Due vasetti di marmellata o confettura di lamponi; concept: marmellate

Una lettrice ci scrive con un quesito sul calcolo dei valori nutrizionali delle marmellate. Di seguito la lettera giunta in redazione con la risposta di Dario Dono, avvocato esperto di diritto alimentare.

La lettera sulle marmellate

Ho letto il Vostro libro L’Etichetta e vari articoli dai quali si evince l’importanza e il valore dell’informazione nutrizionale sulle confezioni dei prodotti. Produco marmellate e vorrei aggiungere la tabella dei valori nutrizionali, prima di ristampare tutte le etichette. Come fare per trovare questi valori per le nostre marmellate? Ci potete dare qualche indicazione?
Angela

La risposta di Dario Dongo

La via più semplice è quella di calcolare i valori nutrizionali per 100 g (valore energetico, proteine, carboidrati e grassi), sulla base della ricetta. Bisogna perciò considerare i singoli ingredienti, quali frutta e zucchero, nelle quantità utilizzate. Riferendosi a fonti bibliografiche quali le Tabelle di composizione degli alimenti dell’Istituto nazionale per la ricerca sulla nutrizione.

Vale infine la pena di ricordare che dal 13 dicembre 2014 l’etichettatura nutrizionale dovrà venire esposta nel seguente ordine: valore energetico, grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale (anche se, nel caso delle marmellate, diversi di tali valori saranno prossimi allo zero). Riferiti a 100g e, su base volontaria, alla porzione.

Dario Dongo

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