È stato inaugurato a Verona il supermercato intelligente senza casse, si tratta di Tuday Conad ‘Prendi&Vai’. Il punto vendita di 200 metri quadrati che fa riferimento alla cooperativa trentina Dao. Il sistema di fare la spesa è identico a quello di un qualsiasi supermercato. Il cliente prende un pacco di biscotti, un cartone di latte o un flacone di detersivo e mette tutto nel carrello. Mentre fa questo gesto si attivano tre sistemi che permettono di individuare il prodotto e registrare il prezzo in modo che alla cassa non bisogna passare i prodotti sul nastro. C’è solo uno schermo per controllare quali sono i prodotti acquistati nelle corsie e un alloggiamento dove inserire la carta di credito o il bancomat per pagare.
Tutto ciò è possibile perché il supermercato è stato progettato in modo ‘intelligente’, per cui prodotti sono appoggiati su scaffali dove vengono pesati come su una bilancia attraverso speciali sensori. Quando il cliente preleva un pacco di pasta, registrato dalla bilancia dello scaffale registra il cambiamento di peso ed entra in azione una telecamera che identifica il prodotto. La terza fase è affidata al cartellino elettronico per individuare il prezzo. Collegando questi tre elementi il sistema registra ogni prodotto che finisce nel carrello. L’acquisto viene registrato anche se la destinazione finale è una borsa uno zaino o la tasca dei pantaloni.
Dove sono i supermercati intelligenti
I clienti devono comune pesare la frutta e la verdura sfusa sulle bilance, come si fa negli altri negozi. Il sistema permette di registrare anche questa operazione. È il primo esperimento italiano di supermercato che permette di fare la spesa ‘intelligente’, evitando il passaggio dei prodotti sul nastro in prossimità delle casse. All’estero ci sono negozi come questo firmati da catene abbastanza famose. A Londra per esempio sono di Aldi and Go e Tesco, mentre negli Usa c’è Amazon Go.
© Riproduzione riservata. Foto: Conad
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E le persone che erano a lavorare alle casse? Non servono più! Posti di lavoro perduti….maledetta la troppa tecnologia!
Esatto altri posti di lavoro persi altroché pensare alle famiglie
Questa roba avrà delle ripercussioni molto pesanti e nessuno lo vede. Ce ne accorgeremo amaramente, il processo è partito e sarà irreversibile a meno che non ci si darà una svegliata
purtroppo questo guaio non si ferma! Se ne accorgeranno i figli e i nipoti. Non dico che la tecnologia sia tutta maligna, in molti casi é di aiuto, specialmente in medicina. Anche gli scienziati dell’atomo si accorsero dell’altra faccia della medaglia, ma troppo tardi. Purtroppo quasi tutto ciò che cade in mani umane porta all’avidità e lo sfruttamento.
ad ogni rivoluzione industriale si perdono posti di lavoro…possono benissimo andare a fare altro…
mi scusi, mi può spiegare cosa potrebbero “andare a fare” tutti i cassieri e le cassiere? soprattutto quelli di una certa età e poco scolarizzati. E considerando i livelli di disoccupazione italiani.
Li ricicliamo come esperti di intelligenza artificiale? Non è più probabile che invece vadano ad unirsi alla categoria dei “poveri”?
PS: comunque le rivoluzioni industriali non sono state solo “rose e fiori”… in alcuni settori e classi sociali hanno portato povertà e problemi sociali
e quindi siccome le rivoluzioni industriali hanno portato problemi non andiamo avanti??? ma che discorso è??? allora vorrebbe dire tornare alla carrozza trainata dai cavalli, al telegrafo e alla candela perchè tutte le innovazioni hanno sicuramente causato danni: perfino il common rail del motore diesel ha fatto si che non ci fosse bisogno di meccanici esperti di carburatori…detto questo in un supermercato di lavoro da fare ce n’è tipo sistemare gli scaffali oppure personale di sorveglianza, addetti alla reception, supporto alle persone per portare la spesa in macchina: e se vogliamo le aziende potrebbero pure incominciare ad applicare la settimana corta in modo tale da far lavorare tutti…
Questo può creare delle opportunità. Quanti dipendenti di un supermercato abbiamo che una volta stanno alla cassa ed un’altra a gestire gli scaffali, dando ogni tanto assistenza al cliente, che quando cerchi un commesso per sapere se c’è una determinata cosa e dove non lo trovi mai?
Lavorare alla cassa tanto tempo è noioso e ripetitivo, ti bruci il cervello per due soldi. Non è meglio impiegare quel tempo a specializzarsi e fare qualcosa di più variegato?
tanti lavori sono noiosi e ripetitivi, ma consentono a molti lavoratori di portare a casa lo stipendio per mantenere la famiglia. Non è detto che tutti i lavoratori abbiano le capacità di “specializzarsi” per fare qualcosa di variegato…
E comunque mi pare ovvio che l’obiettivo è risparmiare forza lavoro (licenziando/non assumendo), quindi non ci sarà nessuna “specializzazione” per questa forza lavoro…
Si…questo è vero
Alcuni anni fa avevo letto su Millennium di questa novità “tecnologica” americana, il supermercato senza casse. In Italia iniziarono a comparire le casse automatiche, che personalmente mi rifiuto di usare, in quanto sostituiscono una cassiera mai assunta o licenziata.
anche a Trento c’è un supermercato smart…
Ad un corso sulle vendite che frequentai diverso tempo fa, rimarcarono che una rivoluzione del settore fu quando alla semplice vendita venne affiancata l’assistenza sul prodotto venduto e ciò fu un valore aggiunto che determinò il successo di questa modalità di gestione.
Mi chiedo: ma rimarrà del personale per chiedere informazioni sui prodotti? Tipo in che scaffale/scansia sono, se sono finiti, quando torneranno in assortimento ecc. ecc.?
Quello che secondo me preoccupa non sono solo i posti di lavoro persi, ma anche la perdita di contatto umano e di socialità (penso soprattutto alle persone anziane per cui anche solo scambiare due chiacchiere con la cassiera di fiducia può dare piacere)
Non è certo una novità. La Coop li fa dal 2015 ( il primo all’Expo di Milano) – quello delle “cassiere” è un lavoro davvero poco amato e molto stressante. non viene certo licenziato personale, ma utilizzato in altri comparti (dove c’è sempre bisogno). In Italia i consumatori hanno mostrato scarsissimo interesse nei supermercati o negozi “intelligenti”. Al momento si tratta di un vero e proprio flop.
Interessante il supermercato intelligente. Mi piacerebbe conoscerne i prezzi che dovrebbero essere di molto più bassi di quelli dei supermercati normali visti i notevoli risparmi dovuti all’eliminazione degli stipendi dei lavoratori.
pia illusione….soltanto maggior guadagno una volta assorbiti i costi degli impianti!
Se non sbaglio, in Giappone esiste da un po’ di tempo questo tipo di supermercato (prima ancora degli USA).
Io personalmente preferisco usare la cassa automatica (che comunque non è perfetta, difatti serve comunque l’assistente poiché, ogni tanto, la cassa non legge bene il codice, non rileva il peso, o va in tilt per i cavoli suoi…) perché decisamente più veloce della classica, poche volte trovo la fila come quelle con personale, fila che poi non procede velocemente se alla cassa trovi il bradipo di turno…
e via posti di lavoro, largo all ‘Ai e alla tecnologia che non fa sciopero, non chiede aumenti di stipendio e non va in pensione! NON è una bella notizia.
E chi volesse pagare in contanti??? Non potrà fare la spesa ??? Non è specificato ……………
Se fosse così sarebbero .”Supermercati poco intelligenti ,discriminatori e …..artificiali” che privano di lavoro cassiere e dipendenti . I potenziali clienti non riuscirebbero ad ottenere informazioni sui prodotti privando le persone di contatto umano e socialità..( l ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questa odierna e gelida società in cui viviamo )