In Gran Bretagna, l’industria alimentare ha dichiarato di non essere in grado di raggiungere l’obiettivo posto dal governo di una riduzione volontaria del 20% dello zucchero contenuto in nove categorie di alimenti (biscotti, torte, budini, cereali, cioccolatini, caramelle, yogurt, creme e gelati) il  gruppo non  comprende le bevande, per le quali si applica già una tassa. La riduzione del 20%, rispetto al 2015, dovrebbe essere raggiunta entro il 2020. Il primo passo è una diminuzione del   5% da realizzare entro il 2017 considerato “arbitrario” dall’industria, che chiede soluzioni alternative.

Secondo Tim Rycroft, della Food and Drink Federation, un taglio del 20% entro il 2020 non sarà tecnicamente possibile o accettabile per i consumatori del Regno Unito. La posizione dell’industria ha sollevato la reazione delle organizzazioni dei consumatori e di quelle che operano nel campo della salute. Le associazioni hanno anche accusato la Premier Theresa May di lassismo nella lotta all’obesità, che richiederebbe norme vincolanti e non iniziative volontarie.

zucchero
L’industria alimentare ha dichiarato di non essere in grado di raggiungere la riduzione volontaria del 20% dello zucchero

Come riferisce il Times, secondo l’industria alimentare il dibattito si sta concentrando troppo sullo zucchero, trascurando il ruolo di altri nutrienti nella dieta, e sarebbe sbagliato mantenere un obiettivo non realistico, mettendo poi alla gogna le industrie che non lo dovessero raggiungere. Al contrario, bisognerebbe seguire la strategia di una riduzione graduale, come è stato fatto per il sale, diminuito di un terzo in un decennio. Il network Action on Sugar, però, accusa l’industria alimentare di nascondere la testa sotto la sabbia e  fa notare che anche per il programma di riduzione del sale si accampavano motivazioni  simili a quelle portate avanti ora per lo  zucchero e si diceva che erano proposte  impossibili da conseguire e invece è stato fatto, senza difficoltà.

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ezio
ezio
13 Aprile 2017 19:51

Se aspettiamo la riduzione volontaria dei produttori, arriveremo a trasformare in obesi tutti gli abitanti della Terra.
Servono tasse governative importanti come le accise, per trasformare i desideri in una tendenza realizzabile.
Oggi siamo al paradosso che lo zucchero (saccarosio) ed il fruttosio, sono gli ingredienti meno costosi di qualsiasi ricetta alimentare e bevanda, dopo l’acqua.
Come se coltivare le materie prime con concimi e diserbanti, trasformarle con mega impianti ed impiegarle non costasse quasi nulla.
Meglio farle pagare prima per quello che costano veramente, poi tassarle e risarcire le comunità per i danni che fanno.