TripAdvisor: recensioni false e ristoranti inesistenti, l’inganno è servito. Inchiesta della tv svizzera Patti Chiari sulle criticità del sistema
TripAdvisor: recensioni false e ristoranti inesistenti, l’inganno è servito. Inchiesta della tv svizzera Patti Chiari sulle criticità del sistema
Beniamino Bonardi 30 Maggio 2018Passano gli anni ma i problemi sull’attendibilità delle recensioni della piattaforma TripAdvisor continuano, come dimostra l‘inchiesta condotta nel mondo dei ristoranti dalla trasmissione Patti Chiari della Tv svizzera italiana RSI. Partendo dalla segnalazione ricevuta da un ex dipendente di un ristorante di Lugano, i giornalisti di Patti Chiari hanno portato allo luce il mercato delle recensioni false, offerte da alcune agenzie di web marketing ai ristoratori che vogliono promuovere il proprio locale.
Dall’inchiesta emerge un “quadro preoccupante”, afferma la redazione di Patti Chiari, che “rischia di inquinare e distorcere la concorrenza sul mercato. Un fenomeno che fa giustamente gridare allo scandalo i ristoratori onesti, quelli che si conquistano la clientela con l’impegno e la creatività, e non con l’inganno”. All’indagine hanno collaborato alcuni ristoratori ticinesi, che hanno contattato agenzie di web marketing per sapere se è possibile comprare pacchetti di 20-30 false recensioni positive su TripAdvisor per scalare la classifica. Le rispose sono arrivate e anche i preventivi che ruotano intorno ai 500 franchi svizzeri (430 € circa).
Il mercato delle false recensioni positive su TripAdvisor non riguarda solo alla Svizzera. La stessa offerta, a costi ben maggiori, pari a circa 500 euro l’una, è in corso in Russia, in vista dei Mondiali di calcio dal 14 giugno al 15 luglio. Lo racconta l’agenzia Reuters, dopo aver ricevuto da un ristorante di Ekatinenburg, città in cui si giocheranno quattro partite della fase preliminare, la copia di un opuscolo della Bacon Agency, che domanda: “Cosa potete fare se nessun serbo e svedese è mai stato nel vostro ristorante lasciando una recensione?”. La risposta è semplice: “La scrivete voi stessi!”.
Il responsabile della Bacon Agency riconosce come ciò che viene proposto ai ristoratori “è illegale, nel senso che TripAdvisor è contrario” a queste pratiche, ma spiega di averlo fatto ugualmente “perché abbiamo constatato che la domanda è forte. Non c’era bisogno che arrivassimo noi per indurre i ristoranti a imbrogliare: tutti gli esercenti sanno che le recensioni vengono commissionate e molti fanno capo a questi servizi”.
Un’affermazione che sembrerebbe confermata da quanto ha rilevato la Reuters, dopo aver ha messo sotto controllo i ristoranti di sei città russe che ospiteranno i mondiali di calcio, rilevando di recente un’impennata delle recensioni sospette.
A riprova di quanto sia facile aggirare i controlli di TripAdvisor, la tv svizzera ha anche ripetuto l’esperimento già fatto altrove e di cui Il Fatto Alimentare aveva riferito, inventandosi un ristorante, dotandolo di una pagina Facebook e iscrivendolo su TripAdvisor. Il ristorante fantasma si chiamava All’Antico Pollaio e l’indirizzo corrispondeva a un vecchio pollaio abbandonato. Dopo aver messo tre recensioni positive con cinque pallini sono arrivate le prime richieste di prenotazione, ovviamente rifiutate con la scusa che il ristorante era pieno.
TripAdvisor ha risposto alla trasmissione Patti Chiari affermando che “i controlli esistono e sono una nostra priorità” e che, anche grazie al team interno di investigazione, “stiamo vincendo la nostra battaglia contro le frodi: i tentativi di frode su TripAdvisor sono veramente minimi rispetto alle dimensioni della nostra community”. Quanto alle proposte di combattere le frodi ponendo fine all’anonimato delle recensioni, TripAdvisor si dichiara in disaccordo, perché ritiene “importante rispettare il diritto alla privacy dei nostri membri. L’utilizzo di uno username online è un principio riconosciuto in questo ambito, impiegato da molti social network e noi non facciamo eccezione”.
Negativa anche la risposta alla proposta di introdurre l’obbligo per i recensori di presentare in allegato la ricevuta del ristorante o dell’albergo. Infatti, secondo TripAdvisor “il volume di opinioni fornisce la copertura più approfondita delle esperienze dei consumatori. È come nei sondaggi: più ampio è il campione rappresentativo, migliori sono i risultati. Abbiamo tantissime recensioni su TripAdvisor, alcune legate a transazioni altre no. Questo perché crediamo che ogni esperienza conti, non solo quella di chi paga il conto. Se per esempio quattro amici escono a cena avranno quattro opinioni diverse ma secondo un sistema di verifica solo la persona in possesso della ricevuta potrebbe lasciare una recensione. E pensiamo che questo non sia giusto: se chiedessimo alle persone di fornire la ricevuta, tantissime altre persone che hanno avuto un’esperienza autentica come clienti non avrebbero voce e questo va contro tutto ciò in cui crediamo”.
Infine, su come sia possibile che i controlli interni non intercettino un ristorante che di fatto non esiste, TripAdvisor sostiene come, “dato che postare recensioni relative a un business inesistente non giova a nessuno, questa pratica non ha nulla in comune con i reali schemi di frodi legate alle recensioni. La maggior parte di coloro che commettono frodi è interessata a cercare di postare recensioni false su business attivi e sono quindi queste le pratiche su cui si focalizzano i nostri sistemi e il nostro team dei contenuti”.
© Riproduzione riservata
[sostieni]
Buongiorno, posso assicurare che il problema c’è ed è sconsolante. A me, nel 2017, sono arrivate tre proposte di vendita per recensioni a cinque pallini , dieci recensioni 120 euro, venti recensioni 200 euro. Ho pubblicato su fb le offerte arrivate sulla mia emaill (omettendo la fonte) ma non ho riscontrato indignazioni o perplessità. Ho riscontrato anche nuove attività che in un anno sono arrivate alle prime posizioni ricevendo una se non due recensioni giornaliere…..La mia attività ha ventidue anni di vita, è nelle primissime posizioni nella provincia in cui siamo e devo dire che il gufetto ha annusato qualcosa perchè ultimamente quelle attività dalla facile scalata non sono più tra le prime.
Signor Bonardi,
da qualche mese in Italia è stata creata questa Start-up che permette a tutti gli operatori del settore di poter “recensire” i clienti. Ho messo recensione fra virgolette perché in realtà si tratta di un tentativo di raccontare in maniera oggettiva quello che succede all’interno del proprio locale.
Può anche essere un’occasione di promozione alternativa.
Ci sono alcune storie molto carine, altre più divertenti.
https://www.breaktheadvisor.com
Concordo, TripAdvisor non serve a niente. Anzi io a volte lo uso al contrario: se un ristorante ha troppe recensioni, quasi sicuramente sono fasulle è una fregatura.
bene, a maggior ragione smetterò di recensire su Tripadvisor