![pesto finocchietto mandorle segreti di sicilia botulino richiamo](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2018/07/pesto-finocchietto-mandorle-segreti-di-sicilia-botulino-richiamo.png)
Il Ministero della salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto di pesto di finocchietto e mandorle Segreti di Sicilia a marchio Frantoi Cutrera in seguito a una sospetta intossicazione botulinica. Il prodotto interessato è satto venduto in vasetti di vetro da 190 grammi e 950 grammi con il numero di lotto 19071701 e scadenza 07/2019.
Il pesto richiamato è stato prodotto dall’azienda Frantoi Cutrera di Cutrera Giuseppa nello stabilimento di contrada Piano d’Acqua 71 a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa.
L’azienda, contattata da Il Fatto Alimentare, fa sapere che il lotto interessato dal richiamo comprendeva solo 630 vasetti, prodotti a partire dal 19/07/2017. Tutti i pezzi sono stati venduti, non si trovano in commercio nei supermercati italiani né in quelli esteri, e si è già provveduto al recupero di tutti i prodotti dal mercato. Ad oggi il 95% dei vasetti di pesto è stato consumato senza anomalie e i pochi in circolazione sono stati quasi del tutto rintracciati.
Il Ministero della salute precisa che le analisi per accertare la possibile contaminazione botulinica sono ancora in corso. Nel frattempo, a scopo precauzionale, si raccomanda a chi ne ancora di un vasetto in possesso di non consumare il pesto con il numero di lotto segnalato.
Dal 1° gennaio 2018, Il Fatto Alimentare ha segnalato 67 richiami, per un totale di 125 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
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