Nel periodo di Ferragosto, il Ministero della Salute e le catene di supermercati hanno segnalato il richiamo di altri 11 prodotti, oltre agli spinaci freschi di 12 marchi per la possibile presenza di piante infestanti tossiche. Gli ultimi provvedimenti interessano würstel Lidl, infuso bio Carrefour, farina di pistacchi Metrochef, integratore Massigen, snack Sarchio, mais piccante, liquore alla mandorla, due grappe, posate e schiacciapatate.
Il richiamo dei würstel Lidl
Il Ministero ha diffuso il richiamo precauzionale da parte dell’operatore di un lotto di würstel Servelade affumicati a marchio Dulano di Lidl. La ragione indicata nell’avviso è la potenziale presenza degli allergeni latte e uova. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 200 grammi con il numero di lotto 0009274001 e il termine minimo di conservazione (TMC) 19/09/2024.
L’azienda Recla Spa ha prodotto i würstel richiamati per Lidl Italia Srl. Lo stabilimento di produzione si trova nella Zona Produttiva 2, a Silandro, nella provincia autonoma di Bolzano (marchio di identificazione IT 621 L CE).
In via cautelativa, Lidl raccomanda alle persone allergiche alle proteine di latte e uova di non consumare i würstel con il numero di lotto e il termine minimo di conservazione sopra indicato e a restituirlo al punto vendita Lidl per il rimborso.
Il richiamo dell’infuso bio Carrefour
I supermercati Carrefour, invece, hanno richiamato due lotti di infuso “digestione leggera” a marchio Carrefour Bio. Il motivo indicato sull’avviso è la presenza di un fitofarmaco non specificato oltre i limiti di legge. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 20 bustine (30 grammi), con i numeri di lotto che iniziano con OF 083866 e OF 085449 e i TMC 28/09/2026 e 28/10/2026.
L’azienda Pages Thés et Infusions ha prodotto l’infuso richiamato per Carrefour. Lo stabilimento di produzione si trova in route des Estreys, a Le Puy en Valey, in Francia.
A scopo precauzionale, Carrefour raccomanda di non consumare l’infuso con i numeri di lotto e i TMC copra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato possono restituirlo al punto vendita d’acquisto. Per ulteriori informazione è possibile contattare il numero verde 800 650650.
Il richiamo della farina di pistacchi Metrochef
Il Ministero della Salute e la catena Metro hanno segnalato il richiamo di un lotto di farina di pistacchi a marchio Metrochef. La ragione indicata è la presenza di un alto livello di ocratossina. Il prodotto coinvolto è venduto in sacchetti da 500 grammi con il numero di lotto L002414105031 e il TMC 20/05/2025.
L’azienda Importaco Food Service ha prodotto la farina di pistacchi richiamata per MCC Trading Deutschland GmbH. Lo stabilimento di produzione si trova in Ctra. Real de Madrid 85-89, a Beniparrell, Valencia, in Spagna.
Il richiamo dell’integratore Massigen
Coop, invece, ha segnalato il richiamo precauzionale da parte del produttore di un lotto di un lotto dell’integratore alimentare Massigen Pronto Recupero zero zuccheri a marchio Marco Viti Farmaceutici. La ragione indicata è la possibile presenza di tracce di un contaminante non specificato. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 18 bustine con il numero di lotto 4190.
La catena fa sapere che il provvedimento di richiamo dell’integratore interessa solo alcuni corner Coop: si raccomanda di non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita d’acquisto.
Il richiamo degli snack Sarchio
Coop ha diffuso anche il richiamo precauzionale da parte del produttore di un lotto di snack Paffito a marchio Sarchio. La ragione indicata nell’avviso di richiamo è la potenziale presenza di corpi estranei in quarzo nel prodotto. Le confezioni interessate appartengono al lotto T064235414.
La catena rende noto che il richiamo interessa solo alcuni punti vendita Coop e raccomanda di non consumare il prodotto e restituirlo al supermercato d’acquisto.
Il richiamo del mais piccante
Sempre per la possibile presenza di corpi estranei, questa volta sassolini, il Ministero ha segnalato invece il richiamo precauzionale da parte del produttore di due lotti di mais piccolo piccante a marchio Los Necos. Il prodotto in questione è venduto in sacchetti da 500 grammi appartenenti ai lotti numero 180424030 con il TMC 18/04/2025 e 150524086 con il TMC 15/05/2025.
L’azienda Torrefazione La Forlivese dei F.lli Mambelli Srl ha prodotto lo snack richiamato. Lo stabilimento di produzione si trova in Via Ossi 93, a Forlì, in provincia di Forlì-Cesena.
Il richiamo del liquore e delle grappe
Il Ministero, inoltre, ha pubblicato il richiamo da parte dell’operatore di un lotto ciascuno del liquore a base di grappa e mandorla ‘Mandorlotto’ a marchio Il Trullo del Sovrano e delle grappe bianca ed elegant a marchio Gielledi. In tutti i casi, la ragione del richiamo è che i prodotti non possiedono le caratteristiche di bevanda spiritosa (liquore) di cui all’allegato 1 del Reg. UE 787/2019 per la presenza di alcol isopropilico.
I prodotti interessati sono i seguenti:
- Mandorlotto Il Trullo del Sovrano, in bottiglie da 500 ml, con il numero di lotto 23003;
- Grappa Bianca Gielledi, in bottiglie da 40 ml, 100 ml, 200 ml e 500 ml, con il numero di lotto 23052;
- Grappa Elegant Gielledi, in bottiglie da 500 ml, con il numero di lotto 23065.
L’azienda Gielledi Srl ha prodotto il liquore e le grappe richiamate. Lo stabilimento di produzione si trova in via Umberto Saba 17, a Monopoli, nella città metropolitana di Bari (marchio di identificazione IT00BAX00112K).
Il richiamo delle posate
Il Ministero della Salute ha segnalato anche il richiamo da parte dell’operatore di un lotto del set di 4 posate in acciaio “Aggiungi un posto a tavola” a marchio Federighi 1926. La ragione indicata è il rilevamento di residui di cromo superiori ai limiti di legge. Il prodotto in questione appartiene al lotto 2023AH061.
L’azienda Alla-Home Housewares Co. Ltd. di Shanghai ha prodotto le posate richiamate in Cina.
Il richiamo dello schiacciapatate
Infine, in Ministero della Salute ha diffuso il richiamo da parte dell’operatore di tutti i lotti di schiacciapatate a marchio Alpina. La ragione indicata sull’avviso di richiamo è la presenza di nichel e ammine aromatiche oltre i limiti di legge. Il prodotto in questione è prodotto in Cina.
In precedenza, lo scorso giugno, la catena di discount IN’s Mercato aveva segnalato il richiamo degli utensili da cucina assortiti a marchio Alpina. Anche in quel caso il motivo era il “possibile rilascio di ammine aromatiche primarie in quantità superiore rispetto a quando consentito dai termini di legge” (leggi qui l’articolo sul richiamo degli utensili da cucina).
Dal primo gennaio 2024 Il Fatto Alimentare ha segnalato 186 richiami, per un totale di 466 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Ministero della Salute, Carrefour, Coop
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Un giorno si saprà cosa mangiare……..di sano, forse non è possibile
In Italia sempre peggio per quanto riguarda i controlli (,e nn solo).
In realtà è proprio la presenza di controlli (delle autorità e gli autocontrolli delle stesse aziende) a far emergere contaminazioni e altri problemi che possono determinare un richiamo. Ricordiamo che incidenti possono capitare a qualsiasi azienda, anche se segue le più rigide norme igienico-sanitarie, l’importante è che esista un sistema di controllo in grado di intercettarli
e’ vero, però capitano spesso episodi del genere
Belle notizie x noi e sgradevoli x i produttori coinvolti, la chiarezza innanzitutto! Grazie a Voi informatori diligenti saremo sempre più attenti al carrello.
Informazioni utilissime. Purtroppo mangiamo sempre peggio!