latte fermentato mirtillo vitalibre

vitalibre latte fermentato mirtilloAggiornamento del 16 marzo 2018: il ministero della Salute ha revocato il richiamo del latte fermentato Vitalibre per la scadenza del prodotto.

Il Ministero della salute ha diffuso il richiamo di un lotto di latte fermentato a marchio Vitalibre per la possibile presenza di frammenti metallici. Il prodotto interessato è al gusto mirtillo ed è venduto in confezioni da 2 vasetti da 125 g con scadenza 10/03/2018 (EAN 14289851).

Il latte fermentato richiamato è prodotto per Maxi Di Srl dall’azienda Senoble Italia Spa nello stabilimento di via Molinetto 76 a Borso del Grappa, in provincia di Treviso (IT 05 87 CE).

A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare il prodotto interessato dal richiamo e di riportarlo al punto vendita d’acquisto, dove sarà rimborsato.

Dal 1° gennaio 2018 Il Fatto Alimentare ha segnalato 23 richiami, per un totale di 62 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che funziona poco e male. Ogni anno in Italia vengono ritirati dagli scaffali dei punti vendita almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore.

I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

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Giulia Del Beato
4 Marzo 2018 07:41

Raga,non ci sono i frammenti metallici ,sono i pezzetti di mirtillo!!!

Roberto La Pira
Reply to  Giulia Del Beato
4 Marzo 2018 09:27

Il comunicato diffuso dal Ministero della salute parla di “frammenti metallici”