In India sono di nuovo in vendita i Maggi Instant Noodles, spaghettini con verdure pronti in due minuti, prodotti da Nestlé, che erano stati ritirati dal mercato il 5 giugno scorso per ordine della Food Safety and Standards Authority of India. La multinazionale svizzera era accusata di violare le norme sull’etichettatura e sul limite massimo di piombo, motivo per cui i Maggi Instant Noodles erano stati classificati come “non sicuri e pericolosi per il consumo umano” (leggi articolo). Successivamente, il governo indiano aveva deciso di avviare una causa contro Nestlé, a nome dei consumatori, chiedendo un risarcimento danni.
La vicenda era iniziata nello Stato indiano dell’Uttar Pradesh, dove delle analisi pubbliche di routine avevano rilevato la presenza nei Maggi Instant Noodles di glutammato monosodico (E621), non indicato in etichetta. Su richiesta di Nestlé, che contestava i risultati, erano state effettuate altre analisi in un laboratorio di Calcutta che, oltre al glutammato monosodico, aveva rilevato anche la presenza di piombo ben oltre il limite massimo ammesso (2,5 parti per milione). Da qui era scattano l’ordine di ritiro dal commercio e la distruzione delle scorte.
Nestlé aveva contestato sin dall’inizio le analisi e aveva fatto ricorso all’Alta Corte di Bombay, che aveva disposto nuove prove da fare in laboratori accreditati. Non avendo le nuove analisi riscontrato anomalie, l’Alta Corte aveva autorizzato la commercializzazione dei lotti di spaghettini sequestrati, criticando severamente l’autorità per la sicurezza alimentare che ne aveva disposto il ritiro, definendo il comportamento “inaspettato, drastico e arbitrario”.
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Sarà interessante capire se e quanto pagherà la Food Safety and Standards Authority of India. I danni di immagine mi sembrano evidenti e notevoli.