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uova galantuovo confezioneAggiornamento del 22 novembre 2018: il ministero della Salute ha revocato i richiami delle uova Galantuovo e Avicola Sagittario per la scadenza dei prodotti.

Aggiornamento del 3 novembre 2018: in un comunicato a Il Fatto Alimentare, l’azienda Avicola Sagittario rende noto che “non risultano uova contaminate da Salmonella, così come dalle ultime analisi effettuate in data 9 ottobre 2018 presso il laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Il problema si è verificato, invece, solo in 2 dei 5 capannoni attivi, nei quali è stata riscontrata nella sola pollina delle galline e non nelle uova.

A scopo puramente precauzionale, l’azienda ha deciso di disporre il richiamo delle uova prodotte nei capannoni dove è stata riscontrata la positività, e precisa che non è chiaro il motivo per cui “il richiamo da noi inviato al sito del Ministero della salute “Sicurezza Alimentare”, abbia subito modifiche unilaterali nei dati e nei contenuti e sia stato proposto in maniera inesatta , tanto da far apparire che la salmonella fosse presente nelle uova anziché nella pollina, determinando panico ingiustificato tra i consumatori e grave danno di immagine all’azienda”.

Il Ministero della salute ha diffuso il richiamo di diversi lotti di uova fresche da allevamento a terra a marchio Galantuovo e di quelle in batteria dell’Avicola Sagittario per la presenza di Salmonella enteritidis. Sono interessate le uova da allevamento a terra con i numeri di lotto 0811, 1211, 1511 e 1911 e quelle da allevamento in gabbia con i numeri di lotto 081118/3, 111118/3, 131118/3, 151118/3, 171118/3 e 191118/3 con le date di scadenza dallo 08/11/2018 al 19/11/2018.

Le uova da allevamento a terra Galantuovo coinvolte sono vendute in confezioni da 6 e sfuse in tris da 20 e 30 unità, mentre quelle da allevamento in gabbia Avicola Sagittario sono distribuite sfuse in tris da 30 unità. Tutte uova richiamate sono state prodotte dall’azienda Avicola Sagittario di Galante & C., nello stabilimento di contrada Stragolata, a Bugnara in provincia de L’Aquila (marchio di identificazione IT E508V CE).

A scopo precauzionale si raccomanda di non consumare le uova con le scadenze segnalate e riconsegnarle al punto vendita in cui sono state acquistate.

Dal 1° gennaio 2018, Il Fatto Alimentare ha segnalato 117 richiami, per un totale di 192 prodotti, e 3 revoche. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

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