Alla fine della scorsa settimana, il Ministero della Salute e alcuni supermercati hanno pubblicato il richiamo di varie tipologie di miele Ambrosoli per rischio chimico. È stato segnalato anche un lotto di formaggio di pecora per rischio microbiologico.
Il richiamo del miele Ambrosoli
Il Ministero della Salute ha diffuso il richiamo da parte del produttore di diversi lotti e tipologie di miele a marchio Ambrosoli per la presenza di residui di antiparassitari. Secondo quanto riportato nella notifica RASFF 2025.8251, il miele, proveniente dalla Moldavia, richiamato conteneva 2,70 µg/kg di metronidazolo, un antibiotico e antiprotozoario usato anche in veterinaria, il cui limite di legge è 0 µg/kg.
I prodotti interessati sono i seguenti:
- Mielness Mielprotein al cioccolato, in vasetti da 220 grammi, con il numero di lotto D0226 e il termine minimo di conservazione (TMC) 28/02/2027;
- Miele di fiori in vaso da 250 grammi, con i numeri di lotto D0305, D0306, D0307 e D0310, e il TMC 31/03/2028; anche i supermercati Basko, Tigros, Gros Cidac, Coop, Carrefour, Migross, Pam Panorama, Iper, Conad e MaxiDì hanno diffuso il richiamo (aggiornamento del 31/10/2025);
- Miele di fiori in vaso da 50o grammi, con i numeri di lotto D0228, D0303 e D0304, e i TMC 29/02/2028 e 31/03/2028; anche i supermercati Basko, Tigros, Coop, Carrefour, Migross, Iperal, Conad e MaxiDì hanno diffuso il richiamo (aggiornamento del 31/10/2025);
- Miele di fiori in vaso da 600 grammi, con il numero di lotto D0227, e il TMC 29/02/2028; anche i supermercati Esselunga hanno diffuso il richiamo;
- Miele di fiori in bicchiere da 175 grammi, con i numeri di lotto D0311, D0312 e D0313, e il TMC 31/03/2028; anche i supermercati Alì, Tigros, Iperal e MaxiDì hanno diffuso il richiamo (aggiornamento del 31/10/2025);
- Miele di fiori in confezioni ‘squeeze’ da 220 grammi, con i numeri di lotto D0306, D0307 e D0310, e il TMC 31/03/2028;
- Miele ‘Easy’ in confezioni da 360 grammi, con il numero di lotto D0226, e il TMC 10/03/2028;
- Miele in confezioni ‘pack sport’ da 100 grammi, con i numeri di lotto 26/02/2028, 03/03/2028, 04/03/2028 e 10/03/2028, corrispondenti ai TMC; anche i supermercati Carrefour, Coop, Conad, MaxiDì e Tosano hanno diffuso il richiamo (aggiornamento del 03/11/2025).
L’azienda G.B. Ambrosoli Spa ha prodotto il miele richiamato. Lo stabilimento di produzione si trova in via G.B. Ambrosoli 12, a Uggiate con Ronago, in provincia di Como.
La nota dell’azienda
Le quantità riscontrate sono estremamente basse, centinaia di migliaia di volte inferiori a quelle impiegate in ambito farmacologico, e non comportano rischi per la salute dei consumatori. Il richiamo risponde dunque al principio di massima tutela e trasparenza, e riguarda esclusivamente i lotti indicati dagli avvisi ufficiali. Tutti gli altri prodotti Ambrosoli rimangono sicuri e conformi ai più elevati standard qualitativi.” (aggiornamento del 03/11/2025).
Il richiamo del pecorino
Il Ministero ha segnalato anche il richiamo da parte del produttore di un lotto di pecorino (formaggio dolce di pecora prodotto con latte crudo) a marchio Orgolesu. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è la presenza di Escherichia coli STEC. Il prodotto in questione è venduto in forme da 2,5 kg con il numero di lotto H6 e la data di scadenza 26/03/2026.
L’Azienda Agricola F.lli Podda di Podda Francesco Maria e S.S. ha prodotto il pecorino richiamato. Lo stabilimento di produzione si trova in lovalità “Pedru Fumu” a Santu Lussurgiu, in provincia di Oristano (marchio di identificazione UE IT 20 291).
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare i prodotti con i numeri di lotti sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso dei prodotti richiamati possono restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2025 Il Fatto Alimentare ha segnalato 218 richiami, per un totale di 503 prodotti di aziende e marchi differenti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.


