Con consumatori sempre più esigenti e consapevoli e una produzione in continuo aumento, il tema del benessere animale sta cominciando a farsi sentire anche in acquacoltura. Al momento, infatti, le disposizioni in materia sono limitate e mancano gli studi per stabilire linee guida per la valutazione del benessere dei pesci, come spiega un video realizzato dagli esperti dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie.
Spesso trascurati quando si parla di benessere animale, i pesci sono esseri senzienti con esigenze basilari da rispettare in allevamento, dove hanno diritto a vivere senza malattie, stress e dolore in un ambiente adeguato, con un’alimentazione appropriata e con la possibilità di esprimere un’ampia gamma di comportamenti naturali.
Ci sono tre aspetti dell’acquacoltura che possono influenzare il benessere dei pesci: la qualità dell’acqua, con tutti i suoi parametri chimico-fisici, la gestione vera e propria dell’allevamento, dalla densità dei pesci per vasca alle tecniche di macellazione, e la logistica.
Attualmente si stanno seguendo tre strade per il miglioramento del benessere dei pesci d’acquacoltura. Da una parte si cerca di selezionare animali più resistenti alle malattie e allo stress, dall’altra si stanno mettendo a punto nuovi e più precisi indicatori per valutarne il benessere. L’ultima strada è quella normativa: serve una legislazione più dettagliata e armonizzata a livello europeo, così come è stato fatto per altre specie.
Ecco il video dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie:
Fonte video: IzsVe
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