Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo precauzionale da parte del produttore di diversi lotti di sfilacci di manzo venduti con i marchi Coppiello Giovanni e Freschissimi per la possibile presenza di Listeria monocytogenes. I prodotti interessati sono i seguenti:
- Sfilacci di manzo Coppiello Giovanni, in confezioni da 100 grammi, con i numeri di lotto 2301088, 2301131, 2301136, 2301137,2301138, 2301145, 2301146, 2301147, 2301150, 2301151, 2310165, 2302031, 2302032, 2303024 e 2303030, e le date di scadenza dal 18/06/2023 e il 06/08/2023;
- Sfilacci di bovino Freschissimi, in confezioni da 80 grammi, con i numeri di lotto 2301135 e 2303063, e le date di scadenza dal 25/06/2023 e il 13/08/2023.
I supermercati Cadoro, invece, hanno pubblicato il richiamo precauzionale ad opera del produttore degli sfilacci di equino a marchio Cadoro, sempre per la possibile presenza di Listeria. Il prodotto coinvolto è venduto in confezioni da 100 grammi con le date di scadenza dal 02/06/2023 al 13/08/2023.
Gli sfilacci di bovino ed equino richiamati sono stati prodotti dall’azienda Coppiello Giovanni Srl nello stabilimento di via Muggia 2, a Vigonza, in provincia di Padova (marchio di identificazione IT 1323 L CE).
A partire dal 10 marzo, il ministero della Salute ha cominciato a pubblicare richiami di sfilacci di equino a marchio Coppiello Giovanni per la presenza di Listeria (tutti i dettagli del primo lotto ritirato in questo articolo). Il primo provvedimento è stato seguito dal richiamo precauzionale di diversi lotti di sfilacci di equino e di pollo venduti con i marchi Coppiello Giovanni e Casa Ali (per approfondire leggi questo articolo) il 15 marzo, poi aggiornato il 17 marzo insieme al richiamo di altri formati (i dettagli in questo articolo). I supermercati Tigros, invece, hanno segnalato gli sfilacci a marchio F.lli Sibilia (ne abbiamo parlato in questo articolo).
A scopo precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare gli sfilacci di bovino ed equino con le scadenze segnalate e restituirli al punto vendita d’acquisto per la sostituzione o il rimborso.
Dal primo gennaio 2023 Il Fatto Alimentare ha segnalato 51 richiami, per un totale di 130 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), ministero della Salute, Cadoro
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.