
Gentile redazione, volevo segnalarvi l’ultima novità in fatto di prezzo del coperto al ristorante. L’argomento lo avete trattato più volte (per esempio in questo articolo, ndr), ma forse vi è sfuggita una variante. A Milano ho trovato un locale che propone per il coperto un prezzo variabile in funzione del giorno e dell’orario. Il sistema è simile a quello degli alberghi in cui il costo delle camere fluttua in relazione alla stagione, ai giorni (weekend e giorni infrasettimanale) e agli eventi (festival, concerti, fiere…).
Molti locali situati nei luoghi della movida propongono prezzi differenziati per il coperto: 1 euro a pranzo e 2 a cena. In una pizzeria nei pressi di Porta Venezia chi frequenta il locale all’ora di pranzo nei gironi infrasettimanali paga 1 euro per il coperto, che sale a 1,5 di sera. Nel weekend la musica cambia, perché il costo del coperto è unico e raggiunge 2,5 euro.
Sempre a Milano, all’Osteria La Semivuota (che vi consiglio perché è una trattoria specializzata nella cucina milanese dove si mangia bene) mi ha fatto piacere non trovare sul menu la voce coperto e servizio, e questo mi sembra un segnale positivo. L’altra cosa interessante è che servono sia l’acqua minerale San Pellegrino, sia quella imbottigliata da loro in bottiglie da mezzo litro, che però fanno pagare 1,50 euro. L’altra sorpresa riguarda il pane, un grazioso contenitore a forma di colino per la pasta con 7-8 pezzi costa 2 euro. Peccato scivolare su una buccia di banana.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
E cosa ci sarebbe di strano? Si chiama dynamic pricing ed è la cosa più normale che ci sia in un sistema di mercato, nel quale i prezzi si adeguano ai livelli di domanda
Di strano c’è che è un sistema “normale” per chi lo gestisce, con l’obiettivo di massimizzare i profitti. Un po’ meno normale per i consumatori, che a parità di servizio offerto si ritrovano a pagare di più.
Si tratta solo di decidere da che parte stare.
vorrei vederla al distributore e pagare il carburante il doppio il sabato e la domenica e allora addio d.p.
Commento Top!
Anche in inglese è una vergogna
Ho seguito, anni fa un osteria ristorante zona universitaria di Milano, professori, di ambo i sessi, che a pranzo, con la scusa di parlare con dei colleghi che pranzavano, si sedevano al loro tavolo, allungando la mano sul cestino del pane e bevendo dalla bottiglietta,al seguito, Lascio a voi il commento, con quel che costano gli affitti ed il personale e spese varie…..ma io, sono a dieta !!
Il pane ha un costo che oggi è abbastanza elevato, come ha un costo la tovaglia con il tovagliolo, di solito se si paga il coperto questo è incluso, altrimenti no, facendo pagare il pane a parte, se una persona non lo mangia non lo paga, facendo pagare il coperto è a forfait.
Credo sia perché nei festivi il personale costa di più e anche alla sera i clienti si fermano di più a chiacchierare invece a pranzo si mangia al volo e si torna a lavorare perciò il servizio è più breve. Se non c’è la voce coperto il prezzo è spalmato sulle varie pietanze. Far pagare il cestino di pane è per evitare gli sprechi perché altrimenti se è compreso spesso succede che ne assaggiano un pezzettino e poi avanzino invece così lo ordini solo se lo mangi. L’importante è che tutto sia ben evidenziato nel menu.
Meglio spalmato e non appare come balzello il pane come l’acqua se lo vuoi lo paghi. onestamente.
Sul pane potrei anche capire, sul coperto mi dispiace, no.
Se sai che in certe fasce orarie/giorni c’è più affluenza, l’aumento del coperto non è comunque giustificato.
Piuttosto spalma il costo per gli altri giorni e fissalo a 1,50/2 euro, aumentare quando e quanto ti pare è a mio parere una prerogativa italiana non scusabile, dove ormai non ci sono più regole, in tutti gli ambiti mi sembra…
Potrebbe anche essere che il servizio veloce di pranzo preveda tovaglia e tovaglioli di carta e bicchieri semplici, mentre la sera tovaglia e tovaglioli di stoffa e bicchieri più belli e costosi.
Preferisco un aumento del costo sui piatti, pane, bevande piuttosto che il vergognoso coperto nato anticamente per chi, portandosi il cibo da casa chiedeva del pane e l’uso del tavolo e di una tovaglia. Ora nessuno si porta il cibo da casa e sarebbe ora di vietare questo stupido balzello (Milano in un punto di ristoro della Rinascente, 4 euro il coperto) ricavabile ben facilmente dai prezzi di piatti del valore di 5 o 6 euro fatti pagare 18/20 euro. Se vi recate in un ristorante e poi desiderate anche recensire, fatelo notare come punto negativo, se si diffonde la moda scomparirò il “coperto”.