![Ciotole di farina di pistacchi, con pistacchi interi con guscio](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2024/07/Farina-di-pistacchi-Depositphotos_546655732_L.jpg)
Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di diversi lotti di farina di pistacchi a marchio Fruit’s Better. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è la presenza di livelli di ocratossina A superiori al limite previsto dal Reg. UE 2023/915 di 5 µg/kg. L’azienda fa sapere anche che potrebbero verificarsi “possibili disturbi gastrointestinali dovuto all’ingestione dell’alimento contaminato da elevate concentrazioni di OTA (ocratossina A, ndr)”. Il prodotto in questione è venduto in sacchetti da 200 grammi, con i numeri di lotto 24074, 24078, 24080, 24088, 24094, 24095, 24106 e 24113 e i termini minimi di conservazione (TMC) 31/03/2025 e 30/04/2025.
L’azienda Mocerino Frutta Secca Srl ha prodotto la farina di pistacchi richiamata. Lo stabilimento di produzione si trova in via Pizzone 5, a Somma Vesuviana, nella città metropolitana di Napoli.
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare la farina di pistacchi con i numeri di lotto e i termini minimi di conservazione sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato possono restituirlo al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2024 Il Fatto Alimentare ha segnalato 157 richiami, per un totale di 432 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.