I prodotti con il marchio del supermercato, in gergo tecnico Mdd (marca del distributore) sono sempre più numerosi sugli scaffali e sempre più amati dagli italiani. Nel corso della fiera Marca, che si è tenuta in gennaio a Bologna, è stato fatto il punto sull’andamento del settore. Gli acquisti di prodotti Mdd sono in aumento dagli anni Novanta, quando hanno cominciato ad apparire sugli scaffali dei supermercati. Nel 2020, in concomitanza con il periodo di lockdown e le limitazioni dovute al Covid-19, la crescita è stata notevole, arrivando a un +9,6% di fatturato sul 2019. Nel 2021 c’è stata una battuta d’arresto: il valore del fatturato è rimasto costante e la quota di mercato è scesa leggermente. Nel 2022, invece, è ripresa la crescita e il fatturato è passato da 11.700 a 13.100 miliardi di euro, con un aumento del 12%. È vero che l’inflazione ha causato un aumento generalizzato dei prezzi, ma l’effetto sul fatturato non è dovuto solo a questo fattore, perché i volumi venduti sono aumentati del +2,9%.
La quota di mercato occupata dalla Mdd, pari al 19,5% nel 2019, è passata al 20% nel 2020, scesa al 19,8% nel 2021, per poi arrivare, nel 2022 al 20,9%. Più di un prodotto su cinque, nel carrello del supermercato, porta il marchio della catena. La quota arriva quasi a sei su 10 nei discount, catene focalizzate sulla convenienza economica, che propongono diverse linee ‘esclusive’.
I prodotti Mdd sono caratterizzati da un prezzo mediamente più conveniente rispetto agli analoghi prodotti di marchi noti e il primo fattore che spinge le vendite è la possibilità di risparmiare. È comprensibile, quindi, che sempre più persone abbiano scelto questi prodotti durante un 2022 caratterizzato da diversi eventi che hanno intaccato sia la fiducia nel futuro che la disponibilità economica degli italiani (ne abbiamo parlato anche in questo articolo). Prima la guerra in Ucraina, poi l’inflazione, hanno inciso fortemente sul costo della vita provocando aumenti generalizzati dei prezzi.
È interessante però notare che non sono aumentate solo le vendite dei prodotti ‘mainstream’, cioè i prodotti ‘basici’, ma anche quelle delle linee di alta gamma – prodotti premium, salutistici, biologici ecc. – caratterizzate da prezzi più elevati. Il 76% dei prodotti Mdd veduti nel 2022 appartiene al mainstream, ma nello stesso anno i prodotti premium, legati a eccellenze del territorio, a ingredienti Igp, o metodi di produzione tradizionali, hanno pesato per il 10,8% e il fatturato, nel corso dello stesso anno, è cresciuto dell’8,9%. I prodotti delle linee ‘bio-eco’, legati a certificazioni green e biologiche, hanno conquistato una quota del mercato Mdd pari al 7%, il fatturato è cresciuto quasi del 4%, ma i volumi sono diminuiti. Sono andati bene i prodotti funzionali, quelli salutistici, senza glutine, ecc.: la quota si ferma al 2,8% ma la crescita è stata del 14,2%.
Il settore dei prodotti con il marchio delle catene dei supermercati è destinato ad avere sempre più successo, perché si tratta di filiere in grado riducendo i costi dovuti al marketing e alla logistica, riuscendo così ad offrire un buon rapporto qualità/prezzo. Bisogna aggiungere che la quota di mercato del 20% che si registra in Italia è molto bassa rispetto ad altri Paesi europei dove si arriva al 50%. In Italia è verosimile immaginare una sensibile crescita eni prossimi anni, legata anche alle linee ‘speciali’ che rendono più ricca l’offerta e permettono di soddisfare le esigenze di qualità dei clienti più esigenti.
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Giornalista pubblicista, laureata in Scienze biologiche e in Scienze naturali. Dopo la laurea, ha collaborato per alcuni anni con l’Università di Bologna e con il CNR, per ricerche nell’ambito dell’ecologia marina. Dal 1990 al 2017 si è occupata della stesura di testi parascolastici di argomento chimico-biologico per Alpha Test. Ha collaborato per diversi anni con il Corriere della Sera. Dal 2016 collabora con Il Fatto Alimentare. Da sempre interessata ai temi legati ad ambiente e sostenibilità, da alcuni anni si occupa in particolare di alimentazione: dalle etichette alle filiere produttive, agli aspetti nutrizionali.
Anche perchè i prodotti con il marchio del supermercato sono prodotti dalle stesse ditte con marchi altisonanti e mi sa che la qualità è la medesima.