Quale rischio corre l’Italia che importa buona parte del pesce fresco e congelato dall’estero nell’improbabile arrivo sul mercato partite di pescato catturato nella zona di Fukushima in Giappone? Il motivo della preoccupazione è collegato all’inizio dello sversamento in mare delle acque di raffreddamento che contengono piccolissime parti di trizio (un isotopo derivante dalle operazioni che si svolgono nelle centrali nucleari).
I rischi sono pressoché nulli perché la procedura di dispersione delle acque filtrate è considerata sicura dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea): il rilascio di acqua contenente trizio durerà anni, durante i quali saranno monitorati i livelli di radioattività nell’acqua e nel pesce. Il livello di radioattività dell’acqua filtrata è comunque molto inferiore agli standard di sicurezza: il primo lotto di acqua conterrà circa 190 becquerel di trizio per litro, ben al di sotto del limite per l’acqua potabile dell’Organizzazione mondiale della sanità di 10mila becquerel per litro. Per cui i livelli di pericolo sono minimi, se non inesistenti.
Quanto pesce importiamo dalla zona di Fukushima?
In ogni caso, la questione riguarda solo marginalmente i consumatori italiani. La quantità di pesce importato dal Giappone in Italia è davvero inconsistente. Tant’è vero che anche a Bruxelles non sono stati presi provvedimenti. I maggiori importatori di pesce giapponese sono infatti la Cina e Hong Kong, che hanno deciso preventivamente e in via cautelativa il blocco dell’import (più per ragioni politiche, che di sicurezza alimentare). Da noi arrivano gli astici dagli Usa, cernie e pesci di taglia pregiata via aereo da Paesi come l’Australia, merluzzo dall’Atlantico e molto pesce dall’Africa del Nord, ma dal Giappone ben poco. Secondo un’elaborazione di Coldiretti su dati Istat, nel 2022 sono arrivati dal Giappone 123mila chili di pesce, appena lo 0,02% di tutti i prodotti ittici importati.
Il 50-60% del pesce che consumano gli italiani (branzini, orate, rombi, trote…) è allevato e proviene da aziende ittiche locali e greche. Anche lo cozze e le vongole sono allevate nel nostro Paese. Poi c’è il salmone che arriva per buona parte da Norvegia, Regno Unito e Cile. Adesso persino una parte del tonno viene prima catturato nel Mediterraneo e poi allevato in grandi vasche situate a qualche chilometro dalla costa ed esportato in Giappone e in oriente. Anche per quanto riguarda il sushi, nella maggior parte dei casi non si usa pesce giapponese, ma in questo caso, più che di un inesistente rischio Fukushima, dovremmo preoccuparci di ben altro: il rischio microbiologico dovuto alla cattiva conservazione del pesce, e l’Anisakis, in caso di mancato abbattimento del pesce. Questi sì che sono pericoli reali.
© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos, AdobeStock
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
Alcuni appunti sparsi, sbollita la prima rabbia……………..
a) Studiando giurisprudenza viene in mente un modo di dire ” creare un precedente” che farà da guida per il futuro.
b) Da sempre i fabbricanti dell’atomo hanno il problema delle scorie e non è una bufala e nemmeno una invenzione da complottisti.
c) la gestione dell’immondizia privata in tutte le giurisdizioni civili non funziona così.
A questo ultimo proposito, nel nostro ordinamento civile la pulizia di un fosso costeggiato da una strada che confina con un terreno su cui facciamo agricoltura è a nostro carico anche per quello che riguarda la spazzatura buttata allegramente dagli automobilisti di passaggio…………
L’abominio del comportamento giapponese sostenuto da certi progressisti alleati politici fa si che d’ora in poi sarà più facile disfarsi di scorie ritenute a ragione e/o torto innocue.
Detto solo tra noi i paesi del Pacifico hanno buona memoria e quello che hanno fatto sempre i soli ti paesi evoluti.
Inoltre si sdogana il principio che il proprio rusco può essere conferito in spazi comuni con altri senza il loro consenso, solo la sfrontatezza politica non afferra il punto..
I debunkers sono sempre molto più informati delle stesse autorità preposte ai lavori, e anche degli scienziati………………
Nonostante di tempo ne sia trascorso parecchio………….
https://oceanhealth.github.io/special_communication/files/20230810_Special_Procedure%20Complaint_Fukushima_final_version.pdf
——According to TEPCO, the concentration of the substances in the
treated water are lower than the regulatory concentration limits set for discharge into the environment by
Japan, however, key data on uptake, trophic transfer and bioaccumulation of a variety of radionuclides
are still missing and adequate sampling protocols for detection are incomplete.———-
————-IAEA Report not Suitable to Defend Discharge
The Report is solely based on the IAEA’s own safety standards, some of which are more than 22 years
old and thus lack the advancements of multi-omics and DNA analyses to determine sublethal, cellular-level
damage to the ocean and human life. The Guidelines are thus incomprehensive, outdated and do not
reflect the best scientific evidence available. Furthermore, the Radiological Environmental Impact
Assessment (REIA)19 by TEPCO, on which the IAEA Report is based, shows deficiencies, inadequacies,
and inaccuracies, including but not limited to the following findings:
● According to the IAEA, the ocean current models assed a 7-year period from 2014-2020.The
REIA reports, however, only state that meteorological and sea condition data from 2014 and 2019
were taken into account. Furthermore, the assessment primarily deals with mean flow and does
not adequately address expected anomalies, such as between El Nino and La Nina years and the
effects of storms and other meteorological events.
● The REIA is incorrectly based on the assumption that radionuclide values reach equilibrium in
bottom sediments. However, levels of the non-tritium radionuclides, which are 1000’s (137Cs) to
> 300,000 (60Co) times more likely to accumulate on the seafloor, would continue to increase
over time with a continuous source, leading to an increasing uptake by demersal fish and benthic
dwelling shellfish and consumers thereof.
The IAEA Report does not contain any assessment of justification, although “justification is a fundamental
principle for the international standards of Radiation protection.”——————-
Ecc.ecc.ecc.
Quindi informazioni incomplete e motivazioni insufficienti come minimo, anche se in questo ultimo punto le cose sono chiarissime, si tratta di risparmiare scaricando il peso di errori marchiani sulle spalle dell’ambiente, il caro vecchio deus ex-machina che tutto risolve, finchè regge.
https://beyondnuclearinternational.org/2023/08/20/poisoning-the-planet/
Radioactive water dump is just latest example our reckless destruction of habitat
https://www.japantimes.co.jp/opinion/2022/08/26/commentary/japan-commentary/radioactive-water-release/
More data needed before ocean release of Fukushima water
The full extent of the nuclear isotopes in the damaged plant’s tanks requires more study.————-
ma ci pensano gli avvocati dell’atomo a chiarire esaurientemente cosa si può fare.
Ma per favore! Si tratta di un documento di un ufficio legale evidentemente interessato a difendere la propria causa, ma nel farlo propone argomenti a dir poco privi di senso. Innanzitutto la procedura seguita per lo sversamento delle acque è tra le manovre più monitorate della storia, per cui ogni eventuale anomalia sarebbe immediatamente rilevata. Inoltre il pezzo qui citato fa riferimento ai “livelli di radionuclidi diversi dal trizio”, peccato che però i radionuclidi diversi dal trizio non siano presenti nelle acque che ora vengono sversate, in quanto sono già stati filtrati. L’unico elemento che rimane è proprio il trizio, in quanto, essendo un isotopo dell’idrogeno, per sua natura non può essere eliminato dall’acqua. Ma anche qui, i livelli di trizio sversato saranno talmente diluiti da fare invidia all’omeopatia, tanto è vero che l’acqua di Fukushima sarebbe teoricamente potabile (se non fosse che, essendo distillata, non è adatta a consumo umano).
https://asiatimes.com/2023/08/fukushima-water-release-a-volatile-mix-of-politics-and-science/
Non credo abbia letto bene…………………
ttps://asiatimes.com/2023/08/fukushima-water-release-a-volatile-mix-of-politics-and-science/
Tre passanti qualsiasi
Arjun Makhijani, PhD, ingegnere nucleare e autore, presidente dell’Istituto per la ricerca energetica e ambientale (con sede nel Maryland, USA) e hmembro del gruppo di esperti nominato dal Pacific Islands Forum (un’organizzazione di 18 stati insulari del Pacifico, comprese Australia e Nuova Zelanda) per sostenere le consultazioni con il governo giapponese sulla questione delle acque reflue di Fukushima.
Shinichi Kurokawa, professore emerito dell’Organizzazione giapponese per la ricerca sugli acceleratori ad alta energia, che ha sede nella città scientifica di Tsukuba a nord-est di Tokyo.
Junichi Nukushina, rappresentante del Forum civile sui danni da radiazioni nucleari del Giappone, un’organizzazione di privati cittadini che opera tramite un sito web interattivo e social media.
Il titolo della loro presentazione era “Una decisione sbagliata per Fukushima: problemi scientifici con il piano di trattamento delle acque ALPS”. ALPS, che sta per Advanced Liquid Processing System, è il sistema di purificazione utilizzato per rimuovere i materiali radioattivi dalle acque reflue di Fukushima. ecc.ecc. da leggere e capire.
E poi risponda alla mia domanda: tutta questa fatica per acqua pulita e tiepida?
E chi lo dice che non c’è altro e che non avrà conseguenze, ah già nonostante i precedenti abbiamo cieca fiducia ben prima di ogni dimostrazione pratica visto che protocolli certi di campionamento non sono nemmeno stati completati…………
Inotre tenga presente che di questo tipo di elisir se ne produrranno ancora milioni di m3 nel prossimo futuro perchè i reattori fusi non sono ancora sotto controllo…………
Senza contare, e per me aspetto molto importante, i risvolti giuridici che ho spiegato in precedenza.
Il parere di tre scienziati, per quanto rispettabile, non può essere comparato con le analisi dell’AIEA, e più in generale con il consensus della comunità scientifica internazionale, entrambi concordi nel sostenere la sicurezza del processo, che peraltro sarà ora attentamente monitorato. Il fatto poi che nei prossimi anni si andrà a produrre molta altra acqua di raffreddamento non è di per sé rilevante, perché ciò che andrà verificato è il grado di concentrazione di trizio riversato in mare. Una ulteriore diluizione,unita al fatto che con il tempo aumenta il decadimento radioattivo, renderà semmai il processo ancor più sicuro. In ogni caso, mi pare piuttosto presuntuoso sindacare su valutazioni scientifiche di tale complessità emesse da agenzie internazionali che per statuto si occupano proprio di garantire la sicurezza nucleare. Che poi Cina, Russia e Corea del Nord gridino allo scandalo mi pare ovvio, ma queste sono valutazioni politicamente connotate, di per sé irrilevanti
A proposito di acqua distillata………
Ricordavo di aver letto un articolo sul portale del FattoAlimentare qualche hanno fa
——————–Glaceau Smartwater (stylized as smartwater) is a brand of bottled water owned by Energy Brands, a subsidiary of The Coca-Cola Company.[2][3] Introduced in 1996 in the United States, by 2016 it was one of the top five most sold brands of bottled water in that country[4] with sales worth nearly $830 million in 2017.[5]
The brand is also available in other countries including the United Kingdom,[6] France,[7] India,[8] Australia, Argentina, Brazil, Chile, The United Arab Emirates, Croatia, Singapore, Serbia,[9] Romania, Malaysia and Canada.[10] ——————————
Sentir dire che l’acqua distillata non si può bere mi fa sorridere, intanto è sconsigliata ma solo per lunghi periodi oppure la persona dovrebbe integrare i sali minerali e poi nessuno impedisce che vi si aggiunga un pò di sale, l’industria sa bene come fare per aggiungere qualcosa ad un prodotto.
Quindi dire che si deve buttare in mare perchè non si può bere è inostenibile, ma ci sono diversi altri usi che si potrebbero fare senza danni.
Però torniamo in argomento, non è vero che gli altri nucleotidi sono assenti bensi si tratta di averne ridotto la quantità sotto una certa soglia anche con la diluizione, e i parametri di controllo si è detto prima che sono un pò datati come minimo.
Ma è il quadro in generale ad essere fallimentare e indifendibile.
https://www.lemonde.fr/en/international/article/2023/08/29/fukushima-beyond-contaminated-water-lies-enormous-challenges-of-dismantling-plant_6114017_4.html
Capisco che bisogna minimizzare l’impatto del problema “acqua” perchè ci sono profili e dati di fatto accertati di ben maggiore gravità e l’operazione intera di smantellamento costerà cara assai, mentre i fondi scarseggiano, a proposito di energia nucleare pulita, illimitata e a buon prezzo…………….
Quindi, ciliegina sulla torta, tutti questi discorsi sull’acqua distolgono l’attenzione da ben peggiori inferni poco pubblicizzati per non sporcare l’immagine.
Per me basta e avanza.
Dato che fortunatamente ci sono ottimi divulgatori che si sono già presi la briga di affrontare la questione esaustivamente, per brevità rispondo a questo suo intervento rimandando alla pagina Facebook dell’avvocato dell’atomo, divulgatore scientifico. In uno dei primi post spiega egregiamente la questione con dovizia di rimandi alle fonti.
https://m.facebook.com/AvvocatoAtomico
In attesa del nuovo pacco dell’avvocato ( indipendente ? ) ecco un mio personale pacco munito di riferimenti, ovviamente non sono super partes nemmeno io.
https://www.theguardian.com/world/2021/apr/26/if-its-safe-dump-it-in-tokyo-we-in-the-pacific-dont-want-japans-nuclear-wastewater
Una pungente provocazione ma non poi così paradossale..
Invece chi si preoccuperà di cancellare il Runit Dome, e i tanti postacci simili lontani da occhi indiscreti……..
https://greatgameindia.com/how-us-nuclear-tests-devastated-marshall-islands/
Suggerirei poi di fare ricerca digitando “Mururoa files” per ulteriore materiale…….
Non sono solo tre i critici, nè trenta o trecento ma molti di più, solo che sono snobbati e silenziati.
https://www.forumsec.org/2022/03/14/release-pacific-appoints-panel-of-independent-global-experts-on-nuclear-issues/
Si oppone allo sversamento dell’acqua contaminata anche l’U.S. National Association of Marine Laboratories (NAML), che riunisce un centinaio di istituzioni scientifiche americane che si occupano di ambiente marino, secondo cui il piano proposto
«è una questione transfrontaliera e transgenerazionale che pone preoccupazioni per la salute degli ecosistemi marini e delle persone che da essi dipendono».
inoltre nella lista dei miscredenti ci sono anche
https://www.greenpeace.org/italy/comunicato-stampa/18699/greenpeace-critica-lo-scarico-in-mare-dellacqua-contaminata-dalla-centrale-nucleare-di-fukushima/
———Gli Stati membri del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, così come i relatori speciali delle Nazioni Unite, si sono opposti e hanno criticato i piani di rilascio del Giappone.——-
———-Inoltre, il Giappone non ha rispettato i suoi obblighi legali ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite per il Diritto del Mare (UNCLOS) per proteggere l’ambiente marino, compreso l’obbligo legale di condurre una valutazione di impatto ambientale completa degli scarichi nell’Oceano Pacifico, dato il rischio di significativi danni transfrontalieri ai Paesi vicini.———-
——–Secondo dati riportati da Greenpeace, “il 3 agosto 2023 risultavano stoccati nei serbatoi 1.343.227 metri cubi di acque reflue radioattive, ma a causa del fallimento della tecnologia di trattamento ALPS (Advanced Liquid Processing System), circa il 70% di queste acque dovrà essere nuovamente trattato”.
Inoltre, non tutti i rischi sono stati valutati completamente e tra gli elementi radioattivi di cui preoccuparsi non c’è solo il Trizio ma anche Carbonio-14, Stronzio-90 e Iodio-129, i cui effetti sono stati ignorati. “L’IAEA ha approvato i piani di rilascio dell’acqua contaminata ma non ha indagato sul funzionamento del sistema di trattamento ALPS e ha completamente ignorato i detriti di combustibile altamente radioattivi che si sono fusi e che continuano ogni giorno a contaminare le falde acquifere (quasi 1.000 metri cubi ogni dieci giorni).”—————–
Ma si sa che Greenpeace è un organismo estremista e inaffidabile, solo a giorni alterni però, selettivamente………..
Il punto allarmante sta saldamente nella realtà, dice che si può dubitare e le critiche investono il sistema ALPS stesso e gli operatori che hanno eseguito i lavori, tutto il sistema complessivo……..quante volte dovranno ripetersi? e con quale risultato?.
Una ultima considerazione.
Non è certamente compito della Agenzia proteggere il mare nonostante scorrendo le pagine relative all’agenzia ci si trovino concetti di scienza e ragionevolezza ambientale, ma volendo si potrebbe cominciare a sviscerare gli errori commessi nella progettazione, costruzione e gestione della centrale di Fukushima, mi piacerebbe parlarne ma siamo un pò fuori tema qui al FattoAlimentare.
La suddetta Agenzia diede consigli, assistenza e pieno e informato assenso????? giusto per parlare di terzietà e competenze.
Ora per completare l’opera “bisogna” fare così, basta vedere l’ubicazione dell’impianto per capire…….
Naturalmente, per rassicurarci, le autorità ci dicono che queste cose in scala (forse) inferiore si fanno in altre nazioni e località e nessuno ha il diritto di scagliare la prima pietra…….ovvero dalla padella alla brace, ma tutto per il nostro bene.
Questa operazione mi sembra una banalissima sanatoria autoassolutoria, non accettabile, una sentenza guida che farà giurisprudenza da domani in poi.
1) Sull’articolo del Guardian: la preoccupazione degli abitanti del Pacifico si può comprendere considerando le scriteriate sperimentazioni nucleari statunitensi che hanno riguardato questo territorio per decenni, ma resta il fatto che ciò non ha nulla a che vedere con l’operazione in corso a Fukushima. La “provocazione” formulata nell’articolo è semplicemente ridicola, la quantità d’acqua da riversare è troppo grande per qualunque altro specchio d’acqua che non sia l’oceano. Peraltro vorrei far notare come i primi interessati alla salvaguardia di quelle acque siano proprio i Giapponesi, visto che sono i più vicini al luogo dello sversamento. In ogni caso, a riprova che gli stessi governanti giapponesi sono in un certo senso disposti ad accettare la provocazione, proprio ieri il premier Kishida ha mangiato in diretta televisiva il pesce appena pescato a Fukushima.
2) Se si prende Greenpeace come fonte affidabile allora davvero vale tutto. Innanzitutto non è vero, come invece sostiene Greenpeace, che “Gli Stati membri del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, così come i relatori speciali delle Nazioni Unite, si sono opposti e hanno criticato i piani di rilascio del Giappone”. Gli stati membri sono 47, e solo alcuni si sono pronunciati contro lo sversamento (e le ragioni per cui gli Stati si pronunciano non sono quasi mai tecniche, ma eminentemente politiche). Quanto ai “relatori speciali”, uno è Marcos Orellana, esperto di diritto internazionale, dei diritti umani e dell’ambiente; il secondo è Michael Fakhri, avvocato e docente di diritti umani, diritto alimentare e commerciale; il terzo è David Boyd, professore associato di diritto, politica e sostenibilità. Insomma, tutti giuristi, nessuno di loro ha la benché minima cognizione tecnica del processo che andavano a criticare.
3) quanto agli elementi diversi dal trizio, si dà il caso che la concentrazione degli altri radionuclidi all’interno dell’acqua trattata sia inferiore a quella del corpo umano. Di conseguenza se bevi acqua di Fukushima, la concentrazione di elementi come Carbonio 14 o Stronzio 90 all’interno del corpo non solo non aumenta, ma paradossalmente diminuisce.
4) Greenpeace prospetta il pericolo di bioaccumulazione del trizio, isotopo che notoriamente non può bioaccumularsi perché viene espulso insieme all’acqua che ogni organismo vivente ricicla in continuazione.
Detto questo, temo che su questo argomento non arriveremo mai a un punto, perché se per statuto si decide di diffidare a prescindere di tutti gli enti scientifici che hanno esaminato la procedura dando parere positivo, preferendo l’opinione di esperti di diritti umani o attivisti pseudo-ambientalisti, mancano i presupposti metodologici per affrontare la questione.
Tommaso, è inutile discutere con chi ideologicamente è contrario (in tutti i campi, non solo in questo) a prescindere da ogni aspetto scientifico. Costoro andranno a spulciare nella pattumiera di Internet e troveranno sicuramente uno che darà loro ragione (processo echo chamber), e tanto a loro basta. La pancia domina sul cervello: se volessi discutere con loro, dovresti abbassarti al loro livello, ma avendo costoro un’esperienza molto maggiore, sarai sopraffatto. Lascia perdere, se no ti arrabbierai sempre di più senza venire a capo di nulla. Fra parentesi, la Cina, che tanto protesta, sta sversando in mare da 60 anni il trizio delle proprie centrali nucleari….
Ho letto tutti i commenti pro e contro. Tendenzialmente sarei anch’io contro, ma Fukushima è solo la punta dell’iceberg. Mi risulta che la maggiorparte delle centrali nucleari sorgono nelle vicinanze di fiumi e laghi perchè l’acqua è fondamentale per il raffreddamento. E chi ci dice che in passato altre centrali abbiamo fatto la stessa cosa in assoluto silenzio? E’ proprio il nucleare in se che è un pericolo per l’ambiente e per noi umani. D’altronde ognuno di noi ormai non rinuncerebbe mai alla correte elettrica, anzi ne consumiamo sempre di più e allora? Quali sono le alternative reali per rallentare la distruzione del nostro pianeta così come lo conosciamo oggi?
https://greenreport.it/news/rifiuti-e-bonifiche/per-l80-dei-giapponesi-il-piano-di-sversamento-in-mare-delle-acque-radioattive-di-fukushima-e-inadeguato/
Sarò antinucleare ma so leggere e…………………. abbiamo avuto anche noi politici che bevevano l’acqua del mare o baciavano un cinese ma è una cosa ridicola anche solo citarla.
L’unica cosa che condivido del suo commento è che il bioaccumulo che sembra assai improbabile anche secondo le fonti scientifiche ma il resto per me è spazzatura e il trizio stesso è fornitore di radiazioni ionizzanti.
I nuclearisti sognano un mondo tutto per loro e si offendono se gli si fa notare che finora hanno fatto pasticci, che scopriamo anche dopo decenni, solo loro sono amici del mondo ma seminano morte e pericoli dovunque arrivano.
I governi dichiarano sempre che le loro procedure sono ” pulite ” , sono sottovalutatori nati e se mi permette non credo ad una sola parola, e anche i giapponesi ( popolo ) mi sembrano disincantati.
Gli impianti così pericolosi andrebbero costruiti e gestiti molto meglio, non avete nessuna vergogna.
Non sono io il problema ma la vostra superficialità. e sprezzo delle regole comuni
E’ veramente disperante vedere quanto tutti, ma proprio tutti, i commentatori terrorizzati dal trizio proprio non sanno di COSA si tratta né delle QUANTITA’ di cui si sta parlando, colpa purtroppo della pessima comunicazione della politica che approfitta di ogni occasione per sfruttare le pulsioni più irrazionali delle folle.
Cercherò di essere il più breve e chiaro possibile, non intendo ripetere per l’ennesima volta ciò che hanno già spiegato dettagliatissimamente scienziati e OMS, i numeri parlano chiaro, basta saperli leggere, RIASSUMO SOLO LE BASI INDISPENSABILI PER CAPIRE.
LE QUANTITA’: sono presenti 20 GRAMMI di trizio in UN MILIARDO di litri di acqua stivata nei serbatoi di Fukushima, acqua che non contiene altro perché è stata depurata di tutti i nuclidi radioattivi e i sali minerali , è quindi acqua distillata (ed è per questo che NON si può bere così com’è, non “perché c’è il trizio”).
IL TEMPO: impiegando 30 ANNI verrà diluita con acqua di mare PRIMA di sversarla, portando la radioattività dagli attuali 700.000 Bq/L a 1.500 Bq/L (ricordo che la soglia ammessa dalla OMS per l’acqua POTABILE è di 10.000 Bq/L per il normale consumo diretto continuo).
il trizio decade, ossia si dimezza, diventando He3 (Elio3 inerte) in 12 anni, quindi già nel solo stivaggio si è dimezzato rispetto all’origine, e avrà altri 30 anni per continuare a dimezzare.
Ma la cosa più importante è che tutti sembrano non sapere è che il trizio
****NON***SI***ACCUMULA**** negli organismi viventi
(come capita per il mercurio o il plutonio, per dire) in quanto non è “DENTRO all’acqua”, E’ PROPRIO ACQUA, e le molecole H2O “normali” sono identiche alle molecole H2O “triziate” per TUTTI gli organismi viventi (pesci, alghe, plancton, mammiferi…) che quindi non sono fisicamente in grado di distinguerle dalle altre molecole H2O e LE ELIMINANO TUTTE ALLO STESSO MODO col normale ricambio (noi umani “facendo pipì”, per capirci).
I commenti ci stanno tutti, sia che pongano argomenti o solo pregiudizi ostili ma non sono certo sufficienti per impedirmi di esprimere contestazioni che non sono “mie” …io leggo, cerco di capire e decido con la mia testa da che parte stare .
Dunque sappiamo per certo che la maggior parte delle centrali sono vicino al mare e che alcuni cattivi buttano l’acqua alla chitichella e poi si lamentano se lo fanno gli altri, buoni e autorizzati……….
Ma se la procedura prevalente è questa per me non è normalizzata ma diabolica, il risultato finale è scontato e comunque dannoso.
E se una cosa è dannosa non ci sono esperti ma spregevoli prepotenti. e sciocchi creduloni.
Risultato finale incontrovertibile, per ora, un mare che contiene un certo quantitativo di immondizia nucleare di diverse grandezze maggiore rispetto alla situazione preesistente al progresso nucleare man-made a cui si aggiungerà questa, un’altra goccia nel mare, complimenti.
Al signor Enciclopivo dico che tutti rimestiamo nell’immondizia, volenti o nolenti a meno che non abbia già un biglietto per andare su Marte………..ma non ci sono dubbi che in nome del progresso presto terraformeremo anche i corpi celesti vicino a noi dopo aver riempiro di spazzatura dopo il mare anche la nostra atmosfera.
Tutte le attivita’ umane comportano dei rischi.
La mia personale idea (quindi fallibile) circa i rischi legati alla produzione di energia dall’atomo e’ che siano addirittura inferiori a quelli dovuti alle fonti fossili (altro discorso per eolico e solare ovviamente che forse non riusciranno mai a coprire l’intero nostro fabbisogno e che, comunque, vengono criticate anch’esse per i motivi piu
disparati).
davvero difficile quantificare e fare comparazioni in questi campi e l’energia atomica sconta (come per i disastri aerei) il fatto che i rarissimi incidenti sono eclatanti e restano scolpiti nell’immaginario collettivo per sempre. PiuPurtroppo e
difficile preoccuparsi dei morti e malati causati da secoli di inquinamento "classico".
dimostrare di vivere in maniera monastica con una drastica riduzione di tutti i consumi, altrimenti sono solo ipocrisie scritte magari da qualcuno che sta al fresco del condizionatore (d’estate) o al calduccio d’inverno tutte “comoditaQuindi accetto critiche solo da chi puo
" che oggi diamo per scontate pronti a scioperare se non ci sono (insieme a mille altre che questa gente tende sempre a dimenticare...) ma di cui l'umanita
ha fatto a meno per il 99% della sua esistenza.Buona giornata a tutti
Mi sto perdendo nell’argomento quindi in chiusura di discussione data la piega inutile che prende lo scambio di opinioni……….
Siamo partiti con l’articolo che chiede le conseguenze su un alimento di un certo comportamento.
Strettamente in argomento ho notato che i giapponesi, fini intenditori, si riforniscono a costi esorbitanti di certi prodotti del mediterraneo quando avrebbero un universo di mare davanti a casa propria.
Per chi mi addita come critico isolato, da recenti sondaggi più dell’80% dei giapponesi dice che il governo non ha fatto quanto dovuto sul problema sversamento acqua, rincuorati da schiere di altri esperti come da collegamenti allegati., e noto che non sono quattro gatti.
Ho cercato di dimostrare che le cose potevano essere progettate, gestite e mitigate molto ma molto meglio, cercando altresi di farvi capire che gli esperti nucleari sanno una piccola parte di quello che serve per il vivere civile legalmente in pace e reciproco rispetto, inoltre di questo sapere ne applicano solo una piccola parte, a convenienza propria e non della biodiversità ambientale.
Ed io per indole sono pronto allo scontro verbale con chiunque crea zone morte nell’ambiente, piccola o grande sia questa ferita.
Non si può spaccare un capello in otto dimostrando che un ottavo ( difficilmente divisibile Alps o non alps ) non è pericoloso.
Aggiungo una nota personale, miei parenti stretti in USA mi riferiscono che le autorità vogliono scaricare trizio nel fiume Hudson, ho anche articoli ufficiali, e le comunità civili sono inferocite…….non nel mio giardino, ma lontano da casa si può.
Quindi concludo il mio dire…..le cose devono essere fatte molto meglio fin dall’inizio, dato che questi rischi sono insiti e conosciuti da prima che io nascessi, se il problema è il raffreddamento e si costruisce vicino al mare o a laghi e fiumi solo un incosciente può pensare che non succederà mai niente di storto, ma purtroppo questo avviene spesso, una ammissione era gradita e sufficiente.
Poi si va in emergenza e si decide sulla base di ( finte? ) urgenze.
E per inciso mi schifano i politici che a suo tempo suggerivano di baciare un cinese………..
Nientaltro da dire, per ora.
https://www.world-nuclear-news.org/Articles/Japan-starts-discharging-treated-water-into-the-se?feed=feed
“The results showed that the analysis value is approximately equal to the calculated concentration and below 1500 becquerels per litre,” Tepco said today. “The sample of the water was also analysed by the Japan Atomic Energy Agency, who confirmed that the analysis value is below 1500 Bq/litre.” In comparison, the World Health Organization guideline for drinking water is 10,000 Bq/litre.
The IAEA experts will observe onsite activities related to the ALPS-treated water discharge, including samples and measurements, and will interface with Tepco and officials from Japan’s Nuclear Regulation Authority. The IAEA will also organise review missions periodically to observe activities on site and to request updates and additional data from Japanese authorities. The IAEA said its independent corroboration activities will also continue during the entirety of the discharge and will involve IAEA laboratories and third-party laboratories.
!500 becquerel/L non 190 o meno e l’AIEA non sarà stabilmente in loco ma organizzerà saltuariamente controlli e richieste di dati, per quello che può servire.
Per quelli preoccupati dello sversamento: prendete un mappamondo, cercate Fukushima (se la trovate) e guardate l’Oceano Pacifico.
Inoltre leggete le utili, interessanti e scientifiche informazioni sul trizio di @Mario (quello vecchio)
Veramente il tonno in scatola arriva per la maggior parte da zone FAO inquinate dell’Oceano Pacifico nord occidentale come riportato da questo trafiletto su Google digitando Fao 71 zona:
“Quali zone FAO sono da evitare per l’alto tasso di inquinamento? Sicuramente: FAO 61, 67, 71 nell’Oceano Pacifico. In particolare si ricorda che FAO 61 e 71 sono altamente inquinate a causa del disastro di Fukushima….
A voi la conclusione!
Gentile Grabriella, lei crede che sugli alimenti importati in Europa non si facciano controlli per verificare la presenza di eventuali inquinamenti?
Dobbiamo valutare noi cosa comprare digitando su Google?
Se ha tanto timore delle radiazioni, le consiglio di verificare la presenza di Radon in casa sua dato che stime recenti attribuiscono al radon il 6-15% dei tumori ai polmoni a livello mondiale.
Diverse analisi epidemiologiche hanno dimostrato che il radon è al secondo posto, dopo il fumo da tabacco, fra le cause principali di cancro ai polmoni.
Dedico questo link ai vari sigg. che cercano rassicurazioni scientifiche………..
https://it.wikipedia.org/wiki/Hanford_Site
e a tutti coloro che difendono l’energia nucleare, perchè stanno difendendo anche i personaggi citati in questa favola noir., se ne trova una versione in ogni nazione utilizzatrice e certi paesi sottosviluppati ne hanno una propria in conto terzi.
Presentateci pure un dito ripulito ma questo dito appartiene ad una mano velenosa inevitabile.
Siamo abituati a spezzettare un problema e a illuminare il meno peggio in modo da convincere anche i riottosi ma non è .
Convincetevi pure che è una fonte pulita e illimitata, tanti auguri.