L’acqua minerale è un argomento molto dibattuto nel nostro Paese perché si tratta di un prodotto da sempre posizionato in cima alla classifica dei consumi alimentari e perché siamo i più affezionati bevitori in Europa. Per fortuna la frequenza di acquisto è diminuita negli ultimi anni, passando da quasi 190 litri annui pro capite nel 2008 a meno di 180 nel 2013. I messaggi pubblicitari per incentivare le persone ad acquistare l’acqua in bottiglia sono sempre stati insistenti e spesso ingannevoli: l’ultimo caso è la censura di una pubblicità della Fonte Essenziale, marchio di proprietà Ferrarelle, che prometteva di purificare il fegato.
Uno degli ultimi documenti realizzato dall’Inran ora Crea è un decalogo sull’acqua minerale, che risale a qualche anno fa ma è ancora validissimo. Purtroppo è un documento poco ripreso dai media . Il testo chiarisce alcuni concetti e sfata le diffuse leggende metropolitane sull’acqua che fa ingrassare, sull’acqua leggera o sulle improbabili virtù delle minerali con qualche sale minerale in più o sulla relazione tra sali e calcoli renali.
Ecco il decalogo.
- Non è vero che l’acqua deve essere bevuta fuori dai pasti per non appesantire lo stomaco. Una quantità adeguata (non oltre i 600-700 ml) è utile perché favorisce i processi digestivi e migliora la consistenza degli alimenti. Se si beve qualche bicchiere in più a tavola non ci sono problemi, i succhi gastrici risultano solo un po’ più diluiti e i tempi della digestione possono allungarsi.
- Non è vero che l’acqua faccia ingrassare (non contiene calorie). Le variazioni di peso dovute all’ingestione sono temporanee. L’acqua viene regolarmente eliminata attraverso urina e sudore.
- Non è vero che bere molta acqua aumenta la ritenzione idrica. La ritenzione dipende soprattutto dalla quantità di sale ingerito attraverso il cibo.
- Non è vero che il calcio presente nell’acqua non sia assorbito, anzi il meccanismo è simile a quello per il calcio nel latte.
- Non è vero che per “mantenere la linea” o per “curare la cellulite” bisogna bere acque oligominerali.
- Non è vero che i bambini devono bere acqua oligominerale. È meglio alternare acque oligominerali con altre ricche di sali, perché una diuresi eccessiva può ridurre la quantità di sali utili all’organismo in crescita.
- Non è vero che il calcio dell’acqua favorisca la formazione di calcoli renali. Anche le persone predisposte a questo problema devono bere abbondantemente.
- Non è vero che l’acqua naturalmente gassata o quella addizionata di anidride carbonica facciano male. Quando la quantità di gas è molto elevata solo gli individui che soffrono di disturbi gastrici e/o intestinali possono avere lievi problemi.
- Non è vero che le saune fanno dimagrire. La perdita di peso che si avverte è temporanea, perché l’organismo reintegra in poche ore le perdite di liquido e il peso torna ad essere quello di prima.
- Non fidatevi della pubblicità, spesso e volentieri vanta caratteristiche inesistenti e del tutto insignificanti a livello nutrizionale
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giornalista redazione Il Fatto Alimentare
C’è un refuso: il punto 4 ed il punto 7 si ripetono.
Grazie corretto
A mio parere il punto 4 e 7 evidenziano aspetti diversi..uno e’ il calco assorbito (a chi soffre di osteoporosi puo’ interessare) l’altro e’ il calcio che si accumula nei calcoli (puo’ interessare a chi ne soffre), sono due punti fondamentali che danno una risposta a chi soffre di qst disturbi.. poi se sia vero oppure o no lascio alla scienza dimostrarlo..
Mi chiedo quali competenze abbia Sara Rossi per dire cosa non è vero e non dire cosa sia vero… senza fra l’altro citare fonte specifica alcuna.
L’acqua è l’alimento vitale essenziale e nemmeno i biologhi nutrizionisti concordano su quale sia la migliore per l’organismo.
Si aggiunge soltanto caos a caos!
Abbiamo solo riportato quanto scritto dall’Inran . Il link nell’articolo permette di risalire al documento originale
Dare voce a queste informazioni vuol dire comunque considerarle valide a tal punto da pensare che sia importante diffonderle.
Cito testualmente:
“Uno degli ultimi documenti realizzato dall’Inran ora Crea è un decalogo sull’acqua minerale, che risale a qualche anno fa ma è ancora validissimo. Purtroppo è un documento poco ripreso dai media . Il testo chiarisce alcuni concetti e sfata le diffuse leggende metropolitane sull’acqua che fa ingrassare, sull’acqua leggera o sulle improbabili virtù delle minerali con qualche sale minerale in più o sulla relazione tra sali e calcoli renali”.
Non risulta che il Ministero della Salute o altri enti dello stato abbiano mai dato informazioni serie e scientifiche a salvaguardia della salute dei cittadini.
Dopo tutti questi decaloghi il cittadino ha capito quale sarebbe la migliore acqua da bere?
No, il risultato stupefacente è che sembrerebbe siano tutte buone, che si assimila il calcio (come avviene con il latte… è comica la cosa dal momento che è una stupidaggine) e i minerali in esse contenuti.
Sembrerebbe il decalogo dei venditori di acqua sia minerale che di rubiinetto!
In effetti le differenze nutritive tra le acque in bottiglia il più delle volte sono marginali o inventate dalla pubblicità e così per quelle di rubinetto . La vera diversità può essere il sapore o l’eccessiva e sgradevole presenza di cloro. Le eccezioni sono poche
L’acqua, per gran parte dei biologi nutrizionisti, deve essere più pura possibile.
Sintetizzando dave avere il residuo fisso più basso possibile.
le sostanze nutritive devono essere contenute negli alimenti, non nell’acqua, che serve a idratare e ad aiutare l’organismo ad eliminare le tossine che ci perseguitano.
tutte le pubblicità sono ingannevoli, anche quelle che promuovono l’acqua di ribinetto.
Per non parlare del punto 8… non è vero che l’acqua addizionata di anidride carbonica faccia male… siamo nel mondo delle comiche!
Completamente d’accordo!
Inoltre aggiungerei che assumere 600-700 ml di acqua a pasto è folle, diluendo i succhi digestivi la digestione rallenta, lo sa anche una massaia che che se ad esempio diluisce un prodotto detergente è meno efficace…
Senza dimenticare il pH…
Siamo i più grandi consumatori europei di quel lusso/bibita che è l’acqua in bottiglia!
lo scordo anno ero in ferie in Camargue. Siccome ero in un d&breackfast pranzavo e cenavo in ristoranti vari (sulla strada o in città): in tutti la prima cosa che ti mettevano sul tavolo era una bottiglia (di solito di vino) piena di acqua di rubinetto. Ma la smettiamo con il “l’hanno detto in televisione”? l’acqua minerale è tutta pubblicità, nulla di vero
Io ho risolto ogni dubbio applicando al mio rubinetto di casa il sistema per filtrare l’acqua e-spring approvato dal ministero della Salute brevettato e acquistando direttamente in fabbrica costa veramente poco. In due anni ammortizzo il costo e non ho più bottiglie da buttare continuamente. Ho fatto analizzare l acqua prima e dopo e persino i gradi francesi sono scesi quasi a zero ma col vantaggio che i sali minerali presenti nell’acqua del rubinetto non vengono fermati e quindi l’acqua è ricca di minerali ma pura, buona,leggera e lo consiglio a tutti!
Partecipo alla discussione perchè sono stati tirati in causa i biologi nutrizionisti e io rientro in questa categoria.
In pubmed, uno dei motori di ricerca più importanti nel campo scientifico, potete trovare ormaii numerosi studi sull’importanza, per la prevenzione cardiovascolare ma anche delle litiasi renali, di bere acque minerali rispetto a quelle oligominerali e inoltre bere durante i pasti è utile per le fibre che solo se imbevute di acqua riescono a regolare l’intestino (l’alternativa sarebbe masticare molto a lungo ma quasi nessuno lo fa). Ritengo che il decalogo dell’INRAN sia davvero molto interessante e dovrebbe essere divulgato. in merito alle acque di ribinetto non avendo “l’etichetta” non ci permettono di conscere il contenuto in nitriti, cloro e altri contaminati indesiderati… quindi ritengo che delle acque dure, magari non pubblicizzate e in bottiglie di vetro possano essere una buona scelta che ci permette anche di dare un segnale alle pubblità ingannevoli!