Mozzarella vaccina o mozzarella di bufala su un piccolo tagliere di legno, sullo sfondo piatto con pomodori affettati e basilico

Dopo una settimana senza nuovi richiami, il Ministero della Salute ha segnalato due prodotti, entrambi per errori di etichettatura: una mozzarella a marchio Lidl e una macedonia stagionale.

Il richiamo della mozzarella Lidl

Il Ministero della Salute ha pubblicato il richiamo da parte del produttore di un lotto di mozzarella a marchio Merivio di Lidl. Il motivo segnalato sull’avviso di richiamo è l’indicazione errata della data di scadenza: sul prodotto sono presenti le date 15/03/2023 e 15/03/2025, mentre la data corretta è, chiaramente, 15/03/2024. La mozzarella interessata è venduta in confezioni da 125 g con il numero di lotto LN4050C.Mozzarella Lidl richiamo 28.02.2024

L’azienda Granarolo Spa ha prodotto la mozzarella richiamata per Lidl Italia Srl. Lo stabilimento di produzione si trova in via San Giovanni Bosco 37/39, a Usmate Velate, in provincia di Monza e Brianza (marchio di identificazione IT 03 144 CE).

A scopo precauzionale, si raccomanda alle persone eventualmente in possesso del prodotto di non consumare le confezioni con il numero di lotto segnalato oltre la data di scadenza corretta, 15/03/2024.

Il richiamo ritardatario della macedonia

Il Ministero ha segnalato, con un ritardo di una settimana, anche il richiamo di quattro lotti di macedonia stagionale prodotta dal Consorzio Agribologna. La ragione indicata è la mancata evidenza dell’allergene noci all’interno della lista ingredienti, anche se indicate e chiaramente visibili nel prodotto. Le confezioni interessate sono da 200 g con i numeri di lotto 12259, 12306, 12951 e 13008 e le date di scadenza 22/02/2024, 24/02/2024, 25/02/2024 e 26/02/2024, tutte ormai superate. Come già accennato, infatti, il Ministero della Salute ha pubblicato solo nel tardo pomeriggio di ieri, 28/02/2024 l’avviso di richiamo, che però è datato 21/02/2024: un ritardo di una settimana è inaccettabile per un prodotto con una scadenza così breve, che ovviamente è già stato tutto consumato o smaltito nel frattempo.Macedonia Agribologna richiamo 28.02.2024

Il Consorzio Agribologna Società Cooperativa Agricola ha prodotto la macedonia, commercializzata poi da Arandis Società Agricola Srl. Lo stabilimento di produzione è sito in via Ferrara 6, a San Pietro in Casale, nella città metropolitana di Bologna.

Dal primo gennaio 2024 Il Fatto Alimentare ha segnalato 36 richiami, per un totale di 63 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.

© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock (copertina), Ministero della Salute

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giova
giova
29 Febbraio 2024 14:23

Mi faccio tre domande:
-Perchè una comunicazione così tardiva?
-I punti vendita interessati – clienti della società a responsabilità limitata (mentre ne servirebbe tanta proprio per questi casi) Arandis – sono stati informati? e questi, seppur tardivamente, hanno apposto degli avvisi per i consumatori?
-perchè non usare un’etichetta standardizzzata con l’elenco di tutti gli allergeni, obbligatoria, alla quale cancellare tutti gl’ingredienti non presenti nel prodotto? (in fase di stampa poi, l’elenco cancellato viene automaticamente scartato, lasciando solo gl’ingredienti pericolosi)

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