Il salumificio Zoratti S.r.l. ha richiamato un lotto di “salame casereccio” a causa di una non conformità microbiologica. Si tratta di salame di suino senza glutine, venduto in pezzi da circa 500-600 grammi, in cui sono state riscontrate tracce di Salmonella Tiphy murium. Il richiamo interessa esclusivamente il lotto A12, prodotto il 21/03/17 e, secondo quanto riferisce l’azienda avrebbe come termine minimo di conservazione il 19/11/17. Il salumificio Zoratti di Tavagnacco (Ud) precisa che la vendita avviene sopratutto all’ingrosso a clienti che operano nella regione Friuli.
Le persone o i grossisti che hanno acquistato salami appartenenti al lotto richiamato, sono invitati a restituirlo. Anche il sito del Ministero della salute ha pubblicato l’avviso del richiamo.
Questo è il richiamo numero 35 del 2017 che Il Fatto Alimentare pubblica.
© Riproduzione riservata
Le donazioni si possono fare:
* Con Carta di credito (attraverso PayPal). Clicca qui
* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264
indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare. Clicca qui
Cosa vuol dire “tracce di salmonella”? La salmonella c’è o non c’è
Non riesco a capire : la Salmonella typhimurium o c’è o non c’è, le tracce non sono previste.
Il REGOLAMENTO (CE) n. 2073/2005 – sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari –
prevede l’assenza su 10 grammi , 25 grammi o 50 grammi a seconda della tipologia alimento.
Per cui mi chiedo cosa vuol dire tracce; queste le posso trovare se ricerco il DNA della salmonella, ma non mi dice se la salmonella è viva con capacità infettante e quindi rappresenta un riscihio.