Nutella

In Italia la crema gianduia si chiama Nutella Ferrero. La gente è ormai abituata al gusto dolce e al forte aroma di vanillina, per cui fatica a rendersi conto che il prodotto leader di mercato tanto amato dai consumatori non rientra nella classifica delle creme migliori. Questo concetto, ribadito più volte nei test di degustazione realizzati da diverse riviste, è confermato anche dall’ultima prova condotta dagli assaggiatori professionisti del Gambero Rosso. Il team, in modalità blind test, ha preso in considerazione 25 creme valutando qualità e gusto. Nel corso della degustazione sono stati presi in esame parametri come l’aspetto, il profumo, il profilo aromatico, il gusto e la texture.

Il Gambero Rosso ha diffuso solo i risultati delle creme alla gianduia che si collocano in cima alla graduatoria (delle altre non si ha notizia). La Nutella, posizionata al quarto posto con un punteggio molto distante dalla prima in classifica, viene giudicata “al limite della sufficienza”. Vediamo meglio i giudizi assegnati ai singoli prodotti.Creme alla nocciola Novi Rigoni di Asiago Sapori & Dintorni Conad

Il risultato del test

Al primo posto troviamo Novi, giudicata una spalmabile “sorprendente”, che ha raggiunto il punteggio di 78/100, staccando di 15 punti la seconda classificata Rigoni di Asiago. Il primo posto è probabilmente collegato alla composizione della crema, preparata con il 45% di nocciole, zucchero, cacao amaro 9%, latte scremato in polvere e burro di cacao. La  crema si caratterizza per avere solo grassi pregiati come quelli contenuti nelle nocciole e il burro di cacao. Il prezzo di un vasetto da 200 g oscilla da 4,29 a 4,49 €.

Al secondo posto, come accennato, troviamo la Nocciolata Classica Rigoni di Asiago – Crema al cacao e nocciole bio (etichetta bianca). Il prodotto contiene il 18,5% di nocciole e usa come grassi olio di semi e burro di cacao. Il giudizio? Una texture eccellente, cremosa, omogenea e molto ben raffinata, di godibile spalmabilità. Prezzo del vasetto da 325 g da 3,90 a 4,85 €. 

Al terzo posto si posiziona la crema alla nocciola firmata Conad Sapori&Dintorni. La crema è ottenuta con nocciole del Piemonte Igp (50%), abbinate a zucchero, latte scremato in polvere, cacao magro in polvere 6%, burro di cacao, lecitine (di soia), aromi naturali. Gli assaggiatori hanno trovato la crema molto dolce, con una nota di zucchero particolare che si avverte nel retrogusto. La quantità di nocciole si abbina bene con il cacao e infonde una nota molto delicata sufficientemente aromatica e ben tostata. Prezzo del vasetto da 200 g 4,99 €.Nutella Ferrero

Nutella solo quarta

Nutella Ferrero si classifica al quarto posto. La crema si caratterizza per l’elevata quantità di zucchero e di olio di palma, che insieme costituiscono il 50% del prodotto. La presenza massiccia dell’olio tropicale è una criticità, visto che non rientra certo fra gli ingredienti di pregio della pasticceria. Rispetto alle altre creme Nutella si distingue per il ridotto contenuto di nocciole (13%). Gli assaggiatori attribuiscono al prodotto un  posizionamento “al limite della sufficienza” per il sapore troppo dolce e il profilo aromatico caratterizzato dalla vanillina, mentre il gusto di nocciole e cacao si avverte appena. Prezzo del vasetto da 400 g, 3,39 €

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos

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panzironi claudio
panzironi claudio
30 Marzo 2024 10:16

Era ora che finalmente qualcuno dicesse che questo intoccabile brand. Come si faccia a spacciare per crema alla nocciola un prodotto ricco di grassi saturi, zucchero e aromi vari è cosa spiegabile solo per via dell’enorme spazio pubblicitario che Ferrero occupa su tutte le reti. E parliamo di bassa qualità ad alto prezzo considerato che metà prodotto è composto da grasso di palma e zucchero

Sara
Sara
30 Marzo 2024 11:06

Quarta è pure troppo…si sa con cosa è fatta, abbondanza di olio di palma e zucchero raffinato, tracce di cacao e nocciole. Considerando questo la si paga pure troppo

Riccardo
Riccardo
30 Marzo 2024 12:00

Però la differenza di prezzo al kg. è un particolare non trascurabile tra la prima e la quarta classificata: € 21,50 contro 8,50 !

Mario Russo
Mario Russo
30 Marzo 2024 13:02

Ma ancora non ci convinciamo che la Nutella è un prodotto di scarsa qualità.

Raffaele
30 Marzo 2024 15:19

Però la nutella è al primo posto per pubblicità

Michela Morbelli
Michela Morbelli
31 Marzo 2024 11:13

Tanto la Nutella com’è gusto è insuperabile forse c’è la crema Lindt che è buona ugualmente ma le altre mi spiace ma no! (Parlo di gusto non di proprietà organolettiche)

donprohel
donprohel
Reply to  Michela Morbelli
1 Aprile 2024 10:34

Mi scusi, Michela, ma di quale “gusto” parla?
Per me la Nutella è solo grassa, dolce e insapore, come chiaramente dimostrato dalla lista degli ingredienti, che in pratica contiene solo zucchero, olio di palma e solo il 13% di nocciole.
Che le possa piacere, è nel suo diritto, ma da questo a dire che “come gusto è insuperabile” (ho corretto il suo errore nel fare la citazione) ce ne corre!
Piuttosto ci si dovrebbe chiedere come è successo che una campagna pubblicitaria martellante sia riuscita a far sembrare “buono” e a parere di molti ottima questa crema

Patrick
Patrick
31 Marzo 2024 14:43

Se non ricordo male, qualcuno (forse proprio nei commenti qui su Il fatto,credo in un articolo che discuteva di ricetta diversa in Germania e altri paesi…) aveva paragonato la vecchia Nutella di un po’ di anni fa, che parrebbe avesse un contenuto di nocciole decisamente maggiore, e ovviamente con altro olio più pregiato del palma, al prodotto che troviamo oggi sugli scaffali, constatando un peggioramento non solo negli ingredienti, ma soprattutto nel gusto!
Chi dice che il sapore della Nutella è insuperabile, forse ricorda male o doveva provare quella prima delle modifiche…

donprohel
donprohel
Reply to  Roberto La Pira
1 Aprile 2024 10:38

Senta La Pira (lo sa che mi piace polemizzare con lei, vero?) Ferrero può raccontarci che gli asini volano, ma quando la Nutella è stata inventata nel 1964 (fonte Wikipedia) dell’olio di palma non aveva ancora sentito parlare nessuno.

E per evitare malintesi: ovviamente non sto contestando la sua affermazione, sto solo dicendo che qualche cosa non quadra

Paolo
Paolo
Reply to  Roberto La Pira
1 Aprile 2024 18:21

Negli ultimi anni è aumentata la quantità di zucchero, tant’è che è il primo ingrediente, il motivo ? È un ingrediente che piace molto …più ne assumiamo e più ne vorremmo assumere… Tutto li.

Luigi
Luigi
Reply to  Roberto La Pira
19 Aprile 2024 15:28

In effetti ho trovato la foto di una confezione monodose del 1970 con l’indicazione degli ingredienti visibile : la percentuale di nocciole non si discosta dal 13% (fonte : https://www.nutellamania.it/monodose/monodose-italia/)

Laura
Laura
31 Marzo 2024 18:40

Perfetto, sono d’accordo con la classifica fino alle prime tre. La Nutella non la uso più da quando ho provato Novi e Rigoni anche quella solo bianca è ottima.

Giancarlo Ascione
Giancarlo Ascione
31 Marzo 2024 20:37

Trovo la terza classificata migliore delle prime due. La quantità (50%) e qualità delle nocciole (IGP) giustifica il prezzo più elevato. La Nutella è fuori scala.

Anna
Anna
1 Aprile 2024 15:30

La seconda classificata contiene olio di semi… Non capisco perchè sia stata valutata meglio delle ultime due.

Paolo
Paolo
1 Aprile 2024 18:12

Buongiorno
Domanda…:
Nutella è una crema spalmabile con vero cioccolato? O sono solo grassi non salutari, poche nocciole, tanto zucchero e surrogato di cioccolato?
Grazie per una risposta

Giovanni
Giovanni
1 Aprile 2024 18:45

L’abitudine a consumare un certo tipo di cibo porta inevitabilmente a considerare più buono il tipo di alimento che si è sempre consumato a scapito di altri analoghi proposti. Non a caso in famiglia il “sugo della Nonna” è sempre il migliore, “come cucinava mia Mamma” è una affermazione ritrita ecc. L’uomo è un animale abitudinario e spesso si rifiuta di provare cibi nuovi o cucinati in maniera differente dal solito.
È per questo che sono utilizzati gli assaggiatori per stabilire la qualità dei cibi, delle bevande e dei condimenti. Sono persone che hanno seguito dei corsi appositi al fine di possedere capacità che l’uomo comune, io compreso, non ha.
Le prove di assaggio vengono fatte in locali appositi, con attrezzature previste da regolamenti severi proprio per escludere condizionamenti esterni. Pertanto a mio parere è necessario fidarsi almeno al 99% dei risultati riportati dalle organizzazioni serie che svolgono questo tipo di ricerche
Evidentemente poi ciascuno, sulla base delle sue scelte economiche, provvede all’acquisto di ciò che più preferisce, ma provvisto di una preziosa informazione derivante da una sorgente molto apprezzabile come quella che ci ospita. Grazie

Roberto
Roberto
2 Aprile 2024 09:32

Veramente stucchevole questa periodica vostra battaglia contro la Nutella solo perchè usa il tanto vituperato olio di palma…

Ma quante nocciole produce il Piemonte per soddisfare tutta le produzioni di creme spalambili che dichiarano usare solo prodotto italiano?!?

Un po’ come il pistacchio di Bronte o la bresaola della Valtellina: per soddisfare verametne l’offerta, Bronte dovrebbe essere estesa almeno come tutta la Sicilia e la Valtellina come il Brasile…

Alessandra
Alessandra
2 Aprile 2024 10:32

La crema alle nocciole Baratti non è stata valutata? Sarebbe stato opportuno inserirla.

Angela De Cesare
Angela De Cesare
3 Aprile 2024 17:46

Sono fortemente contraria a tutti prodotti Ferrero per l’uso dell’olio di palma non solo perché è un grasso scadente ma soprattutto perché la sua produzione danneggia le foreste equatoriali, toglie le coltivazioni dei piccoli produttori oltre allo sfruttamento della manodopera.

Gianni
Gianni
Reply to  Angela De Cesare
4 Aprile 2024 09:35

Buongiorno. Lei ha ragione sulle criticità che ci sono intorno alla coltivazione della palma. In ogni caso ci sono delle organizzazioni come http://www.rspo.org che lavorano per rendere sostenibile questa produzione. Quello che conta è che le aziende alimentari che lo utilizzano (l’olio di palma) si preoccupino della provenienza e della sostenibilità.

Daniele Romano
Daniele Romano
8 Aprile 2024 11:42

Se mi posso permettere i tizi di Gambero Rosso dovrebbero approcciare l’analisi sensoriale in maniera ben diversa. Confrontare creme spalmabili con notevoli differenze nella percentuale di nocciole e cacao, ingredienti caratterizzanti in queste tipologie di spalmabili, non è certo il modo corretto e imparziale di dare un giudizio organolettico strettamente correlato alla formulazione.

Daniele Romano
Daniele Romano
Reply to  Roberto La Pira
8 Aprile 2024 18:58

Confrontare una Novi con una Nutella non lo trovo per niente corretto nei confronti di tutti i prodotti che si trovano sullo scaffale e che contengono dal 13 al 16% di nocciole, considerando che la crema Novi ne ha il 45%. Dico solo che sarebbe stato leale da parte di Gambero Rosso confrontare i prodotti per categoria, rispetto alle nocciole contenute. Così, come direbbe qualcuno, è vincere facile.

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