Quando si vuole risparmiare al supermercato, la scelta del punto vendita può fare la differenza, soprattutto in una città come Roma, dove la concorrenza tra insegne e quartieri è molto variabile. Nella Capitale, una famiglia che mette nel carrello solo prodotti di marca potrebbe risparmiare fino a 1.359 euro in un anno. È quanto emerge dalla classifica 2025 di Altroconsumo sui supermercati e ipermercati più convenienti.
Quest’anno sul podio dei più economici troviamo uno dei supermercati del gruppo Pewex (in via Filippo Serafini 73), che guida la classifica con l’indice prezzi più basso. Seguono, staccati di due-tre punti, l’Emisfero di viale Donato Bramante a Fiumicino e il Decò Maxistore Garda 2 di viale Caduti per la Resistenza. La classifica è stata redatta considerando un carrello della spesa riempito solo con prodotti di marca, escludendo quelli con il marchio dell’insegna e quali con i prezzi più bassi.

I prezzi cambiano con la zona
Nelle prime posizioni della classifica troviamo altre insegne del gruppo Pewex, seguiti da Il castoro Supermercati, Iper Dem e Iper Triscount che mantengono prezzi competitivi (vedi tabella). La classifica di Altroconsumo evidenzia un aspetto interessante. Nella stessa catena i prezzi possono cambiare anche di 7-8 punti percentuali. Ad esempio, se il Pewex di via Serafini è il più conveniente, fare la spesa in quello di quello di via Ferdinando Quaglia costa l’8% in più. Lo stesso accade per Decò, Pim, Il Castoro che evidenziano sensibili oscillazioni a seconda della zona e della concorrenza. In fondo alla classifica capitolina troviamo i Carrefour, con ben sette punti vendita collocati tra i meno convenienti: qui la spesa costa fino al 20% in più rispetto al Pewex di riferimento.
Vincono i supermercati locali
A Roma colpisce il ruolo marginale delle grandi catene nazionali. Insegne come Coop, Esselunga, Conad e Panorama hanno una presenza ridotta e, dove compaiono, risultano poco competitive rispetto agli operatori locali. Si tratta d’un fattore che segna la netta differenza rispetto a città come Milano (ne abbiamo parlato qui), dove queste catene sono protagoniste di primo piano. La rilevazione di Altroconsumo evidenzia un punto chiave: a Roma, come a Milano, la stessa spesa può avere un costo molto diverso a seconda del supermercato scelto. Optare per il punto vendita giusto può far risparmiare a una famiglia romana oltre 1.300 euro l’anno.
© Riproduzione riservata – Foto: tabella ripresa da Altroconsumo
giornalista redazione Il Fatto Alimentare



il supermercato decò di viale caduti per la resistenza a Roma ha chiuso da qualche mese, da pochi giorni hanno aperto eurospin negli stessi locali
È un ottimo supermercato peccato che dove mi sono trasferita a Nettuno non ci siamo, spero che presto apriranno anche qui
È vero unico supermercato che conviene a fare la spesa
Ok, come consumatore sono contento. La domanda è però un’altra, a che prezzo abbiamo questo risparmio? Nel senso su chi ricade? Se è una rinuncia di utile da parte della catena è un conto, ma non penso… Se è l’ennesima leva che ricade sui produttori/fornitori è un’altra storia. È solo una domanda senza alcuna polemica la mia.
La sua domanda è lecita ma la risposta è molto difficile. Non saprei proprio chi potrebbe dare una risposta. La leva dei prezzi è collegata a sconti, promozioni, contratti con i formatori, etica e altri elementi che determinano un risultato finale . Probabilmente ogni catena adotta i suoi criteri e il prezzo è il risultato