Proponiamo  ai nostri lettori una serie di domande  sul tema dei vaccini con le relative risposte pubblicate sul sito dell’Istituto superiore di sanità.

Quali sono gli obiettivi della campagna vaccinale contro Covid-19 ?
L’obiettivo della campagna di vaccinazione della popolazione è prevenire le morti da Covid-19 e raggiungere al più presto l’immunità di gregge. La campagna è partita il 27 dicembre dopo l’approvazione da parte dell’Ema (European medicines agency) del primo vaccino. Dopo una fase iniziale come numero di dosi, le persone vaccinate sono destinate ad aumentare progressivamente. I vaccini saranno offerti a tutta la popolazione, secondo un ordine di priorità, che tiene conto del rischio di malattia, dei tipi di vaccino e della disponibilità.

I vaccini sono sicuri?
Sì. I vaccini vengono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione del profilo di sicurezza in base agli studi effettuati nella fase di sperimentazione. In ogni caso il profilo di sicurezza verrà continuamente monitorato anche dopo l’autorizzazione.

Sarà obbligatorio vaccinarsi?
Al momento non c’è l’intenzione del Governo di disporre l’obbligatorietà della vaccinazione. Nel corso della campagna sarà valutato il tasso di adesione dei cittadini.

coronavirus vaccini
I vaccini vengono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione del profilo di sicurezza

Quali sono le categorie prioritarie nelle fasi iniziali?
Gli operatori sanitari e sociosanitari “in prima linea”, sia pubblici che privati accreditati, hanno un rischio più elevato di essere esposti all’infezione da Covid-19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili. Inoltre, è riconosciuto che la vaccinazione di queste persone aiuterà a mantenere la resilienza del servizio sanitario.
– Gli ospiti e il personale delle residenze per anziani (Rsa) sono ad alto rischio di malattia grave, a causa dell’età avanzata, della presenza di molteplici comorbidità e  della necessità di assistenza per alimentarsi e le altre attività quotidiane.
– Le persone di età avanzata. Un programma basato sull’età aumenta la copertura anche nelle persone con fattori di rischio clinici, visto che la prevalenza di comorbidità e disabilità aumenta con l’età. Considerata l’elevata probabilità di sviluppare una malattia grave e il conseguente ricorso a ricoveri in terapia intensiva o sub-intensiva, questo gruppo di popolazione rappresenta una priorità per la vaccinazione.

Dove posso trovare i dati aggiornati sull’andamento delle vaccinazioni anti Covid-19 nel nostro Paese?
Dal 31 dicembre 2020 è attivo un report sui vaccini anti Covid-19 che raccoglie i dati e le statistiche relativi alla somministrazione su tutto il territorio nazionale.

Rientro nelle categorie da vaccinare nella prima fase, che cosa devo fare per accedere alla vaccinazione?
Nella prima fase, la vaccinazione sarà riservata ai professionisti sanitari, al personale sanitario e sociosanitario di ospedali e servizi territoriali nonché agli ospiti e al personale dei presidi residenziali per anziani. Queste categorie saranno contattate con chiamata attiva.

Non rientro nelle categorie di persone che hanno diritto alla somministrazione del vaccino nella prima fase, quando potrò fare anch’io il vaccino?
La campagna di vaccinazione proseguirà a fasi che dipenderanno dalla quantità di vaccini disponibili, dalle indicazioni delle autorizzazioni Ema (European medicines agency) per ogni nuovo vaccino e, in ogni caso, riguarderanno nell’ordine le classi di popolazione indicate nel Piano strategico stabilito. Le indicazioni potranno essere aggiornate in base all’evolversi della pandemia e delle conoscenze provenienti dalla ricerca scientifica.e della disponibilità di vaccini. Al momento le categorie individuate sono: personale sanitario e sociosanitario, ospiti e personale dei presidi residenziali per anziani, persone che hanno dagli 80 anni in su, persone che hanno dai 60 ai 79 anni, persone di ogni età che soffrono di più di una patologia cronica pregressa, immunodeficienze e/o disabilità.

La campagna di vaccinazione proseguirà in relazione alla quantità di vaccini disponibili

I bambini potranno essere vaccinati?
Comirnaty (Pfizer/Bionthec) e Moderna, i vaccini al momento approvati da Ema, non sono attualmente raccomandati per i bambini e ragazzini di età inferiore, rispettivamente, a 16 e 18 anni. L’Agenzia europea, così come le altre agenzie internazionali, attendono ulteriori studi per poter autorizzare la vaccinazione sulla popolazione pediatrica.

Le persone immunodepresse potranno essere vaccinate?
Sono disponibili dati limitati sulle persone con immunodeficienza o in trattamento con farmaci immunomodulanti. Sebbene tali soggetti possano non rispondere altrettanto bene al vaccino, non sussistono particolari problemi di sicurezza. Secondo il Piano strategico le persone con immunodeficienza o in trattamento con farmaci immunomodulanti dovranno essere vaccinate nelle prime fasi, in quanto maggiormente suscettibili di ammalarsi.

Le persone che hanno già avuto Covid-19 possono essere vaccinate?
Sì, chi ha avuto il Covid-19 può essere vaccinato.

Quanto tempo deve passare perché una persona sia protetta dalla vaccinazione?
Gli studi clinici su Comirnaty (Pfizer-BioNtech) e Moderna hanno dimostrato un’efficacia molto elevata del vaccino, rispettivamente, dopo una settimana e dopo due settimane dalla seconda dose. Il massimo della protezione si ha, quindi, dopo questo periodo. Sebbene anche dopo la prima dose è verosimile che ci sia una certa protezione dal virus, questa non è immediata dopo l’inoculazione del vaccino, ma si sviluppa progressivamente dopo almeno 7-14 giorni dall’iniezione. La seconda dose del vaccino, effettuata ad almeno 21 giorni dalla prima dose per Comirnaty e a 28 per Moderna, ha il compito di rinforzarla e renderla più prolungata.

Chi controlla le reazioni avverse? A chi bisogna comunicarle? E chi le valuta?
L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), oltre alle attività di farmacovigilanza normalmente previste per farmaci e vaccini (basate sulle segnalazioni spontanee e sulle reti di farmacovigilanza già presenti), promuoverà l’avvio di alcuni studi indipendenti post-autorizzativi sui vaccini Covid-19. Le attività di vigilanza riguarderanno sia la raccolta e valutazione delle segnalazioni spontanee di sospetta reazione avversa (farmacovigilanza passiva) che azioni proattive, attraverso studi/progetti di farmaco-epidemiologia (farmacovigilanza attiva). L’Aifa si è dotata di un Comitato scientifico, che, per tutto il periodo della campagna vaccinale, avrà la funzione di supportare l’Agenzia e i responsabili scientifici dei singoli studi nella fase di impostazione delle attività, nell’analisi complessiva dei dati raccolti e nell’individuazione di possibili interventi.

I vaccini hanno un’efficacia molto elevata dopo una settimana e dopo due settimane dalla seconda dose

Quali vaccini arriveranno in Italia e quando?
Le tempistiche e le cifre potranno essere soggette a variazioni in funzione dei processi di autorizzazione e assegnazione delle dosi. L’Italia, in base agli accordi stipulati, potrà contare sulla disponibilità di 215 milioni di dosi. Il primo vaccino ad essere autorizzato in Unione Europea è stato Comirnaty di Pfizer-BioNtech il 21 dicembre. Le vaccinazioni con il Comirnaty sono iniziate con il Vaccine day, il 27 dicembre, in Italia e in Europa. Il 6 gennaio è stato autorizzato dall’Ema anche il vaccino Moderna, autorizzato da AIFA il 7 gennaio. In aggiunta, il 7 gennaio la Commissione Europea ha comunicato la sottoscrizione di un ulteriore accordo con Pfizer/BioNtech per altre 300 milioni di dosi che saranno successivamente ripartite in quota parte alla popolazione di ogni Paese Membro.

Quante dosi servono per essere immunizzati?
Per i vaccini autorizzati dall’Ema (ad oggi Comirnaty e Moderna) sono previste due dosi a distanza di qualche settimana in base al tipo di vaccino.

È previsto il rilascio di un certificato internazionale di vaccinazione?
Sicuramente sarà rilasciata una normale certificazione di avvenuta vaccinazione.
Istituzioni internazionali quali la Commissione Europea e l’OMS stanno valutando una proposta di certificato internazionale digitale.

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PAOLO DE PAOLIS
PAOLO DE PAOLIS
14 Gennaio 2021 15:08

Sono un soggetto di 79 anni con patologie qualificanti soggetti fragili da deficit immunitario acquisito da terapia steroidea da lungo tempo per BPCO cronica ostruttiva allergica e diabete tipo 2 in trattamento insulinico.
Considerato che il vaccino da solo non garantisca l’immunità e pertanto lascia il paziente a rischio di contagio,
non ritenete utile per soggetti con deficit immunitario l’associazione preventiva con anticorpi monoclonali specifici?
Grato per un utile riscontro
Distinti saluti

Valeria Nardi
Reply to  PAOLO DE PAOLIS
14 Gennaio 2021 15:19

Gentilissimo Paolo, la nostra redazione non può dare consigli medici. Le consigliamo di chiedere al suo medico di base.

Valentina
Valentina
Reply to  PAOLO DE PAOLIS
17 Gennaio 2021 22:09

Da medico mi sentirei di rispondere che i soggetti immunodepressi hanno generalmente una minore risposta ai vaccini, nel suo caso in particolare se la vaccinazione avviene durante terapia steroidea ad alto dosaggio (andrebbe rinviato a dopo la terapia in quel caso), però gli anticorpi proteggerebbero solo per un brevissimo periodo oltre ad essere molto costosi per somministrazione per cui è un’ipotesi secondo me irrealistica, considerato che comunque l’efficacia del vaccino è elevata dopo due dosi – andrà valutato con i nuovi dati quanto sia forte la risposta negli immunodepressi

Mario
Mario
17 Gennaio 2021 11:15

Manca la risposta alla domanda più importante, che qualcuno prima di me magari avrà fatto, ossia come si fa a mettersi in lista per farsi vaccinare.

Fin’ora si sono occupati di una fetta di popolazione ben precisa, personale sanitario e ricoverati RSA, facili da avvisare o raggiungibili in un posto ben preciso.

Ma a tutti gli altri nessuno ha ancora detto a chi rivolgersi o se ci sono app o pagine apposite in cui inserire i propri dati e ricevere l’orario di prenotazione.

Cosa stanno aspettando? O pensano di risolvere il problema facendo andare 60.000.000 di italiani tutti in fila ad aspettare ai padiglioni “Primula”?

Mauro
Mauro
Reply to  Mario
17 Gennaio 2021 13:47

Mario
“come si fa a mettersi in lista per farsi vaccinare.”

La stessa domanda l’avevo fatta io su un altro articolo simile, e non ci sono stare risposte di nessun tipo.

E neppure in tv o in rete vi è alcuna indicazione in tal senso, l’ennesimo esempio di pessima informazione che favorisce i novax che invece sono attivissimi nel dare false indicazioni, mi pare impossibile che siamo solo in due a voler sapere cosa dobbiamo fare.

Mario
Mario
Reply to  Mario
18 Gennaio 2021 00:15

Valeria Nardi
“A questa pagina trova tutte le informazioni: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=249

L’unica indicazione al riguardo è “indirizzare la richiesta di informazione verso il sito del Ministero della Salute e/o un numero telefonico dedicato”, che a quanto pare non sono neppure ancora stati nè implementati nè definiti.

Facile prevedere che sarà attivato all’ultimo momento, pubblicizzato confusamente, sottodimensionato a gestire la valanga di richieste che lo intaseranno tre secondi dopo che sarà stato attivato e lo manderanno in tilt, come è già successo per tutte le precedenti occasioni, dal reddito di cittadinanza al bonus bici.

Non impareranno mai.

Una simile struttura doveva essere attivata già da mesi, molto prima di ricevere le dosi dei vaccini, per poterla collaudare e intanto avere almeno un’idea vaga del numero delle persone che intendevano aderire, in totale e nei singoli territori, mentre invece si sta facendo il contrario, si predispone una elefantiaca logistica basata su previsioni di massima, sondaggi inaffidabili e dati personali non aggiornati.

E in tutto questo non c’è un singolo organo di stampa, cartaceo o elettronico, che sollevi il problema… tutti in attesa della velina dell’ANSA per poi scrivere roventi articoli indignati.

Giancarlo
Giancarlo
17 Gennaio 2021 12:12

Si tratta sempre di domande!

Un altro piccolo commento sulla cosiddetta efficacia dei vaccini: inviterei tutti a leggere quanto riporta Peter Doshi: Pfizer and Moderna’s “95% effective” vaccines—we need more details and the raw data. (si tratta di un articolo pubblicarto sul British Medical Journal e non sul Corriere della sera o la Verità!)

LEGGETELO e lo potete facilmente tradurre con il traduttore Google.

https://blogs.bmj.com/bmj/2021/01/04/peter-doshi-pfizer-and-modernas-95-effective-vaccines-we-need-more-details-and-the-raw-data/

[dr. Peter Doshi, associate editor, The BMJ.]

Giancarlo
Giancarlo
18 Gennaio 2021 12:28

LE COSE NON DETTE! PERCHE’?
Se qualcuno ha una risposta a queste domande per favore lo dica e mi aiuti a capire un po’ meglio la situazione. Grazie.
Perché NESSUNO dice che l’approvazione del vaccino Pfizer è CONDIZIONALE? E che lo saranno anche le approvazioni degli altri vaccini attualmente in corso di approvazione?
Dal sito EMA: https://www.ema.europa.eu/en/news/ema-recommends-first-covid-19-vaccine-authorisation-eu
EMA has recommended granting a conditional marketing authorisation for the vaccine Comirnaty, developed by BioNTech and Pfizer, to prevent coronavirus disease 2019 (COVID-19) in people from 16 years of age. EMA’s scientific opinion paves the way for the first marketing authorisation of a COVID-19 vaccine in the EU by the European Commission, with all the safeguards, controls and obligations this entails.
[L’EMA ha raccomandato di concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionale per il vaccino Comirnaty, sviluppato da BioNTech e Pfizer, per prevenire la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nelle persone a partire dai 16 anni di età. Il parere scientifico dell’EMA apre la strada alla prima autorizzazione all’immissione in commercio di un vaccino COVID-19 nell’UE da parte della Commissione europea, con tutte le garanzie, i controlli e gli obblighi che ciò comporta.]

Perché nessuno dice che gli attuali test RT-PCR ed anche altri NON SONO VALIDATI
https://ec.europa.eu/docsroom/documents/40805
16.4.2020 – Current performance of COVID-19 test methods and devices and proposed performance criteria

Despite the high analytical sensitivity and specificity of real-time PCR (see below), a study on 610 hospitalized patients from Wuhan in February 2020 (ART97) showed that RT-PCR test results of pharyngeal swab specimens were variable. This study concluded that this method should not be considered as the only indicator for the presence of the coronavirus.
[…Nonostante l’elevata sensibilità analitica e la specificità della PCR in tempo reale (vedi sotto), uno studio su 610 pazienti ricoverati a Wuhan nel febbraio 2020 (ART97) ha mostrato che i risultati del test RT-PCR dei campioni di tampone faringeo erano variabili. Questo studio ha concluso che questo metodo non dovrebbe essere considerato come l’unico indicatore della presenza del coronavirus….]

…. Performance parameter information summarised in this report was self-reported by the manufacturer or distributor of the device, with no access to details or raw data for the studies that created these quality parameters….
[Le informazioni sui parametri di prestazione riassunte in questo rapporto sono state auto-segnalate dal produttore o dal distributore del dispositivo, senza accesso a dettagli o dati grezzi per gli studi che hanno creato questi parametri di qualità.]

Currently, a comparison of the available antibody tests (devices) is not possible, because there is an almost complete lack of proper validation and standardisation among antibody targeting methods. Reported performance parameters are difficult to compare.
[Attualmente, un confronto tra i test anticorpali disponibili (dispositivi) non è possibile, poiché vi è una mancanza quasi totale di una corretta convalida e standardizzazione tra i metodi di targeting degli anticorpi. I parametri di prestazione riportati sono difficili da confrontare.]

Perché la popolazione non è informata che:
Negative results do not preclude 2019-nCoV infection and should not be used as the sole basis for treatment or other patient management decisions. [I risultati negativi non precludono l’infezione 2019-nCoV e non devono essere utilizzati come unica base per il trattamento o altre decisioni sulla gestione del paziente.]
https://www.fda.gov/media/134922/download