
Alla fine della scorsa settimana, Gros Market ha segnalato i richiami di due prodotti ittici per la presenza di metalli pesanti oltre i limiti: si tratta di gamberi rosa e pesce spada.
Il richiamo dei gamberi rosa
Gros Market ha pubblicato il richiamo da parte del produttore di un lotto di gamberi rosa piccoli (Parapenaeus longirostris) a marchio Tirreno Fish. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è il superamento dei limiti di mercurio stabiliti dalla normativa. Il prodotto in questione è stato distribuito fresco in casse da 3,1 kg e appartiene al lotto numero 29362-250317-002. Non è presente una data di scadenza, ma è indicata la data di confezionamento 17/03/2025.
L’azienda Tirreno Fish Srl ha prodotto i gamberi rosa richiamati. Lo stabilimento di produzione si trova in via degli Atleni Snc, a Monte Argentario, in provincia di Grosseto (marchio di identificazione IT2789CE).
Il richiamo del pesce spada
Gros Market ha diffuso anche il richiamo da parte dell’operatore di alcuni lotti di pesce spada a marchio Frime. Anche in questo caso la ragione indicata è la presenza di mercurio oltre i limiti. Il prodotto interessato appartiene ai lotti 3148P 80 077, 3148P 80 080, 3148P 80 084, e 3148P 80 080, con le date di scadenza 28/03/2025, 31/03/2025, 04/04/2025 e 31/03/2025, tutte già trascorse.
L’avviso di richiamo non indica né il peso delle confezioni, né lo stabilimento di produzione del pesce spada richiamato.
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare i prodotti ittici con i numeri di lotto sopra indicato. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso dei prodotti richiamati, magari congelati, possono restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2025 Il Fatto Alimentare ha segnalato 62 richiami, per un totale di 218 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Fotolia (copertina), Gros Market
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
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Ci risiamo. Il mercurio è velenoso. Queste ditte che non controllano i prodotti che producono e/o commercializzano dovrebbero essere chiuse per dei giorni e così imparerebbero a non verificare lo stato dei loro prodotti. Purtroppo la legislazione non punisce severamente e passa tutto con una multa. Se gli enti pubblici non funzionano in questi casi per fare da promozione di una legislazione molto più pesante, bisognerebbe crearne di private associazioni tese a divenire pungolo e forza sociale per denunciarne il problema mettendo bene in vista NOMI E COGNOMI DI PRODUTTORI E VENDITORI DI TALI PRODOTTI.
Gentile signora, il mercurio si trova nelle acque, e secondo lei come fa un produttore? Controlla ogni singolo gamberetto che vende ?
Buongiorno , mi sono iscritto da pochi giorni al vostro sito con grande curiosità ; non ho potuto fare a meno di notare che compaiono pubblicità di prodotti alimentari…ma com’ è possibile ? Ritengo che non sia opportuno per evidente conflitto di interessi…più appropriato , a mio avviso , mantenere la propria indipendenza !
Sono costretto a valutare la mia cancellazione….
Grazie per l’attenzione
Risposta banner pubblicitari:
Questa rivista si basa sulla pubblicità (così come i quotidiani, le riviste e la tv), ma lo fa dopo aver fatto firmare un contratto agli inserzionisti per cui non possono intervenire nella linea editoriale e devono rispettare la libertà e la professionalità della redazione.
Se lei ha qualche suggerimento in merito saremmo felici li condividesse con noi. Purtroppo al momento non ci sono alternative agli inserzionisti. Il servizio ai lettori è gratuito, dovremmo prevedere un abbonamento? Sovvenzioni dallo Stato non ci sono. Le donazioni dai privati, anche se molto apprezzate non sono sufficienti.
Spero di aver chiarito al meglio la spinosa questione inserzionisti-banner, e non averla annoiata troppo.
Spero inoltre che continui a seguirci e anche a migliorarci.
Per i gamberi sono ignorante, ma per lo spada so che è possibile e frequente la presenza di mercurio. La ditta Frime poteva fare un controllo prima di commerciarlo?
Gentile Crepaldi,
è un bollettino di guerra per noi consumatori: salmonella nei dolci, mercurio nei gamberetti e pesce spada, norovirus nelle ostriche, listeria nei salami ed echerichia coli stec addirittura. Se è vero che l’uomo è ciò che mangia siamo proprio messi…malissimo. E questi prodotti sono solo una piccola parte di quelli controllati, immagino cosa passa oltre il filtro dei controlli e ingurgitiamo tutti i giorni. Non per nulla vedo aumentare casi di brutti mali attorno a me, tra amici e parenti, a vsta d’occhio. Grazie al vostro interessamento veniamo a scoprire queste magagne che dovrebbero essere sprono a chi deve controllare con più accuratezza. Grazie per il lavoro che svolgete…da esperti del settore.
Vittorio
Il Pesce Spada sicuramente importato dall’estero, in Italia segue un divieto di pesca dal 1 gennaio al 30 marzo.
Sul Gambero Rosa sorge un dubbio sulla provenienza, siete sicuri che la zona di pesca fa riferimento il tirreno ?
Buongiorno, grazie per il servizio di informazioni che fornite!!
Riguardo questo articolo che si riferisce a gamberetti surgelati pescati nei mari Italiani, mi domando se il pesce e i gamberetti freschi che arrivano dalle stesse zone, non siano contaminati allo stesso modo e non controllati in quanto freschi (e che comunque un eventuale richiamo non faccia a tempo ad arrivare al consumatore finale, soprattutto della picvola pesca)