biscotti rotti intermarche spreco alimentare
I biscotti brutti saranno venduti con il 30% di sconto

Dopo aver messo in vendita, in un’area a loro dedicata, frutta e verdura dalle forme strane con uno sconto del 30%, la catena di supermercati francese Intermarché proverà a combattere lo spreco alimentare con i biscotti brutti, “Les biscuits moches”. Dal 3 all’8 novembre, nei 146 supermercati della regione dell’Île-de-France, Intermarché metterà in vendita, in apposite confezioni, biscotti con difetti di fabbricazione o che si sono rotti durante la linea di produzione, ma la cui qualità nutrizionale e il gusto sono identici a quelli dei biscotti convenzionali. I biscotti brutti saranno venduti con il 30% di sconto.

La promozione dell’iniziativa sui biscotti brutti ha visto nuovamente la collaborazione dell’agenzia pubblicitaria Marcel, la cui campagna di comunicazione sulla frutta e verdura brutte di Intermarché è stata premiata al Grand Prix Stratégies de la publicité 2014 e ha vinto, nella sezione della Grafica, il Designs of the Year, organizzato dal Design Museum di Londra, che ogni anno premia il design che promuove il cambiamento o cattura lo spirito dell’anno in sei categorie: architettura, moda, design di prodotto, mondo dei trasporti, grafica e design digitale.

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Sergio
Sergio
21 Ottobre 2015 11:58

Mi sembra un’ottima idea.
Non solo si riduce lo spreco ma aiuterebbe anche tutti coloro che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese

Spero venga adottata anche in Italia.

Diego
Diego
Reply to  Sergio
21 Ottobre 2015 12:35

Già visto da alcuni anni in provincia di Napoli 🙂
Biscotti secchi imbustati dalla ditta produttrice scontati del 50% 🙂

Franco
Franco
Reply to  Sergio
21 Ottobre 2015 16:42

Anche Lazzaroni vende i pacchi di ‘biscotti rotti’ – sia secchi che di pasticceria – da decenni.
Purtroppo non si trovano nella GDO ma solo nei negozi (bar, rivendite di alimenti, ecc.)

Paoblog
21 Ottobre 2015 12:29

dopo aver letto le prime righe del titolo, ho pensato “era ora”, ma poi ho realizzato che, così come è successo per la frutta/verdura “brutta a vedersi” ma ugualmente buona, la cosa succede in Francia….

GIANCARLO PERANI
GIANCARLO PERANI
Reply to  Paoblog
21 Ottobre 2015 18:28

Mi risulta che la ditta LAZZARONI da tempo metta in vendita- scontate – confezioni di biscotti secchi e di pasticceria rotti/spezzati (ma buonissimi) presso gli ipermercati IPER. Senza andare in Francia….

Roberto La Pira
Reply to  GIANCARLO PERANI
21 Ottobre 2015 21:43

Io ricordo questi biscotti rotti in vendita presso lo spaccio Lazzaroni e anche in un negozio di Milano molti anni fa.

giuseppe
giuseppe
21 Ottobre 2015 21:40

io in italia già ho trovato i biscotti rotti almeno al 50% : acquisto spessi i biscotti Ottimini della Divella economici nel costo, 1,25 – 1,35 al pacco

Sandro kensan
22 Ottobre 2015 00:45

Al supermercato durante i periodi delle feste natalizie vendono container di pandoro buonissimi ma brutti, lo sconto è ingente e io li ho acquistati: temo contenessero olio di palma 🙁

Valeria Nardi
Reply to  Sandro kensan
22 Ottobre 2015 09:26

Panettone, pandoro e colomba pasquale seguono un disciplinare nazionale, e per legge non possono contenere palma, ma esclusivamente burro.

Carlo
Carlo
22 Ottobre 2015 09:37

Ieri ho visto un episodio della serie tv Modern Family, in cui i ragazzi dovevano realizzare per un progetto scolastico un dispositivo che mantenesse intatte le uova dopo averle fatte cadere da una certa altezza, rompendone parecchie in seguito a numerosi tentativi falliti. Sono un patetico moralista se questa cosa mi ha scandalizzato?
Ben vengano iniziative come quella dell’articolo.

cecilia guizzardi
cecilia guizzardi
28 Ottobre 2015 09:36

Ricordo anch’io la pasticceria Lazzaroni rotta venduta a prezzi scontati come pure i marron glaces a pezzi; ci sono anche da noi ma non sono pubblicizzati come in Francia e non ci sono tutto l’anno.
E’ come con le mele :se non sono come quelle di Biancaneve non le compriamo…(salvo che poi sono avvelenate)

Stelio
30 Ottobre 2015 10:12

Me li ricordo i rotti, 50 anni fa, da Colussi a Trieste. Erano gli unici che ci permettevamo 🙂

Marco
Marco
31 Ottobre 2015 08:48

La Crisi ci sta insegnando cose, cose molto vecchie che i nostri padri hanno dimenticato dai loro nonni. E ora tornano, su scala industriale.

giunela
giunela
31 Ottobre 2015 14:26

Qui lo fanno con i prodotti da forno (panettoni, pandori),con qualche difettuccio fisico. E sono buoni quanto quelli perfetti.