I casi di allergia alimentare sono in aumento, in particolare tra i giovanissimi: si calcola che ne siano colpiti almeno 500 mila ragazzi, dagli 0 ai 18 anni.

Le etichette dei cibi che si acquistano al supermercato non sempre permettono di verificare la presenza o l’assenza di allergeni. Gli avvisi generici su dolci, snack salati o pasta, come ad esempio “senza glutine” o “senza latte”, non garantiscono l’assenza di tracce delle sostanze che, seppure in minime quantità, sono pericolose per chi soffre di allergie gravi. Basta che la stessa linea di produzione sia usata per preparare  alimenti convenzionali e alimenti privi di un certo ingrediente (per esempio il glutine), per rischiare una contaminazione e possibili reazioni allergiche. In più, spesso in etichetta si trovano termini difficili da capire o addensanti e coloranti indicati con codici.

Per aiutare i consumatori, la Scuola di sicurezza alimentare di Torino, insieme alla Rete allergologica della Regione Piemonte, il Divapra dell’Università di Torino, Coop, Crai e Themis srl, e Fondazione Crt, ha monitorato quasi 400 prodotti a marchio Coop e Crai (e “scovato” tutti gli ingredienti, per un totale di 940 componenti) . Alla fine è stato messo a punto un sistema che, nei centri commerciali che aderiscono all’iniziativa, permette di effettuare acquisti “sicuri”, verificando la presenza o meno di allergeni in grado di provocare reazioni negative.

Il sistema “TrackAll” è  unico in Itali. I scrivendosi gratuitamente al sito www.trackall.it si crea il proprio profilo personale, selezionando gli ingredienti a cui si è allergici o intolleranti. Si può quindi consultare l’archivio dei prodotti a marchio CRAI e COOP e scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze. Il profilo personale  verrà confrontato con gli ingredienti contenuti nei prodotti e permette di  evidenziare  se contengono o meno sostanze “pericolose”. Il sito propone anche informazioni sulle allergie alimentari ericette. “TrackAll” è disponibile anche presso i supermercati Ipercoop di Binasco e Crai di Torino, dove i consumatori, al momento dell’acquisto, possono verificare la presenza degli allergeni utilizzando un apposito palmare per leggere i codici a barre dei prodotti. In futuro, sarà possibile farlo anche col proprio telefonino.

Mariateresa Truncellito

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