Barrette assortite con cereali, frutta secca, frutta essiccata, cioccolato; concept: snack

Abbiamo già parlato dell’ultimo libro scritto da Valter Longo (Il peso della longevità) l’inventore della dieta della longevità e della dieta mima digiuno, fondatore dell’azienda L-Nutra che produce Prolon®, un kit per seguire la dieta mima digiuno (oltre un milione di kit venduti nel mondo, con un prezzo varia da 199 a 143 euro per un ciclo di 5 giorni). Oltre ai kit, Prolon® propone tutta una serie di prodotti: barrette, beveroni, creme spalmabili e integratori. Longo è anche fondatore di cliniche negli USA e in Europa per fornire supporto nutrizionale anche a persone che devono perdere peso.

Sul sito di L-Nutra si legge che “La stragrande maggioranza delle sue azioni [di Valter Longo, ndr] in L-Nutra saranno donate per cause di beneficenza” (anche se sul sito di Prolon si specifica che queste cause di beneficenza sono le Fondazioni Non-profit Create Cures negli USA e Fondazione Valter Longo in Italia).

Prolon prodotti
Alcuni dei prodotti venduti da Prolon®, dai kit per la dieta mima digiuno alle barrette

 

La storia di Valter Longo

Valter Longo, nato a Genova da una famiglia di origini calabresi, si trasferisce a 16 anni negli USA e intraprende una strada in ambito scientifico che culmina con la pubblicazione del suo primo libro La dieta della longevità, tradotto in 26 lingue e venduto in 40 Paesi. In seguito Longo guadagnano fama internazionale e viene spesso intervistato  daTV e giornali, e la sua azienda L-Nutra macina buoni risultati.

Per orientarsi meglio sul personaggio, va detto che Longo dopo un Bachelor of Science (B.S.) in Biochemistry, ovvero una laurea in ambito scientifico (biochimica, chimica e biologia), intraprende una carriera accademica e diventa professore universitario di Biogerontologia e direttore del Longevity Institute dell’Università della California del Sud. Il suo interesse verte sui meccanismi dell’invecchiamento.

I primi studi sono sul lievito di birra, per poi passare a modelli animali e quindi all’uomo. Non è un medico, ma è un ricercatore di base che ha sviluppato un modello di dieta, la famosa ‘dieta della longevità’, che promuove attivamente tra la popolazione generale anche formando dei ‘nutrizionisti clinici’ che operano tramite la sua fondazione. Molti capitoli dell’ultimo libro rimandano per informazioni o assistenza nutrizionale alle sue cliniche “no profit” in Italia e negli Usa (www.fondazionevalterlongo.org e www.creartecures.org). Longo riconosce che il modello alimentare mediterraneo è uno dei migliori al mondo con un imponente background scientifico, ma in base ai suoi studi la dieta della longevità sarebbe migliore (pag. 66-84). A parere nostro il modello presenta alcune  criticità.

Il peso della longevità Valter Longo Piemme 09.2025

Dieta della longevità

Mentre nel primo libro pubblicato nel 2016 La dieta della longevità era una dieta quasi vegana (pesco-vegetariana) con solo pesce in aggiunta a cereali e legumi sino ai 65-70 anni di età, nel nuovo libro Il peso della longevità si possono usare anche piccole quantità di uova, pollame e formaggi (di capra).

Non è prevista carne rossa o processata. Rispetto alla dieta mediterranea, Longo consiglia di ridurre pasta, pane, riso e patate per incrementare i legumi, cereali integrali e verdure. Lo schema ha un basso apporto di proteine fino ai 65-70 (0,8 g/chilo di peso corporeo, erano 0,7 g/chilo nella prima versione della dieta della longevità del 2016) principalmente da pesce, legumi, frutta secca, semi e cereali. In età più avanzata è ammessa anche la carne rossa.

La dieta usa grassi sani come olio di oliva, frutta secca, salmone e cioccolato fondente. Ma quest’ultimo, ricco di polifenoli, in realtà ha una quantità importante di zuccheri liberi (50 g/100). Quindi se si limitano gli zuccheri della frutta, che ha solo un 10% di zuccheri in media, risulta poco comprensibile suggerire il cioccolato fondente che ne ha quasi il 50% con più del 20% di grassi saturi.

Durante la settimana si possono bere a 2-3 bicchieri di vino, se non ci sono altri fattori di rischio. Ma il quantitativo di vino corretto da assumere per non avere alcun rischio legato al consumo di alcol è di zero bicchieri al giorno! Quando si fa divulgazione scientifica è necessario essere chiari su questo punto.

Valter Longo e la questione della frutta

La frutta dovrebbe essere in minor quantità rispetto alla dieta mediterranea: un solo frutto al giorno nella versione originale della dieta della longevità. Limitare la frutta per limitare gli zuccheri è un messaggio non in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che non fissano un limite superiore per quanto riguarda l’assunzione di frutta in quanto contribuisce a migliorare l’alimentazione. Infatti la frutta non è ‘solo zuccheri’, ma apporta acqua, fibra alimentare, vitamine, sali minerali, polifenoli ed è un alimento naturale ‘autolimitante’ cioè è difficile assumerne in eccesso perché è voluminoso, ha una sua consistenza (texture) ed è a bassa densità calorica (in media sulle 45 kcal/etto).

Giovane bella donna che mangia mango fresco e sano su sfondo giallo viso serio pensando alla domanda, idea molto confusa
Nella versione originale della dieta della longevità, Valter Longo raccomandava il consumo di un solo frutto al giorno

Una regola importante suggerita da Longo è mantenere un digiuno notturno di almeno 12 ore, tutte le altre forme di digiuno intermittente con un maggior numero di ore sono da evitare perché possono comportare un aumento del rischio mortalità per malattie cardiovascolari e di calcolosi della cistifellea (pag. 133-139).

Dieta mima digiuno

Longo continua a realizzare studi clinici con cavie, ma anche nell’uomo, con la sua proposta di dieta mima-digiuno, della durata di cinque giorni. Il primo giorno si introducono circa 1.100 kcal e nei successivi quattro 700/800 kcal/die. La dieta mima digiuno viene ripetuta diverse volte in un anno, con frequenze che possono variare da una volta al mese, a una volta ogni 3-4-6 mesi.

Questo regime alimentare ha dimostrato in alcuni studi di migliorare fattori di rischio per malattie croniche, abbassare il colesterolo e la pressione, e di migliorare il sistema immunitario “rallentando l’invecchiamento cellulare e promuovendo la rigenerazione delle staminali”. Questa dieta ha dimostrato di allungare la vita di topi da laboratorio, ma questo effetto nell’uomo è tutto da dimostrare con studi a lungo termine.

È prematuro estendere l’uso della dieta mima digiuno alla popolazione generale come viene fatto con la vendita di prodotti della Prolon®. Sarebbe opportuno avere più studi a supporto e, soprattutto, il vaglio della comunità scientifica internazionale. Da tempo sappiamo che diete drastiche low carb (a basso contenuto di carboidrati) o chetogeniche possono causare in soggetti con disturbi latenti del comportamento alimentare (anoressia, bulimia), l’insorgenza di un franco disturbo del comportamento alimentare. Anche in persone non predisposte a disturbi dell’alimentazione l’adozione di diete fortemente ipocaloriche incrementa la preoccupazione per il cibo e il rischio di sviluppare episodi di alimentazione in eccesso e di abbuffate, favorendo addirittura l’aumento di peso a lungo termine negli individui normopeso.

L’autore dichiara di non avere alcun conflitto di interessi

© Riproduzione riservata Foto: Prolon®, Piemme, Depositphotos

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Erika
Erika
9 Ottobre 2025 14:03

È corretto affermare che l’OMS non stabilisce un limite massimo assoluto per l’assunzione di frutta, poiché contribuisce a una migliore qualità dell’alimentazione.
Tuttavia, l’OMS fornisce linee guida sul fabbisogno calorico giornaliero e sulla percentuale dei macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) in base a età, sesso e livello di attività fisica.
Di conseguenza, la quantità di frutta deve essere bilanciata all’interno dell’apporto calorico complessivo per rimanere nei range consigliati e mantenere un’alimentazione equilibrata…

Giordano
Giordano
11 Ottobre 2025 17:32

“Il quantitativo di vino corretto da assumere per non avere alcun rischio legato al consumo di alcol è di zero bicchieri al giorno!”. Negli ultimi mesi leggiamo ovunque, tutti i giorni, questa nuova verità. Io suggerirei però prudenza, perché le verità della scienza sono spesso le verità di un determinato momento. Forse mi sbaglio e questa verità – che anche nell’articolo in questione, con tanto di punto esclamativo, viene venduta per estremamente certa e sicuramente eterna – sarà in effetti ancora valida nei prossimi millenni. Tuttavia qualche nuovo studio potrebbe ribaltarla tra non molto. Intanto questo nuovo allarmismo avrà causato nuove ansie di cui forse avremmo potuto farne a meno. Nella ricerca nulla e permanente e forse l’unica verità é quella di Paracelso: Omnia venenum sunt: nec sine veneno quicquam existit. Dosis sola facit, ut venenum non fit. É la dose che fa il veleno. Forse.

giova
giova
Reply to  Giordano
13 Ottobre 2025 14:20

In questo caso così bassa da diventare insignificante come piacere, gusto e abitudine alimentare.

giova
giova
13 Ottobre 2025 14:28

Articolo molto ben scritto e documentato. Condivido anche tutti i rilievi (frutta, cioccolato, alcool ecc.) che il dott. Pratesi individua.
Solo un appunto sulla frutta: concordo con il dott. Pratesi sulla soglia non corretta, ma non è applicabile a tutti i frutti. Pensiamo ai cachi, alle banane, all’uva; e c’è n’è altra di frutta molto ricca di zuccheri.
Infine, una considerazione generale su questa impostazione dietologica: a me non pare molto diversa dalla dieta macrobiotica se vengono rispettate le corrette proporzioni, soprattutto per pesce/pollame/uova.

Fabio Cannarella
Fabio Cannarella
14 Ottobre 2025 18:17

Sono d’accordo col dott. Pratesi e aggiungo che il tema ricorrente nel libro è il criticare l’uso degli ultimi farmaci utilizzati per il diabete e anche per l’obesità, enfatizzandone gli effetti collaterali. Pur essendo consapevole che vanno utilizzati in casi selezionati e dopo un eventuale fallimento di sola dieta, il giudizio solo negativo espresso nel libro mi sembra ingiusto e sospetto..

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