
I supermercati e il Ministero della Salute hanno segnalato due nuovi richiami: si tratta di polpette a marchio Amadori con un problema di etichettatura e pasta di Gragnano IGP FiorFiore Coop con possibili corpi estranei.
Il richiamo delle polpette Amadori
Amadori ha richiamato diversi lotti di polpettine Gran Gusto perché l’etichetta è incompleta: mancano infatti la lista degli ingredienti, gli allergeni e altre informazioni legali. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 240 grammi, appartenenti ai lotti 5055072116 con scadenza 13/02/2025 e 14/02/2025, 5410782116 con scadenza 14/02/2025 e 15/02/2025, 5825302116 con scadenza 15/02/2025 e 16/02/2025, e 5226012116 con scadenza 16/02/2025 e 17/02/2025. Il richiamo è stato diffuso dal Ministero della Salute e anche dai supermercati Carrefour e Coop.
L’azienda Avi.Coop Società Cooperativa Agricola, del gruppo Amadori, ha prodotto le polpettine richiamate. Lo stabilimento di produzione si trova in via del Rio 336, a San Vittore di Cesena, in provincia di Forlì-Cesena (marchio di identificazione IT 021 M UE).
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Amadori al numero verde 800 216653.
Il richiamo della pasta di Gragnano IGP FiorFiore Coop
I supermercati Coop e il Ministero della Salute hanno pubblicato anche il richiamo precauzionale da parte del produttore di due lotti di pasta di semola ‘Calamari’ Pasta Di Gragnano Igp – L’Arte Antica di Gragnano della linea Fior Fiore Coop (aggiornamento del 17/02/2025). Il motivo indicato sull’avviso di richiamo in questo caso è la possibile presenza di frammenti di legno. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 500 grammi, appartenenti ai lotti numero L24213217 con termine minimo di conservazione (TMC) 31/07/2027, e L24213210 con TMC 31/07/2027.
L’azienda Pastai Gragnanesi Società Cooperativa ha prodotto la pasta di Gragnano IGP richiamata per Coop Italia.
In via cautelativa, si raccomanda di non consumare i prodotti con i numeri di lotto, le date di scadenza e i termini minimi di conservazione sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso dei prodotti richiamati possono quindi restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2025 Il Fatto Alimentare ha segnalato 29 richiami, per un totale di 61 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Coop, Amadori
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
molto utile
D’altronde, si sa l’etichetta è sempre più considerata un balzello noioso, un “legaccio” alla libera circolazione delle merci.
Poi, se l’imprenditore è pure di “primo pelo”, come Amadori, oppure, non conosce ancora bene la differenza tra la norma e il desiderio … beh, dai, cerchiamo di essere comprensivi.
molto utile e chiaro.
Informazioni su prodotti ed etichette molto utili e chiare.