Lidl richiama le merendine Jaffa Cake a marchio Sondey per l’assenza dell’etichettatura in italiano. Interessati alcuni punti vendita di Lombardia ed Emilia Romagna
Lidl richiama le merendine Jaffa Cake a marchio Sondey per l’assenza dell’etichettatura in italiano. Interessati alcuni punti vendita di Lombardia ed Emilia Romagna
Redazione 27 Novembre 2017Lidl ha richiamato le merendine Jaffa Cake Sondey, prodotte da Bisquiva, perché prive di diciture obbligatorie in lingua italiana, tra cui gli allergeni. Il provvedimento riguarda solo le confezioni da 300g di tortine al gusto prugna (EAN 20706791), arancia (EAN 20005573) e ciliegia (EAN 20005566) senza etichettatura in lingua italiana.
La catena di discount precisa che i prodotti richiamati sono stati distribuiti per un errore logistico in alcuni punti vendita di Lombardia ed Emilia Romagna e che non hanno alcun difetto qualitativo. A scopo precauzionale, per tutelare i consumatori allergici, Lidl invita a restituire le tortine Sondey senza etichetta italiana al punto vendita d’acquisto, dove saranno rimborsate anche in assenza di scontrino fiscale.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare Lidl Italia al numero verde 800480048.
Dal 1 gennaio 2017, Il Fatto Alimentare ha segnalato 106 richiami, per un totale di 150 prodotti e 11 provvedimenti di revoca. Per vedere gli altri clicca qui.
Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che funziona poco e male. Ogni anno in Italia vengono ritirati dagli scaffali dei punti vendita almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore.
I lettori interessati a ricevere l’e-book, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it
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