richiamo salmone norvegese affumicato primia

salmone norvegese affumicato primiaBasko e Tigros hanno pubblicato il richiamo di un lotto di salmone norvegese affumicato a marchio Primia per la presenza di Listeria monocytogenes riscontrata in seguito di un controllo effettuato dall’ATS di Milano. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 100 grammi con il numero di lotto SA66-21920 e la data di scadenza 15/09/2020.

Il salmone affumicato richiamato è stato prodotto per Agorà Network Scarl da Sicily Food Srl, nello stabilimento di via Miniera Mintini snc, ad Aragona, in provincia di Agrigento (marchio di identificazione IT D6Z3T CE).

A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare il prodotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il produttore all’indirizzo e-mail qualita@sicilyfood.it

Aggiornamento del 9 novembre 2020:

Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato di Sicily Food in merito al richiamo del salmone affumicato a marchio Primia.

“La segnalazione è avvenuta a seguito di un prelevamento effettuato dall’ ATS di Milano per la presenza di Listeria sul prodotto salmone norvegese Primia con richiesta di effettuare il richiamo.

Tale richiesta è apparsa da subito viziata da errore, come confermato tramite comunicazione da parte del Servizio Veterinario di Agrigento di risoluzione dell’allerta, e successiva chiusura sul portale europeo di allerta rapida Rasff, in quanto il produttore è in grado di dimostrare, con soddisfazione dell’autorità competente, che nella fase di commercializzazione la presenza di livelli di Listeria monocytogenes, abbondantemente inferiori ai limiti di legge.

Si segnala inoltre che in data 11/09/20 viene pubblicata su Il Fatto Alimentare l’allerta di un prodotto a marchio Unes (per non conformità di un’aliquota) e viene collegata all’allerta in oggetto, ma si specifica che le due situazioni non sono assolutamente correlate.

Sicily Food è un’azienda siciliana che vanta numerosi anni di esperienza del settore dell’ittico, specializzata nei tagli più pregiati di spada, tonno e salmone affumicato.

Mission fondamentale di Sicily Food è offrire prodotti che contribuiscano ad un’alimentazione nutrizionalmente equilibrata, riconosciuta eccellente per gusto e di qualità superiore, realizzati traendo ispirazione dalla tradizione e dal territorio siciliano, nel rispetto dell’ambiente e della dignità delle persone.

L’impegno in tale direzione ha portato al raggiungimento di due importanti certificazioni: BRC e IFS. La BRC (British Retail Consortium) è uno standard anglosassone che definisce i paramenti per gli ambienti e i processi produttivi, le specifiche di prodotto e le norme relative al personale. L’IFS (International Food Standard) costituisce il corrispettivo della BRC per i paesi centro europei, fondamentale nella selezione fornitori della GDO. La presenza di tali certificazioni e’ un’ulteriore garanzia dell’elevato livello di sicurezza alimentare dei prodotti.”

Aggiornamento del 25 novembre 2020

Riceviamo e pubblichiamo questo nuovo aggiornamento da parte di Sicily Food in merito al richiamo del salmone affumicato a marchio Primia.

In merito alla notizia “Presenza di Listeria monocytogenes, e relativo richiamo di salmone norvegese affumicato Primia dai supermercati Basko e Tigros”, pubblicata da Il Fatto Alimentare in data 09/09/2020, si comunica che, come documentato dal Servizio Veterinario di Agrigento, l’allerta è stata risolta con chiusura sul portale europeo di allerta rapida RASFF, con dimostrazione da parte dell’azienda produttrice di valori di Listeria monocytogenes, abbondantemente inferiori ai limiti di legge. 

Dal 1° gennaio 2020, Il Fatto Alimentare ha segnalato 77 richiami, per un totale di 100 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda  almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf  “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

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