Polli da carne in un allevamento intensivo

I veterinari non possono negare che i polli marchiati Amadori, Fileni e Aia, così come quelli venduti con il marchio di Esselunga, Coop, Conad, Aldi, Lidl, Eurospin e Md, sono malati. Si tratta di animali che per le procedure ufficiali hanno superato tutte le prove igienico-sanitarie, per cui si possono mangiare tranquillamente, ma restano malati. Si tratta di una verità scomoda supportata da decine di studi firmati da docenti universitari e istituti di ricerca, e persino riconosciuta dalle aziende che vendono i pulcini destinati a diventare polli dopo 35-40 giorni. I polli che mangiamo tutti i giorni mostrano gravi patologie muscolari e lesioni alle zampe e al tallone. Nessuno può negare l’evidenza e smentire questa tesi. Riportiamo una rassegna documentata della situazione attuale.

I problemi dei polli a crescita rapida

Negli ultimi 15-20 anni, la domanda di carne di pollo è stata soddisfatta selezionando animali a crescita rapida che in 35-45 giorni raggiungono 2-2,5  kg e hanno un petto enorme. La crescita rapida del petto comporta la formazione di strisce bianche ben visibili a occhio nudo (white striping in inglese) che i veterinari classificano come miopatie (; ). “La miopatia – scrivono i ricercatori  – è una malattia del tessuto muscolare tipica dei polli da carne a crescita rapida, caratterizzata macroscopicamente da striature bianche dei muscoli pettorali e delle cosce parallele alle fibre muscolari” (). Le strisce bianche sono anche un difetto estetico che riduce il valore commerciale dei petti di pollo ().

Petto di pollo a fette Conad con white striping 04.2024
Le striature bianche (white striping) sono una malattia del tessuto muscolare tipica dei polli da carne a crescita rapida venduti tutti i supermercati

C’è un altro aspetto da considerare. Le strisce bianche nel 2012 erano presenti nel 5% degli animali (), mentre adesso la percentuale ha raggiunto il 90% (;). Secondo altri lavori, l’incidenza delle strisce nei polli broiler a crescita rapida (che rappresentano la quasi totalità di quelli presenti al supermercato) varia dal 75,5% al 97,8% in relazione all’età di macellazione (; ). La variazione dei dati potrebbe dipendere da fattori come: genotipo, età, sesso, mangime ecc. ().

Il white striping raddoppiano i grassi nel petto di pollo

Le strisce bianche sono causate dalla sostituzione del tessuto muscolare con tessuto fibroso e adiposo, tant’è che la presenza di grasso nei petti di pollo in 10 anni è raddoppiata all’1 al 2%. C’è di più, secondo la definizione dell’OIE di benessere degli animali (OIE – Organizzazione mondiale per la salute animale), questa patologia può rappresentare un serio problema per la qualità della vita dei polli. (; ).

Altri autori parlano di distrofia, sindrome e di alterazioni del metabolismo. “I polli a crescita lenta hanno una distrofia del muscolo che si manifesta con le strisce bianche” (Poligneri). “La striatura bianca si manifesta con un progressivo deterioramento della struttura muscolare a seguito di alterazioni del metabolismo” (Cenci Goga).

Meno categorici i pareri di UnaItalia che a proposito delle strisce bianche ci scrive: “sono una caratteristica visiva presente sulla superficie dei filetti di pollo che origina dall’accumulo di grasso intra-muscolare fra i fasci di fibre muscolari”. Meno sfumato il parere di Aviagen (principale venditori di pulcini nel mondo) che ci scrive “Il white striping può essere classificato come una miopatia, ma non ci sono prove scientifiche che sia associata ad alcuna condizione patologica o malattia”.

Pollo petti Esselunga white striping 10 marzo 2024
Secondo UnaItalia le strisce bianche sono solo una caratteristica visiva presente sulla superficie dei filetti di pollo in realtà è una miopatia

Nove polli su dieci hanno le strisce bianche

Il più recente studio è datato luglio 2021 ed è firmato da Francesco Prisco, Davide De Biase, Giuseppe Piegari e Ilaria D’Acquino (del dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzione Animale, Unità di Patologia, Università di Napoli Federico II di Napoli). Il lavoro, condotto su 50 polli da carne Ross 308 macellati dopo 55 giorni quando pesavano 3,5 kg, spiega perché sono animali malati. Le strisce bianche sono state osservate nel 90% dei muscoli pettorali esaminati. Gli autori le considerano “una miopatia cronica necrotizzante e infiammatoria”, e fanno una correlazione fra lo spessore delle striature visibili ad occhio nudo e la gravità della malattia. “La necrosi ischemica del petto è causata dalla mancanza di afflusso di sangue alle fibre muscolari che causa la morte delle fibre e la loro necrosi. Le strisce bianche sono causate dalla sostituzione  del tessuto muscolare con  tessuto fibroso e adiposo”.

Cosa fare?

Le strisce bianche rappresentano anche un problema per gli allevatori. Quando in fase di macellazione si riscontra una presenza eccessiva di strisce bianche o altri problemi, come ad esempio la carne legnosa, le carcasse vengono declassate e utilizzate nell’industria alimentare per preparare crocchette, hamburger, salsicce…

Coop petto di pollo strisce bianche
Tutte le catene di supermercati vendono polli con  miopatie  evidenziare da strisce bianche nel petto

Certo, ammettere che il 90% dei polli in commercio ha una sindrome o una malattia è complicato, ma non dirlo è un’ipocrisia, come pure considerare la situazione regolare solo perché non ci sono problemi per la salute delle persone. A molti consumatori interessa sapere che il petto di pollo del supermercato proviene da un animale sofferente, che ha vissuto la sua breve esistenza in modo disgraziato, in un allevamento dove il benessere animale è solo uno slogan. Attenzione, non stiamo parlando dei polli maltrattati, dei polli che muoiono tutti i giorni per vari motivi, stiamo parlando dei polli adulti che dopo la visita veterinaria pur finiscono sugli scaffali. Alle persone interessa sapere che un’alternativa esiste: comprare animali a lenta crescita che però costano un po’ di più.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, Il Fatto Alimentare

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Paolo
Paolo
12 Settembre 2024 11:06

grazie, continuate a denunciare questo schifo
schifo perchè bisogna ingozzarsi di tutto, consumare il più possibile, fregarsene del prossimo e dell’ambiente di cui facciamo parte
con l’avidità dei produttori/distributori e la foglia di fico dei controllori (pubblici e privati es. certificatori) che ci assicurano : “va tutto bene”
speriamo cambi qualcosa, come consumatori abbiamo il coltello dalla parte del manico, “questi” se vengono toccati nelle finanze cambiano non per convinzione/ravvedimento ma per avidità

Giuliano
Giuliano
12 Settembre 2024 14:24

Queste notizie sono una realtà inconfutabile! ma gradiremmo conoscere da Voi giornalisti d’inchiesta, di cui abbiamo grande stima, una valida alternativa ai polli di allevamento intensivi proposti dai supermercati, “indipendentemente dal fattore costi”. Attualmente acquistiamo il pollo denominato Top, a 24 € al kg, che riteniamo di buona qualità! Comparandolo ad altri polli. Il tema è: chi più spende meno spende! Sic et simpliciter.
Grazie e buon lavoro d’inchiesta.

Luca brasva
Luca brasva
Reply to  Giuliano
13 Settembre 2024 07:43

24 euro al kilo è ridicolo il prezzo ci speculano sopra, se vai da un contadino il pollo allevato da loro lo paghi la metà, all estero i polli a lenta crescita costano al max 14 al kilo. 24 è ridicolo

Paolo
Paolo
12 Settembre 2024 14:54

È una vergogna. Non più polli così nelle nostre case!!!

Federico c
Federico c
13 Settembre 2024 17:02

Cosce di pollo acquistate al Conad Pistoia quasi non mangiabili causa White striping molto spesso e ben presente in quantità. Non le acquisto più. Saluti

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