Nella settimana n°50 del 2013 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi sono state 69 (11 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco comprende tre allerta: eccesso di mercurio in due lotti di filetti di pesce spada refrigerati provenienti dalla Spagna; conteggio troppo elevato di Escherichia coli in vongole (Venus verrucosa) dalla Croazia.
Nella lista dei lotti respinti alle frontiere e/o delle informative sui prodotti diffusi che non implicano un intervento urgente troviamo: migrazione di cromo da a partire da affetta patate con lame in acciaio inox, provenienti dalla Cina; livelli di migrazione totale troppo elevati da piatti di plastica dalla Bosnia-Erzegovina; presenza di insetticidi (buprofezin, pyridaben, acetamiprid e imidacloprid) in tè cinesi; eccesso di solfiti in albicocche secche turche; pesticida (propargite) in foglie di vite ripiene di riso dal Libano; trattamento non autorizzato al monossido di carbonio su filetti di tonno pinna gialla (Thunnus albacares) spagnolo; immissione sul mercato non autorizzata di felci (Pteridium aquilinum) dalla Cina; trattamento non autorizzato al monossido di carbonio su filetti di tonno pinna gialla (Thunnus albacares) francese.
Questa settimana tra le segnalazioni di esportazioni italiane in altri Paesi e ritirate dal mercato la Germania segnala la presenza di tossina di Shiga, prodotta dal gruppo Escherichia coli, in carpaccio di manzo refrigerato; la Danimarca segnala la presenza di Salmonella infantis in petti di pollo refrigerati; mentre tra i prodotti destinati a mangime provenienti dall’Italia, la Repubblica Ceca segnala la presenza di frammenti ossei (mammiferi e pesci) e di DNA di ruminanti in farina di pollame; l’Austria segnala Salmonella Agona in farina di soia non OGM.
Ogni anno centinaia di prodotti vengono ritirati dal commercio perché contengono corpi estranei, perché sono contaminati da batteri patogeni, perché ci sono degli errori nelle etichette, oppure le date di scadenza sono inesatte. I consumatori però raramente vengono informati, anche se si tratta di alimenti in grado di nuocere alla salute. Il Fatto Alimentare ha lanciato una petizione on line su Change.org per invitare il Ministero della salute e le catene dei supermercati a pubblicare la lista e le foto dei prodotti alimentari pericolosi ritirati dagli scaffali. Firma anche tu, clicca qui.
Valeria Nardi
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Cos’è la farina di pollame contestata dalla repubblica Ceca?
È farina destinata a mangime per animali