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Aggiornamento del 17 novembre 2019: il ministero della Salute ha revocato il richiamo dell’acqua minerale San Benedetto per la scadenza del prodotto.

Il ministero della Salute oggi ha dato notizia del  richiamo di un lotto di acqua minerale San Benedetto “Parco della Majella” della Fonte Primavera, per la “presenza consistente di  contaminanti idrocarburici”. Nel comunicato sono indicate sostanze come: xilene, etilbenzene, trimetilbenzene e toluene. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) inserisce l’etilbenzene nel gruppo 2B delle sostanze “possibilmente cancerogene per l’uomo” e la “presenza consistente” evidenziata nel comunicato desta più di una legittima preoccupazione.

A distanza di quattro giorni dal richiamo delle autorità sanitarie, il Gruppo San Benedetto ha fatto sapere a Il Fatto Alimentare tramite un comunicato che “la decisione è stata presa a seguito dei campionamenti svolti dall’autorità sanitaria di competenza su alcune bottiglie prelevate presso un distributore automatico di bevande refrigerate che hanno rilevato una non conformità dovuta al superamento dei limiti per contaminanti idrocarburici aromatici. Come misura precauzionale, a tutela della sicurezza dei propri consumatori, la Società ha deciso di ritirare tutte le bottiglie di acqua minerale del lotto oggetto del campionamento”.

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Il modulo di richiamo originale dell’acqua San Benedetto pubblicato dal Ministero della salute con ben due errori  sul lotto e sul nome dell’acqua (clicca per ingrandire)

L’acqua ritirata è venduta in bottiglie in PET da 0,5 litri identificabili dal numero di lotto 23LB8137E (diversamente da quanto indicato nell’avviso del Ministero qui sopra) e scadenza 16/11/2019. La minerale richiamata è stata imbottigliata da Gran Guizza Spa nello stabilimento di via Statale 17 a Popoli, in provincia di Pescara (marchio di identificazione 033PE1045).

A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare le bottiglie del lotto richiamato.

Aggiornamento: una versione precedente di questo articolo riportava che l’acqua minerale Gran Guizza era interessata dal richiamo e non l’acqua San Benedetto Fonte Primavera, come indicato sul primo avviso di richiamo pubblicato dal ministero, in cui è segnalato anche il lotto di produzione sbagliato.

Dal 1° gennaio 2018, Il Fatto Alimentare ha segnalato 61 richiami, per un totale di 119 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che funziona poco e male. Ogni anno in Italia vengono ritirati dagli scaffali dei punti vendita almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami (alcuni inediti) che hanno fatto molto scalpore.

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Andrea
Andrea
20 Giugno 2018 14:02

Qualcuno può spiegare come avviene questo tipo di contaminazioni? Durante il processo di imbottigliamento o l’acqua è inquinata già alal fonte?

Davide
Davide
Reply to  Andrea
20 Giugno 2018 18:17

Ciao, se la fonte fosse inquinata questo problema riguarderebbe tutti i lotti probabilmente quindi lo escluderei. a mio avviso potrebbe essere una problematica di cessione di inquinanti da parte della plastica della bottiglia all’acqua. Un difetto di fabbricazione del polimero plastico o della bottiglietta stessa può avere come conseguenza questo genere di incidenti, anche se lo stesso discorso è estendibile ad ogni materiale plastico usato in stabilimento per la produzione del lotto contaminato.