ground turmeric or curcuma in silver vintage spoon on black stone surface

Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di curcuma in polvere (haldi powder) a marchio AlìBabà. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è la presenza di Salmonella spp. Il prodotto in questione è venduto in sacchetti da 100 grammi, 400 grammi e 1 kg con il numero di lotto 22/04/2026, corrispondente al termine minimo di conservazione (TMC).

L’azienda Nani Agro Foods Ltd ha prodotto la curcuma richiamata per Fresh Tropical Srl by Jawad, che l’ha commercializzata in Italia. Lo stabilimento di produzione si trova in India.

Curcuma in polvere AliBaba richiamo 21.10.2025

All’inizio di ottobre, anche Collfiorito ha richiamato la curcuma in polvere proveniente dall’India per “la presenza di un potenziale rischio microbiologico” (leggi qui l’articolo sul richiamo della curcuma a marchio Colfiorito).

In via precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare la curcuma in polvere con il numero di lotto sopra indicato. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato possono quindi restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato.

Dal primo gennaio 2025 Il Fatto Alimentare ha segnalato 215 richiami, per un totale di 493 prodotti di aziende e marchi differenti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.

© Riproduzione riservata Foto: iStock (copertina), Ministero della Salute

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AnTonio
AnTonio
24 Ottobre 2025 07:51

Un controllo preventivo da parte di chi produce?
Sarebbe utile a tutti anche e soprattutto a chi lavora seriamente e con attenzione. Una garanzia per tutti purché, chi bara paga un prezzo molto alto che scoraggia.
Avvisarci dopo, e con conseguenze minime per chi produce e commercia prodotti contaminati, serve a poco. Serve solo ad aumentare la frustrazione dei consumatori e a fidarsi sempre meno dell’industria.
Chi ci rimette sono tutte quelle ditte che lavorano con serietà e criterio

anna maria gaggioli sias
anna maria gaggioli sias
24 Ottobre 2025 12:51

mille grazie

Tiffany
27 Ottobre 2025 12:59

Buondì.Quando leggo questo tipo di richiami tipo popcorn, spezie, ecc. Cose che generalmente son vendute da moltissimi marchi, mi vien la pelle d’oca xchè la domanda mi sorge spontanea.Tipo questa della Curcuma proveniente dall’India. Quanti marchi vendono la stessa proveniente sempre dall’India?Sò bene che i metodi usano là, e conosco bene come operano i Nas qui, ed anche i controlli veterinari che vengono effettuati in Italia.Sò bene come funziona il Merchandising.Guardo spesso le inchieste fatte da giornalisti veramente seri che spesso son minacciati dalle grande aziende che fanno i prodotti o commercializzano cose provenienti da UE ed Extra UE.Han bloccato solo questa Curcuma, mi chiedo e le spezie che son importate spesso e vengono stipate spesso in posti e in modi non igienici, vendendo all’ingrosso dal riso, noodles, spaghetti di soja, Thaiina, funghi essiccati, thè, ecc.Vengono raramente controllati dai NAS, e quando fanno i controlli oltre a chiamar il Comune e fare ritiri e dargli multe salate,queste persone poi continuano con le vendite all’ingrosso a volte cambiando anche gestione.Vi seguo da molti anni,penso che quello che fate è 1 buon lavoro,ci avvisate nei ritiri nella grande distribuzione e non solo xchè a volte affrontate anche temi diversi. Penso che il vostro sia 1 goccia in mezzo al mare, non x voi,ma x tutto ciò che gira intorno, i soldi unico cosa che vale più di molte vite umane. Gli onesti son sempre meno nel business

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