L’8 febbraio 2021 il ministero della Salute, in collaborazione con il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, l’Aifa, l’Iss e l’Agenas, ha pubblicato il documento che aggiorna le categorie a cui offrire la vaccinazione e l’ordine di priorità per l’attuazione della seconda fase. L’obiettivo del documento è individuare l’ordine di priorità delle categorie di cittadini da vaccinare dopo quelle della fase 1 (operatori sanitari e sociosanitari, personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani, anziani over 80 anni). I parametri presi in considerazione sono l’età e la presenza di condizioni patologiche che rappresentano le variabili principali di correlazione con la mortalità per Covid-19.
Le priorità per l’attuazione della seconda fase del Piano nazionale vaccinazioni anti-Covid-19 sono
- Categoria 1: le persone estremamente vulnerabili, intese come affette da condizioni che per danno d’organo pre-esistente, o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a Sars-CoV-2 hanno un rischio particolarmente elevate di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19, a partire dai 16 anni di età
- Categoria 2: le persone di età compresa tra 75 e 79 anni
- Categoria 3: le persone di età compresa tra i 70 e i 74 anni
- Categoria 4: le persone con aumentato rischio clinico se infettate da Sars-CoV-2 a partire dai 16 anni di età fino ai 69 anni di età
- Categoria 5: le persone di età compresa tra i 55 e i 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico
- Categoria 6: le persone di età compresa tra i 18 e 54 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico.
Allo stato attuale delle conoscenze, si ritiene opportuno offrire i vaccini a RNA alle categorie 1, 2, 3, 4 e 5, riservando il vaccino di AstraZeneca alla categoria 6. Ricordiamo che al momento sono tre i vaccini autorizzati dall’Ema e dall’Aifa: Comirnaty di Pfizer-BioNtech, Moderna e AstraZeneca.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
RISIEDO A SAN GIUSEPPE VESUVIANO (NA) VIA MASTANIELLI 03 NATO IL 05.05.1931 90 ANNI DISABILE AL 100% CON MIA MOGLIE ANNI 81 ABBIAMO PRENOTATO ALLA REGIONE CAMPANIA DAL 1 FEBBRAIO MA SINO AD OGGI NESSUNA CHIAMATA DALLA ASL3 PER IL VACCINO ALTRI PIU GIOVANI CON MENO GRAVITà L’HANNO EFETTUATO SI ASPETTA FORSE CHE VENGA CHIAMATO POST MORTEM SCUSATE LA PROTESTA GRAZIE E CORDIALI SALUTI
come sopra descritto io 90 anni disabile e nia moglie anni 81 prenotati dal 1 febbraio alla regione campania a tutt’oggi non siamo stati chiamati dalla asl3
Le categorie sono state finalmente definite, ottima cosa, magari con un ritardo di qualche mese visto che di vaccini si parla da un anno e c’era tutto il tempo di farlo prima invece che coin l’ossessione dell’ultimo minuto.
Ma la cosa fondamentale pare fosse fare le Primule… un po’ come cambiare il rivestimento del divano per prepararsi a un incendio, e pazienza, dai nostri politici non ci si può aspettare un provvedimento che non abbia ritorno propagandistico elettorale.
Resta tuttavia incomprensibile perché in un anno ancora non sia stata attivata una PAGINA UNICA NAZIONALE a cui collegarsi per inserire i propri dati aggiornati (quelli della Tessera Sanitaria risalgono a qualche anno fa, nel frattempo abbiamo cambiato indirizzo, telefono, e-mail… e siamo diventati irraggiungibili) e confermare che si vuol essere vaccinati.
UNA SOLA pagina, UN SOLO database, dal quale le ASL di competenza chiamassero gli utenti in base al loro territorio e alle priorità di categoria, proponendo ora e data della prenotazione e chiedendone conferma.
Invece assistiamo a un balletto in cui ogni ente si inventa la sua paginetta, spesso arronzata in fretta e senza competenza come nel caso (copioincollo dal web) del Piemonte, dove la “Scheda Anamnestica” da scaricare è una
FOTOCOPIA GRIGIASTRA **FATTA STORTA** DELLA STAMPA DI UN DOCUMENTO WORD.
http://www.ilpiemontetivaccina.it/preadesione/files/scheda-anamnestica-generica.pdf
Roba che neppure la pagina della bocciofila.
Si sperava che il governo Draghi mettesse fine a queste pagliacciate, e invece si continua come prima, con l’Armata Brancaleone dove a ranghi sparsi ognuno si inventa il suo modo di organizzare i vaccini.
Sono perfettamente d’accordo. Io sono in Lombardia ho 79 anni, diabetico e con una invalidità civile del 73 % e non so nemmeno dove prenotarmi.
Quando e dove potrò essere vaccinata?
Gentilissima, deve chiedere al suo medico di base o alla sua Asl di riferimento.
Sardegna bianca, ma con scarse vaccinazioni. Si perde tempo e non c’è alcuna chiarezza. Molti ultra ottantenni brancolano nel buio.Non si può sopportare!
Assisto mio marito disabile al 100 x100 da ben 24 anni ora ha il covid io non ancora ma ho tanta rabbia gente seduta negli uffici senza nessun contatto con pubblico ha già ricevuto il vaccino io che lo lavo e lo imbocco ogni santo giorno non c’è vaccino non aggiungo altro