il conenitore aperto x 30 minuti …. le brochhe … con o senza filtro ??? con che caratteristiche …mannaggia .. sempre di male inpeggio ..

giova
giova
Reply to  Valter Ottello
9 Luglio 2024 13:31

col filtro, meglio se adatto alle caratteristiche dell’acqua che arriva al suo rubinetto ( e aggiungerei che il filtro dovrebbe essere in grado anche di filtrare nanoplastiche e PFAS)

giova
giova
Reply to  Valeria Nardi
9 Luglio 2024 13:29

Sì, e per di più si spende meno e la gestione è semplice (aspetto non indifferente in quanto è stato più volte detto che meglio acqua non depurata che depurata male)

Roberto
Roberto
9 Luglio 2024 09:20

Valutare le acque solo con l’assaggio non è determinante: se c’è presenza microbica oppure di metalli pesanti quali il cromo esavalente, non lo si distingue col palato.

Non lo si distingue al palato neppure se i nitrati sono maggiori di 10 mg per litro, limite massimo consigliato per l’infanzia…
(Si badi bene: consigliato, non tassativo, per cui se un’acqua fornita ai bambini sta sotto al limite di legge di 50 mg per litro, è perfettamente a norma).

giova
giova
Reply to  Roberto
9 Luglio 2024 13:38

Questo limite (10 mg) per i nitrati è spesso superato dalle acque in bottiglia! E i bambini (ma pure chi ne beve molta o ci cucina o è un soggetto fragile o è un soggetto sotto peso) non devono berla.
Mentre per i nitriti l’ideale è che siano assenti, ma per l’acqua in bottiglia è consentito un valore più del doppio di quello consentito per l’acqua di rete. E già questo – considerata la pericolosità dei nitriti – volge a favore dell’acqua di rete.

Roberto
Roberto
Reply to  giova
9 Luglio 2024 15:54

“Questo limite (10 mg) per i nitrati è spesso superato dalle acque in bottiglia!”

Con la differenza che l’acqua in bottiglia la puoi scegliere, quella del rubinetto no, quella è.

giova
giova
Reply to  Roberto
9 Luglio 2024 16:57

Quanti lo sanno? QuAnti leggono un’etichetta spesso infarcita di pubblicità e dove i parametri di laboratorio sono illeggibili (carattere tipografico minuscolo)?
Molto più saggio affidarsi all’acqua pubblica che, grazie a una normativa europea stringente e alla serietà dei gestori nell’applicarla (vengono fatte centinaia di analisi di laboratorio, con una varietà di parametri maggiore rispetto ai privati) offre un buona acqua quasi sempre, e senza impatto ambientale.
Un impatto ambientale deleterio: plastica delle bottiglie + plastica del pacco da sei bottiglie+trasporto merci su gomma (petrolio, biossido di azoto, micropolveri, nanoparticelle di pneumatico, ammaloramento del manto stradale a causa dell’enorme peso, rischio d’incidenti stradali)+ aumento del consumo di benzina o diesel per il trasporto del consumatore dal punto vendita a casa + magggior frequenza nel ritiro/trasporto dei rifiuti di plastica.
Infine, aumentarne l’uso stimola il senso istituzionale dei preposti portando al miglioramento della rete.

Giuseppe
Giuseppe
9 Luglio 2024 09:21

Moltissimi utenti non sono collegati direttamente agli acquedotti. Quelli dei condomini spesso ricevono l’acqua degli acquedotti dopo che questa è passata per vasche e serbatoi. Questi raramente vengono puliti e trattati. I fanghi che vi si depositano e le alghe che si formano sono l’origine di odori e sapori. Si deve chiedere agli amministratori il trattamento di quei contenitori per tornare ad usare l’acqua contenuta con fiducia.

giova
giova
Reply to  Giuseppe
9 Luglio 2024 13:40

A me non risulta … in che regione vive?

Cornelia
Cornelia
9 Luglio 2024 09:27

Venendo nel 1984 dalla Germania all’Elba, ero abituata ad usare solo l’acqua del rubinetto. Mi ci sono disabituata presto, visto cosa spesso ne usciva dai rubinetti. Trasferendomi nel 2000 in Piemonte, continuavo sempre con l’uso dell’acqua minerale da bottiglia, specialmente quello minimamente mineralizzato per evitare il calcare nei bollitori. Agli animali davo l’acqua del rubinetto (erano tanti, quindi tanta acqua). Un giorno tutti, cani gatti uccelli si sono ammalati di vomito e diarrea (un gatto che stava già male è morto per la diarrea terribile). Solo noi umani che bevevamo l’acqua minerale, non avevamo niente. Altre volte usciva acqua verdastro dal rubinetto, anche dopo aver lasciato scorrere almeno 100 litri. Hanno poi ammessi che la pompa del gestore aveva pescato direttamente sul fondo melmoso (e mi hanno fatto scorrere l’acqua per più di mezz’ora a tutta forza dal tubo in arrivo stesso). Quindi fatico ad usare l’acqua del rubinetto per altro che bollire patate e pasta….

giova
giova
Reply to  Cornelia
9 Luglio 2024 13:44

Certe esperienze lasciano il segno ma si può ritrovare la fiducia assaggiandola e magari chiedendo ai suoi vicini o compaesani come si trovano. O cercare sul sito del gestore le ultime analisi effettuate.

Mauro
Mauro
9 Luglio 2024 09:34

Purtroppo abito nel comune di Formigine (Modena) e l’acqua del rubinetto, oltre ad essere poco gradevole, se la si lascia depositare un attimo lascia residui color arancione. Ciò è causato dalle tubature dell’acquedotto che sono per buona parte in metallo, perché in casa mia sono di plastica/resina.

Francesca
Francesca
9 Luglio 2024 09:42

i gestori non hanno interesse a far bere l’acqua del rubinetto, perché dovrebbero investire in comunicazione? Non mancano scandali anche sull’acqua di rubinetto comunque (v. la presenza di ftalati o metalli pesanti); andrebbe fatta chiarezza e la compagna di sensibilizzazione andrebbe sostenuta da ricerche rassicuranti. Nemmeno si conoscono gli stratagemmi per rendere l’acqua del rubinetto più gradevole, come ad esempio lasciarla riposare qualche ora in una caraffa.
Io bevo da anni l’acqua del rubinetto e i vantaggi sono incommensurabili!

Maria Rosa Pellegrini
Maria Rosa Pellegrini
9 Luglio 2024 09:45

Purtroppo tutti noi siamo esposti al continuo e stringente gaslighting dell’industria. In Veneto l’acqua del rubinetto non è delle migliori e non tutti possono permettersi un depuratore domestico.Tuttavia comprare acqua minerale che non è esente da problemi e soprattutto non è quello che dice la pubblicità non è la scelta migliore sia per la salute che per il portafoglio

Alberto
Alberto
9 Luglio 2024 10:04

L’elevato consumo di acqua minerale è dovuto alla totale sfiducia degli Italiani in qualsiasi cosa provenga dallo stato o enti assimilabili. Difficilissimo recuperare la situazione.

giova
giova
Reply to  Alberto
9 Luglio 2024 13:46

Sì, condivido, anzi sta peggiorando altro che recuperare.

Maria Cristina Frigerio
Maria Cristina Frigerio
9 Luglio 2024 10:20

a chi ci si puo’ rivolgere per avere i dati sulle analisi dell’acqua del rubinetto?
nel comune dove risiedo tempo fa c’era la presenza nell’acqua di particelle di cromo.

Valeria Nardi
Reply to  Maria Cristina Frigerio
9 Luglio 2024 10:38

Al propio comune

Rosa
Rosa
Reply to  Maria Cristina Frigerio
10 Luglio 2024 10:14

Che si facciano controlli negli acquedotti comunali ci credo ( anche se qualche volta andrebbero fatti davanti a testimoni esterni), quello che mi preoccupa è il tragitto da lì fino a casa. A causa delle tubature colabrodo temo che quello che parte buono arriva modificato( in peggio) al rubinetto. Dovrebbero fare analisi di ciò che esce dai rubinetti a casa, e poi mi convinco.

marco andrea giuseppe bonetti
marco andrea giuseppe bonetti
9 Luglio 2024 10:55

Installa un filtro a carboni attivi prima del rubinetto cambiandolo ogni 6 mesi elimini il cloro e altri sapori. Le caraffe sono scomode e non tutte sono prive di inquinanti, guarda su Amazon o siti specializzato tipo purway
De

Dino
Dino
9 Luglio 2024 11:35

Siete il meglio del giornalismo di informazione.

Roberto
Roberto
9 Luglio 2024 11:40

Abito nelle Marche, in provincia di PU e dopo aver provato per anni a bere acqua del rubinetto, infine abbiamo installato un depuratore: l’acqua del rubinetto aveva oltre al cloro e alla durezza, nitriti molto alti anche se a norma.
Condivido l’impostazione dell’articolo ma direi che il discernimento deve sempre guidarci, è difficile affermare a priori che l’acqua del rubinetto è sempre buona, direi che dipende da molti fattori.

giova
giova
Reply to  Roberto La Pira
9 Luglio 2024 13:54

L’ambiente ci ringrazierebbe: plastica delle bottiglie + plastica del pacco da sei bottiglie+trasporto merci su gomma (petrolio, biossido di azoto, micropolveri, nanoparticelle di pneumatico, ammaloramento del manto stradale a causa dell’enorme peso, rischio d’incidenti stradali)+ aumento del consumo di benzina o diesel per il trasporto del consumatore dal punto vendita a casa + magggior frequenza nel ritiro/trasporto dei rifiuti di plastica.

Luca
Luca
9 Luglio 2024 11:46

“Perché gli italiani bevono tanta acqua minerale?”
Se non ricordo male siamo i secondi al mondo…
In buona parte questo risultato penso sia dovuto al fatto che siamo un popolo sempre più ignorante

Salvatore
Salvatore
9 Luglio 2024 12:20

Ottimo servizio. Gli italiani sono stregati dalle pubblicità.
Usano poco il cervello.

Emanuela
Emanuela
9 Luglio 2024 12:31

Sono in vacanza a Canazei e sono due sere che chiedo l’acqua del rubinetto al ristorante.. entrambi i locali me l’hanno negata dicendo che possono dare solo acqua in bottiglia. Non è che ho voglia di mettermi a litigare e accetto la bottiglia, ma mi fanno una rabbia.. c’è un’acqua buonissima e devo prendere la minerale!

Roberto
Roberto
Reply to  Roberto La Pira
9 Luglio 2024 15:58

Forse non portano l’acqua del rubinetto in tavola per obblighi di igiene?
Deve arrivare in tavola una bottiglia ancora sigillata? (Infatti o te la apre il cameriere o ce la si apre da soli)

Chiedo eh?, non lo so.

Roberto
Roberto
Reply to  Roberto La Pira
10 Luglio 2024 15:38

Lo dicevo in relazione al fatto che, ad esempio, i locali pubblici non possono più servire lo zucchero sfuso ma deve essere disponibile solo confezionato in mono dosi.

giova
giova
Reply to  Emanuela
9 Luglio 2024 13:56

Sì, mi è capitato e sono arrivato al punto di portarmi la borraccia al tavolo.

Cristina
Cristina
Reply to  Emanuela
10 Luglio 2024 08:39

In val Pusteria fino a pochi anni fa la brocca d’acqua era gratuita e la minerale costava sui 4 euro. Ora fanno pagare la brocca 2 euro. Però l’acqua là è buonissima e preferisco i 2 euro della brocca. 4,50 euro per l’acqua imbottigliata sono tantini. Gli avventori che la prendono così sono la maggior parte. C’è da dire però che almeno è in bottiglia di vetro

panzironi claudio
panzironi claudio
9 Luglio 2024 13:25

Che bere sia importante non lo metto in dubbio. Tuttavia, sia che si parli di acqua minerale che di quella de rubinetto, c’è comunque dietro il business sia di chi propone pubblicità ingannevole sugli effetti miracolosi delle varie marche sia di chi propone sistemi di filtraggio e gasificazione più o meno costosi dei quali non si capirebbe la ragione dell’uso se l’acqua di rubinetto fosse dappertutto buona come si cerca di sostenere. Vivo a Roma che da questo punto è un’isola felice però anche l’ottima acqua dei leggendari e abbondanti “nasoni” sparsi per ogni dove, dal centro alla periferia, non ha la stessa freschezza e sapore, anche se le fontanelle distano poche centinaia di metri l’una dall’altra. Addirittura vicino a dove vivo la presenza di due sorgenti di acqua effervescente naturale ( Egeria e Capannelle) fa si che ne esca direttamente dai rubinetto di alcune abitazioni e della palestra che frequento. IO me la vado a procurare, come tanti altri cittadini, direttamente alla fonte perché non vedo il motivo per cui un dono così buono e abbondante debba essere sprecato. C’è poi questa tendenza da parte dei medici di consigliare di bere come se questa sia la panacea di ogni male: sicuramente vero per quanto riguarda l’eliminazione dell’acido urico e per il drenaggio dei tessuti ma vedere tante persone con in giro la boccetta di minerale addirittura dentro al cinema o nelle sale da concerto, come se fosse impossibile stare due ore scarse senza sorseggiare, mi fa sospettare che anche qui ci sia un interesse sotterraneo ma non tanto che spinga a bere anche oltre il necessario.

monica
monica
9 Luglio 2024 13:25

“Perché gli italiani bevono tanta acqua minerale?”
Alcuni, perché è raccomandabile in caso di fabbisogni specifici, come ad esempio in presenza di allergia alle proteine del latte, ci sono alcune acque che sono particolarmente ricche di calcio (quello apportato dall’acqua è particolarmente biodisponibile), in quantità non altrettanto disponibile nell’acqua del rubinetto, variando così anche le fonti/gli apporti nella dieta del minerale.
E grazie sempre per questo spazio di confronto e scambio

Katja
Katja
9 Luglio 2024 13:33

Purtroppo l’acqua di rubinetto qua a Torino ha un gusto davvero sgradevole ed è molto calcarea, quindi mi vedo costretta a comprare l’acqua in bottiglia.

Paola
Paola
9 Luglio 2024 14:28

Io abito a Reggio Emilia, uso da anni le caraffe filtranti e l’acqua del mio rubinetto è buonissima. A volte bevo direttamente quella che fuoriesce dal rubinetto ed è assolutamente bevibile e fresca.

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