Polli allevamento

Vive 35 giorni. Cresce 60 grammi al giorno. A un certo punto smette di camminare, perché le sue gambe non reggono più il peso del suo stesso corpo. Ha ustioni sotto le zampe, muscoli infiammati e un petto rigonfio, solcato da striature bianche anomale (white striping). Poi muore. E il petto finisce nel tuo panino o diventa crocchette. Questa in sintesi quello succede ai polli venduti al supermercato tutti uguali essendo pulcini di razza Ross 308, forniti dalla multinazionale svizzera Aviagen ad allevamenti di 80 Paesi. Chissà cosa penserebbero i ragazzini che frequentano McDonald’s se conoscessero alcuni dettagli. Per i veterinari che certificano la salubrità del 99% dei polli portati al macello è però tutto normale, visto che gli animali ,da un punto di vista igienico-sanitario, sono sono sicuri.

Ustioni e infiammazioni: le “normali” patologie

Un altro elemento doverosamente taciuto dalle grandi aziende che li vendono (Amadori, Aia, Fileni e Martini)  riguarda le ustioni che interessano la quasi totalità degli animali. Dai dati ufficiali del Ministero della salute che Il Fatto Alimentare ha avuto modo di esaminare, praticamente tutti i polli allevati industrialmente sviluppano lesioni necrotiche sotto le zampe, causate da un’insufficiente ricambio della lettiera e dallo scarso movimento degli animali. L’analisi a campione condotta su circa 185 mila polli macellati in Lombardia provenienti da 40 allevamenti, rileva che tutti gli animali presentano ustioni da contatto sotto le zampe di diversa gravità.

Zampe polli ustionate
La quasi totalità dei polli di allevamento intensivo presenta ustioni da contatto sulle zampe, causate dall’insufficiente ricambio della lettiera e dallo scarso movimento

Nella metà dei casi le bruciature sono molto evidenti e occupano circa il 50% della superficie plantare, nel 25% dei casi le ustioni possono estendersi sino alle dita alle dita, mentre solo il 25% circa presenta dermatiti e lesioni di lieve entità. Insomma in tutti gli allevamenti lombardi gli animali vivono su lettiere sporche, umide e talmente intrise di deiezioni che procurano ustioni gravi. Si tratta di una situazione grave che denota gravissime lacune sul fronte del benessere animale.

I primi dati italiani

Questi dati sono i primi che vengono diffusi in Italia. Sono ben noti ai produttori (Aia, Amadori, Fileni, Martini) e anche alle catene di supermercati come Coop, Esselunga, Iper e Conad, che vendono con il loro marchio i polli forniti da questi produttori. Sulle vaschette dei petti di pollo ci sono scritte che vantano l’assenza di antibiotici, l’impiego di mangimi naturali e la presenza negli allevamenti di luce naturale. Non traspare la realtà fatta di animali malconci, con i muscoli deformati che non si reggono in piedi per la muscolatura esagerata del petto e per via delle zampe bruciate dalle ustioni. Gli stessi polli sono serviti come crocchette ai clienti delle catene di fast food come McDonald’s che vanta l’origine italiana degli animali ma tace sulle indecenti condizioni di vita.

Polli da carne in un allevamento intensivo
I polli da allevamento intensivo sono razze a crescita rapida che sviluppano in maniera abnorme il petto

Nessuno chiede ai pennuti se zampettare con le zampe bruciate sia divertente, anche perché questo aspetto interessa poco visto che, secondo la normativa è quasi tutto regolare. ‘Quasi tutto’ perché nei pochissimi casi ritenuti gravi, i veterinari invitano l’allevatore a ridurre la densità di animali per metro quadrato.

Il 4-6% dei polli muore prima

Le sorprese non sono finite: dai dati ufficiali emerge che l’1% degli animali muore durante il trasporto oppure viene scartato. Considerando che un altro 3-5% circa di polli muore durante le 5-7 settimane di crescita, alla fine in un capannone di 10 mila polli muoiono o sono in condizioni tali da essere scartati  da 400 a 600 animali. Tutti gli altri crescono in lettiere che procurano serie ustioni alle zampe. La situazione in Lombarda non rappresenta un’eccezione. Numeri del tutto simili si riscontrano in Emilia Romagna, dove sono state campionate 47 partite di polli (per un totale di 239 mila animali). In Sardegna sono 6 partite per un totale di 2 mila animali le lesioni plantari sono decisamente ridotte rispetto alle altre regioni. Non ci sono dati per le altre regioni.

POLLI ESSELUNGA USTIONI
Le ustioni da contatto, in diversi casi, arrivano sino al garretto e sono visibili anche nelle vaschette di fusi e cosce

L’altra faccia del pollo ‘light’

D’altro canto questa è la vita di un pollo allevato industrialmente. Una macchina da carne, selezionata geneticamente per trasformare mangime in muscolo il più velocemente possibile. Un animale che in natura non esisterebbe. E se esistesse, non sopravviverebbe.

Ma nessuno si scandalizza più di tanto. Perché non li vediamo, perché sono tanti, troppi, e troppo anonimi, e perché il pollo è considerato un non-animale: solo carne, peso, prezzo al chilo. Ma cosa c’è dietro quella leggerezza? Un sistema intensivo che sacrifica il benessere animale per massimizzare i rendimenti.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, Il Fatto Alimentare

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Tonino Riccardi
Tonino Riccardi
30 Aprile 2025 10:21

3 polli 9,99 €. Giusto così. La gente ovviamente deve mangiare. E chi sempre di più non arriva a fine mese purtroppo è costretta a comprare queste cose. Se potesse andrebbe in un pollaio di campagna.

Tonino Riccardi
Tonino Riccardi
Reply to  Roberto La Pira
30 Aprile 2025 13:13

Agli allevatori di questi polli non interessa assolutamente il discorso di “non comporta spese elevate”. Non vogliono spendere un euro in più di quello strettamente necessario. Dei polli interessa la resa_tempo. I grandi marchi… peggio.

Salvatore
Salvatore
Reply to  Tonino Riccardi
1 Maggio 2025 09:18

Mi basta il commento dell’autore. Mi chiedo però cosa possiamo fare noi consumatori. Non comprare più polli?

Giuseppe
Giuseppe
Reply to  Tonino Riccardi
1 Maggio 2025 09:38

Ne sei proprio sicuro?
Io penso che tantissime persone sono disposte a spendere per tante cose ma non per il cibo.

Luca
Reply to  Tonino Riccardi
1 Maggio 2025 13:56

Guardi Tonino che a volte bisognerebbe solo spiegare alla gente che se mangiasse meno e meglio risparmierebbe uguale: vedesi incidenza dell’obesità nelle fasce meno abbienti rispetto a quelle più abbienti

graziano
graziano
1 Maggio 2025 08:54

sono vegetariano ,in qualsiasi caso non mangerei questi polli perche’ oltre ad essere probabilmente poco saporiti fra qualche tempo forse scopriremo che essendo stati modificati geneticamente ci saranno ripercussioni verso il genere umano che li mangia . riguardo gli allevatori posso confermare che non gli interessa minimamente variare i metodi di allevamento l’importante è risparmiare al posto di ricontrattare tutti assieme i prezzi verso la distribuzione.p.s. ma la coldiretti dove sta?probabilmente al Brennero per bloccare il pomodoro cinese che arriva per nave!

Valeria Nardi
Reply to  graziano
1 Maggio 2025 09:17

I broiler sono stati selezionati geneticamente, come il 99% dei vegetali e degli animali che consumiamo.

Massimiliano
Massimiliano
Reply to  graziano
5 Maggio 2025 08:58

Incrociamo e selezioniamo piante e animali da secoli, da prima che, un secolo e mezzo fa, un certo Mendel mettesse nero su bianco le basi della genetica con i suoi piselli.
Sarebbe diverso se parlassimo di OGM, ovvero di organismi in cui DNA non proprio della specie viene introdotto nel corredo genetico per ottenere un qualche tipo di risultato in termini di produzione o di resistenza a malattie, ma non è questo il caso dei broiler.

Maria Giuliana
Maria Giuliana
1 Maggio 2025 11:39

Se non avessi già visto in tv il risultato di inchieste effettuate su questi “pollifici” sarei esterrefatta alla lettura del vostro illuminante articolo. Il problema che mi pongo, e vi pongo, è: come mai dopo l’emergere di queste tristi realtà non cambia mai nulla? Forse bisognerebbe cercare d’incidere sulla politica perché si facciano regolamenti diversi che pongano fine a questo stato di cose altrimenti prendiamo atto della situazione, per un po’ non compriamo pollo ma poi il medico ci dice “solo carni bianche” e torna il solito refrain. E se ci ispirassimo al modus operandi di Foodwarch, che penso conosciate, che si batte, spesso con successo ,per il diritto ad una sana alimentazione. Ogni inchiesta, sennò, ci angoscia ma rimane lettera morta.
Sempre grazie a “Il Fatto Alimentare”ed un caro saluto alla redazione
Maria Giuliana Venga

Carlo Donati
Carlo Donati
1 Maggio 2025 12:20

Con buona pace delle cinque libertà previste nella Convenzione europea sulla protezione degli animali negli allevamenti:
– libertà dalla fame e dalla sete;
– libertà dallo stress;
– libertà da dolore, ferimenti e malattie;
– libertà di poter esprimere un comportamento normale;
– libertà da paura e pericoli.
Parole, parole, parole…
Quis custodiet custodes?

Giovanni Natale
Giovanni Natale
1 Maggio 2025 13:32

Una domanda: i polli venduti nei negozi Natura Si , non provenienti dagli allevamenti citati, hanno le medesime caratteristiche descritte nell’articolo ?

Giovanni Natale
Giovanni Natale
Reply to  Roberto La Pira
1 Maggio 2025 16:38

Grazie !

Rosanna
Rosanna
1 Maggio 2025 14:13

Ottimo servizio, anche se la gente continua a dirmi : a ma io il pollo lo mangio massimo una volta a settimana , x milioni di persone , altro che ustioni alle zampe, io sono davvero rattristata dal nostro modo di vivere oggi! Grazie x mostrarci l’altra faccia di ciò che mangiano

Giovanni Parma
Giovanni Parma
1 Maggio 2025 17:39

Sappiamo un po’ tutti, pur facendo finta di niente, che le condizioni di vita di questi animali sono pessime e che la qualità della carne è di scarso se non di scarsissimo valore. Nonostante tutto mangiamo questa carne perché é carne bianca che ci viene tanto consigliata al posto della temuta carne rossa. Quello che però mi indigna é che tra le marche menzionate ne figura una che teoricamente dovrebbe vendere polli biologici con elevate pretese di qualità. Di sicuro di elevato c’è il prezzo che rende l’acquisto di questa carne non alla portata di tutti. Come consumatore non so proprio più cosa mettere nel carrello.

Giuliana Zinelli
Giuliana Zinelli
1 Maggio 2025 19:58

Sono vegetariana e dovremmo esserlo tutti anche perché si vive benissimo senza far soffrire nessuno

gabriele baldazzi
gabriele baldazzi
1 Maggio 2025 21:48

ma chi l’ha detto che dobbiamo sempre mangiare carne e derivati, si vive benissimo anche senza, nel rispetto della natura e senza uccidere

Daniela
Daniela
2 Maggio 2025 14:03

Non mangio piu’ pollo da allevamenti intensivi.

Giampaolo
Giampaolo
3 Maggio 2025 20:38

Sempre utili ed interessanti i Vs. articoli!

Piero
Piero
4 Maggio 2025 08:49

Grazie. Già Report trasmissione RAI l’aveva denunciato. Ma poi passa tutto anche dopo una scarsissima informazione e indagini sugli allevatori. E ora anche questa inchiesta parla chiaro: il pollo è niente e quindi nessuna considerazione. Però la gente lo compra e lo mangia, ma l’interesse sul loro apporto nutritivo è minimale, ma la gente lo mangia. Ma non sa com’è allevato e cosa contiene quella carne. Non ci sono a sufficienza controlli ed anche non si vuol disturbare i produttori. Tutto scorre e le denunce come queste passano e vanno. Ci vorrebbero leggi severe e multe pesanti che non gli rendessero conveniente continuare a trattare i polli così. Questa è la società del consumo inconsapevole e deresponsabilizzato! E i politici, che dovrebbero fare leggi ad hoc per la tutela di tutti i soggetti in questione, non sono interessati se non a proteggere certe lobby di produttori sia nazionali sia europei.

Giorgio Massa
Giorgio Massa
5 Maggio 2025 00:00

L’Imprenditore, in generale, è monetocentrico, quello che tratta carne animale è antropocentrico: e il gioco è presto fatto.

Tiffany
Tiffany
5 Maggio 2025 12:29

Sarà x questo che il pollo e il maiale non lo mangio più da anni.Troppa crudeltà.La carne di pollo è buona e tenera ma basta da anni

Anna
Anna
6 Maggio 2025 10:33

Davvero devastante. Ho letto in un articolo che attualmente ci sono 25 miliardi di polli vivi nel mondo e che i paleontologi di domani troveranno un sacco si ossa di polli che si chiederanno come mai poteva esserci questa quantità di polli sulla faccia della terra.

Erika
Erika
7 Maggio 2025 08:49

io penso che sia necessario evidenziare perché il benessere animale è importante:

-La crescita di animali sani in ambienti puliti con meno stress e densità adeguate riducono malattie.
Meno necessità di farmaci (soprattutto antibiotici) permette di avere animali più sani in modo naturale.

-Permette la prevenzione delle zoonosi ovvero le malattie che passano dagli animali all’uomo, come Salmonella o, in altri casi, virus influenzali che trovano terreno fertile in allevamenti sovraffollati e stressanti.
Perciò migliorare il benessere significa rompere la catena di trasmissione.

-Benefici economici:
1. Meno spese veterinarie.
2. Migliore qualità del prodotto (carne più sana, meno scarti).
3. Maggiore accettazione da parte del mercato e dei consumatori, sempre più sensibili al tema.

In sostanza, il benessere animale non è solo un valore etico, ma anche un investimento in salute pubblica e sostenibilità economica.

silvia
silvia
10 Maggio 2025 13:17

Grazie sempre per tutte le informazioni che rendete disponibili e che purtroppo credo vengano lette da un percentuale esigua della popolazione.
In ogni caso a proposito di polli broiler ieri sera le mie nipoti di 17 e 20 anni mi hanno comunicato di avere scelto il regime alimentare vegetariano. Ho sollecitato un dialogo per comprendere se fosse stata una scelta consapevole e ho aggiunto (provocatoriamente) che la carne ha proteine nobili; con mia sorpresa mi hanno elencato tutti i prodotti proteici sostitutivi, sottolineando che la loro è stata una scelta morale e una forma di protesta contro il trattamento degli animali nella maggior parte degli allevamenti intensivi. Dunque largo alla sensibilità dei giovani e a un’educazione corretta.

Gianna Lisa Salvatori
Gianna Lisa Salvatori
10 Maggio 2025 14:39

Stop allevamenti DISUMANI!!!

Vegetariana
Vegetariana
16 Maggio 2025 03:41

Grazie per questo articolo Dott.La Pira.Dovrebbero leggerlo proprio tutti( e non aggiungo altro)..!

Alessandra
Alessandra
14 Giugno 2025 23:41

NON SI POSSONO TRATTARE GLI ANIMALI COME PEZZI INANIMATI SOPRA UNA CATENA DI MONTAGGIO!!!!
Io non riesco neanche più a leggere questi articoli perche’ sono strazianti. Pensavo che 70 anni di Campagne Animaliste avrebbero portato ad un cambiamento di rotta… ma evidentemente IL PROFITTO e i Poteri forti hanno la meglio su tutto e su tutti. A questo punto, l’unica soluzione sarebbe un nuovo Diluvio Universale! Non riesco a pensare a nessun’ altra soluzione xke’

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