Aggiornamento del 12 novembre 2021: Il ministero della Salute ha revocato il richiamo delle olive farcite a marchio Coop per il superamento del termine minimo di conservazione del prodotto.
I supermercati Coop hanno richiamato un lotto di olive farcite in olio di girasole per la presenza di solfiti non dichiarati in etichetta. Il prodotto coinvolto è venduto in vasetti da 280 grammi con il numero di lotto LJ197 e il termine minimo di conservazione 07/2021.
Le olive interessate sono state prodotte per Coop da Inpa Spa, nello stabilimento di via Ciambellana 2, a S. Ansano Vinci, in provincia di Firenze
Coop fa sapere che le olive farcite richiamate sono state distribuite in vari punti vendita della catena, ad eccezione di quelli delle regioni Liguria, Piemonte e gran parte della Lombardia.
A scopo precauzionale, si raccomanda alle persone allergiche ai solfiti di non consumare il prodotto segnalato e restituirlo al punto vendita Coop dove è stato acquistato per il rimborso. Le olive interessate sono sicure per i consumatori non allergici.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero verde 800 805580.
Dal 1° gennaio 2019, Il Fatto Alimentare ha segnalato 108 richiami, per un totale di 162 prodotti, e 7 revoche. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.