Oggi la catena di supermercati Coop ha annunciato il ritiro da tutti i negozi del lotto: L 006616 del SALAMINO ITALIANO FIOR FIORE COOP . Secondo una comunicazione ufficiale il salame potrebbe presentare una contaminazione da Listeria monocytogenes
Che cos’è la listeria (scheda a cura dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie)
Listeria monocytogenes è un batterio Gram-positivo, ubiquitario nell’ambiente e presente in numerose specie animali (mammiferi, uccelli, pesci). È stato dimostrato che ogni prodotto alimentare fresco di origine animale o vegetale possa essere contaminato da concentrazioni variabili di L. monocytogenes. In generale, il microrganismo è stato isolato in: latte crudo, formaggi molli, carne fresca e congelata, pollame, prodotti ittici e prodotti ortofrutticoli.
La Listeria monocytogenes a differenza di altri batteri di origine alimentare, tollera gli ambienti salati e le basse temperature (tra +2 °C e 4 °C), per questo motivo la temperatura di refrigerazione a cui vengono conservati gli alimenti (4°C) non ne contrasta la moltiplicazione, rendendone indispensabile il controllo durante la produzione degli alimenti.
La listeriosi può assumere due forme:
- diarroica, più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione;
- invasiva o sistemica, che attraverso i tessuti intestinali e il flusso sanguigno si diffonde sviluppando forme più acute di sepsi, encefaliti e meningiti. In questo caso, tra l’ingestione del cibo a rischio e la manifestazione dei sintomi possono passare anche periodi di tempo piuttosto consistenti, talvolta fino a 90 giorni.
I soggetti adulti sani possono contrarre la listeriosi nella sua forma diarroica, soprattutto in seguito ad ingestione di alimenti altamente contaminati dai batteri. I soggetti più a rischio per la forma sistemica, più grave, sono i pazienti immunodepressi o affetti da malattie croniche. Anche le donne in gravidanza presentano un elevato rischio di contrarre l’infezione materno-fetale e perinatale, con rischio di aborto, nascita prematura o morte del feto.
Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Alcune osservazioni
1) se si mettono immagini relative alle colonie, meglio che siano riferibili al batterio in questione
2) oltre alle patologie correlabili all’ingestione di questo microrganismo, sarebbe utile informare in merito alle condizioni in cui può rivelarsi pericoloso (concentrazione maggiore di, condizioni di salute dell’ospite, ecc.)
Infine: credi sia corretto che le informazioni sui ritiri/richiami siano uniformi di volta in volta. Nello specifico, in questo caso non è indicato lo stabilimento di produzione, come invece era stato riportato per il caso Eurospin segnalato nel mese di giugno.
Noi pubblichiamo tutte le informazioni che riusciamo a raccogliere. Se la scheda del richiamo è incompleta non possiamo inventare i dati mancanti.
Sarebbe utile che venga resa nota l’azienda che ha prodotto per Coop il salame contaminato